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Ascolto e voce, porte per il mondo: alla scoperta dell'universo sonoro uterino (e non solo) con Alfred Tomatis

L'ascolto della vita (in medio ventris)

Gli uomini hanno sempre saputo, nel loro intimo, che nel ventre della madre che li ha generarti si nasconde qualcosa di essenziale ed occulto, ma non per questo incomprensibile: gli stessi poeti hanno parlato della vita prima della nascita e dei sentimenti che si inscrivono e si imprimono in ogni essere umano in un dialogo con la vita stessa. Chi ha fede afferma "I tuoi occhi mi videro informe, e nel tuo libro tutti furono scritti e fissati i giorni miei prima che uno solo di essi esistesse" (Salmo 139:16), mentre, l'uomo di scienza considera questa visione come teneramente poetica, ma non concreta. Di fatto, lo scienziato e il poeta dovrebbero fondersi: lo scienziato senza poesia è uno pseudo-scienziato, che si limita in maniera sterile a confermare con misure e statistiche ciò che il poeta ha percepito.

Cosa accade nell'utero materno

Tomatis è molto legato alla vita soprattutto perché, nel momento in cui nacque, rischiò di perderla.

Ricordando che il filo rosso del percorso intrapreso è il libro "La notte uterina", in esso Tomatis si mostra piuttosto sicuro nell'affermare che la vita inizi prima della nascita: il medico è convinto di ciò primariamente per l'evidente cambiamento fisico che avviene, mese dopo mese, nella donna che diventa madre: prima era una madre potenziale, ora realizza la sua vocazione materna e ciò che vive, dovrebbe essere descritto solo da lei, mentre gli scienziati con le loro ricerche arrivano in ritardo, quando il processo vitale è già iniziato.
 
Nel libro, viene riportato un concetto-chiave, da cui Tomatis parte per la strutturazione del suo pensiero, mediante molteplici ricerche: definisce la funzione del sistema nervoso infantile che "integra e registra tutti gli avvenimenti che prendono sicuramente una tinta affettiva" e, di fronte a tale evidenza, vuole come prima cosa, comprendere i meccanismi di adattamento, di risposta agli stimoli sia sensitivosensoriali che motori e avvicinarsi ai fenomeni connessi alla memoria, al controllo, all'attenzione, alla concentrazione. Ciò che di visionario aggiunge è che, in tale analisi, non può essere considerato solo il profilo del bambino, anzi, ci sono fattori esterni estremamente importanti: l'ambiente, la cultura, l'educazione, l'influenza linguistica e sociale.

Una consapevolezza che Tomatis gradualmente matura è che non si può partire semplicemente dal momento in cui il neonato conosce il mondo, dopo il parto, ma da molto prima, quindi: "Cosa rappresenta dunque per lui la vita uterina e che cosa possono fornirgli tutti gli elementi da lui considerati?".

La risposta risiede nelle "reminiscenze" o riappropriazioni di fenomeni già vissuti: le "reviviscenze" sono risposte che possono avere un impatto potente sull'individuo.
A tale riguardo, il medico racconta di un congresso sulla musicoterapia durante il quale presentò gli effetti neurofisiologici dei suoni: tra gli spettatori identifica uno psichiatra esperto e aperto alle nuove proposte, non a caso si mostra interessato alle nevrosi di tipo isterico e pensa che la musica possa essere un mezzo efficace per migliorare la condizione dei pazienti ma, in quel periodo, trova la resistenza di una istituzione ospedaliera psichiatrica instabile e rigida. Chiede chiarimenti a Tomatis sulla vita uterina affermando che, come San Tommaso, avrebbe voluto vedere e verificare quanto gli veniva esposto, tanto che i discorsi sulla "memoria fetale" di Tomatis, lo facevano ridere. Lo studioso, allora, decide di fornirgli una dimostrazione osservabile e oggettiva, il quale lo sorprese: "[…] il cammino verso l'universo sonoro uterino, cioè la percezione sotto Orecchio Elettronico di materiale sonoro sempre più filtrato, fu per lui una piacevole sorpresa. Quando poi i suoni filtrati vennero passati in ascolto intrauterino, cominciò a sentire qualcosa nel suo profondo; lo psichiatra, solido come una roccia, fu trovato nella cabina in posizione fetale, seduto per terra e non sulla sedia, che chiedeva aiuto come un bambino e implorava di telefonare con urgenza alla moglie, perché venisse a prenderlo al più presto".

Tomatis, di fronte alla reazione del diretto interessato, si chiede cosa gli sia successo e comprende che, anche se la struttura della sua personalità non era mutata, qualcosa era comunque cambiato in lui. La prova che un esperto fa su di sé offre molto di più che tanti insegnamenti: la reazione che si è palesata è segno della "reviviscenza" o ritorno alla memoria intrauterina e in lui è affiorato un ricordo così potente da non poterlo reprimere razionalmente. Il cambiamento, in lui manifestatosi, si può riassumere con una frase: "Lo scetticismo iniziale è stato sostituito da un atto di fede".

L'incipit che ha ispirato Tomatis ed ha rappresentato il punto focale delle sue ricerche è stata "l'immersione uterina". Esso si è basato sull'ascolto del feto, cercando di comprendere ciò che percepisce e ciò che vive nel suo universo chiuso e misterioso.

Ad oggi, le scoperte fatte e le tesi formulate hanno portato gli specialisti nel settore a non avere più alcun dubbio sull'oggettiva comunicazione tra il mondo fetale e l'ambiente che lo circonda, ma non era così scontato e contemplato trenta anni fa, condizione che portò lo studioso a trovare non pochi ostacoli di fronte a sé.

Nonostante ciò, non si è lasciato abbattere dalla sfiducia generale e ha dato l'avvio alle sue prime ricerche: parte dagli studi fatti sulle persone adulte ma, quando amplia questi studi nei confronti degli adolescenti e dei bambini, scopre una maturazione, anche in questi ultimi, dell'insieme cocleo-vestibolare e dei feedback, al che ipotizza che questi fossero presenti anche prima della nascita.

I suoi studi, in ambito medico, si focalizzarono su un'osservazione tratta dal libro di Negus: se delle uova di uccelli canterini venissero covati da uccelli non canterini, i piccoli rischierebbero, alla loro venuta al mondo, di essere essi stessi non canterini.
Allo stesso modo, se le uova venissero covate da uccelli canterini d'altro genere rispetto ai veri genitori, i nuovi nati rischierebbero allora di cantare in modo diverso fin dalla nascita.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Ascolto e voce, porte per il mondo: alla scoperta dell'universo sonoro uterino (e non solo) con Alfred Tomatis

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Informazioni tesi

  Autore: Celