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Covid 19 e PTSD: possibile ruolo degli oli essenziali in un percorso di terapia integrata

L’olio essenziale di citrus bergamia

Collegandoci a quanto detto nei capitoli precedenti, quindi, vi è la possibilità che un olio essenziale possa essere prodotto anche sinteticamente, affermazione non proprio veritiera in quanto un olio essenziale sintetico possiede solo 10 molecole contro le 100 della pianta fresca; inoltre, con l’utilizzo della pianta fresca a livello produttivo, abbiamo anche una riduzione del rischio di tossicità, perché in natura vi è una calibratura innata e “naturale” appunto tra molecole che svolgono un’azione di “compensazione” l’una verso l’altra. (Baudoux, 2008)
La configurazione spaziale delle molecole varia e gli effetti che il naturale ed il derivato da processo di sintesi possono avere sono, ovviamente, differenti: l’olio essenziale di sintesi è meno efficace e più tossico. (Baudoux, 2008)
Dalla posizione degli ingredienti nell’inci si capisce se un olio essenziale è più o meno puro. (Baudoux, 2008)
Inoltre, la produzione di un olio essenziale prevede l’impiego di un dato tempo per raggiungere la presenza molecolare completa, se si dovesse interrompere prima il ciclo produttivo, non si avrebbe un olio essenziale qualitativamente efficace. (Baudoux, 2008)
La produzione può durare anche dalle 3 alle 4 h: nei primi 30 minuti si avrà esclusivamente H2O; tra i 30 ed i 90 minuti avverrà un processo di estrazione di frazioni molecolari progressive per cui all’inizio avremo la comparsa di alcune molecole e nel corso del tempo di altre di diverso tipo. (Baudoux, 2008)
Tra i 90/150/210 minuti vi sarà la presenza di altre nuove molecole progressivamente. (Baudoux, 2008)
Se il distillatore dovesse decidere di fermarsi perché ha raccolto il 90% delle molecole e quindi pensa ad un minor dispendio di produzione rispetto ad un prodotto “finito”, è in errore farmacologicamente parlando, perché vi è l’assenza di alcune molecole che sarebbero comparse solo in fase successiva e quindi il rimedio ottenuto risulterebbe essere inefficace. (Baudoux, 2008)
Gli strumenti che vengono utilizzati per valutare la qualità dell’olio essenziale e garantirne le intenzioni terapeutiche, come detto nel capitolo precedente, sono:
• CROMATOGRAFIA
• SPETTROGRAFIA DI MASSA


Fatta questa premessa indispensabile a chiusura di quanto detto nel precedente capitolo, ed incipit di ciò che concerne la produzione dell’olio essenziale di Citrus Bergamia, più soggetto di altri a contraffazione, e che appartenente alla famiglia dei citrus, sarà sottoposto dapprima a spremitura e successivamente a distillazione, vediamo ora da dove deriva il Citrus Bergamia o Bergamotto (BEO). (Baudoux, 2008)
Alcune fonti propendono per l’importazione da parte di Cristoforo Colombo dalle isole Canarie, altri ne attribuirebbero le origini alla Cina, Grecia o Berga in Spagna. (Campagna, 2016, 74)
In Asia è stato ritrovato un alambicco che è stato fatto risalire al 5000 a.C il che sta a significare che Cina ed India già conoscevano le modalità di estrazione (Festy, 2013, 13)
Da sottolineare che in Egitto troviamo gli unguenti per la mummificazione per le proprietà anti-purificazione caratteristiche già a partire dal 4000 a.C. Abbiamo anche il Kyphi, miscela di incenso utilizzata come farmaco da ingerire o da bruciare per inalarne i fumi, d’ispirazione per l’occidente. (Baudoux, 2008)
Sempre gli aborigeni australiani con il tea tree (olio essenziale in assoluto più conosciuto e prodotto antibatterico per eccellenza) facevano dei cataplasmi per piaghe e ferite. (Baudoux, 2008)
Sempre loro avevano ideato utilizzi rudimentali di terapie con piante aromatiche attraverso fuochi che provocavano una sorta di “suffumigi” tossici. Questo è alla base delle contemporanee inalazioni: il calore acqueo portato ad ebollizione provoca vapore che rende volatile la sostanza. Utile nella cura della sinusite. (Baudoux, 2008)
Sempre facendo riferimento alla storia, e parlando della medicina ayurvedica, l’utilizzo delle piante aromatiche ha carattere energizzante, ovvero le sostanze a contatto con i chakra creano energia positiva. (Baudoux, 2008)
Ciò rimanda ai punti della riflessologia plantare o all’agopuntura in relazione all’organo che si vuole raggiungere. (Baudoux, 2008)
In Cina, ancora, troviamo lo zenzero e la cannella con proprietà specifiche atte alla diminuzione dello zucchero nel sangue. Utile per i diabetici. (Baudoux, 2008)
In Grecia abbiamo Ippocrate che professa: “il tuo cibo sia la tua cura”. La base da cui partire è un’igiene nutrizionale corretta, cosicché la malattia possa rappresentare un mezzo per mostrare i problemi su cui dover lavorare. (Baudoux, 2008)
Non esiste miglior medico dello stesso paziente che con la presa di coscienza del suo stato stimola forze di autoguarigione. In questa fase del paziente la natura può apportare il suo supporto offrendo lui dei rimedi ad hoc per guarire. (Baudoux, 2008)
Altro esempio di utilizzo di piante aromatiche nel passato è dato da periodi di epidemie. La peste, che ha colpito Roma, Milano, Parigi, ha visto quali strumenti di lotta per porre freno al propagarsi della malattia, i fuochi di piante aromatiche per migliorare la qualità dell’aria, liberarsi dai patogeni e respirare aria pulita. (Baudoux, 2008)
Anche la probabilità che la pianta sia originaria della Calabria è molto elevata. (Campagna, 2016)
Si estrae l’olio essenziale dall’epicarpo del frutto maturo attraverso spremitura a freddo. (Campagna, 2016)
La tradizione lo vede utilizzato in modalità inalatoria come antidepressivo, come olio da massaggio o antiparassitario e per infezioni urogenitali. (Campagna, 2016)
Aveva la nomea di apportare maggior lucidità mentale. (Faucon, 2019)
Olio fototossico per cui se messo sulla pelle è da evitarsi l’esposizione al sole. Il genere citrus comprende tutti gli agrumi, dal latino “acrumen”, ovvero dal sapore acre (Faucon, 2019, 458).
Alcune tipologie di citrus sono conosciute in Cina da millenni: già se ne parla in un testo datato 2200 anni a.c. e le spedizioni di Alessandro Magno hanno contribuito alla sua diffusione, a dimostrazione delle proprietà salutistiche ed addirittura analgesiche dell’olio essenziale di Bergamotto. (FITOTERAPIA DEGLI OLI ESSENZIALI | Università Cattolica Del Sacro Cuore - Campus Di Roma, n.d.)
Verso la fine del ‘500, in alcuni dipinti olio su tela del Caravaggio, è possibile distinguere un frutto dalle fattezze simili a quelle del Bergamotto ad indicare che era in circolazione in Italia, nello specifico a Firenze, alla corte dei Medici, nel periodo rinascimentale. (FITOTERAPIA DEGLI OLI ESSENZIALI | Università Cattolica Del Sacro Cuore - Campus Di Roma, n.d.)
Si fa risalire l’arrivo del Bergamotto in Italia dal Medio Oriente. (FITOTERAPIA DEGLI OLI ESSENZIALI | Università Cattolica Del Sacro Cuore - Campus Di Roma, n.d.)

Questo brano è tratto dalla tesi:

Covid 19 e PTSD: possibile ruolo degli oli essenziali in un percorso di terapia integrata

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Informazioni tesi

  Autore: Vera Tomasoni Gatti
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2022-23
  Università: Università degli Studi Guglielmo Marconi
  Facoltà: Scienze dell'Educazione
  Corso: Psicologia
  Relatore: Marco Saettoni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 119

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Parole chiave

psicologia
medicina alternativa
trauma
disturbo post traumatico da stress
ptsd
oli essenziali
lavanda angustifolia
citrus bergamia
psiche ed oli essenziali
medicina integrata

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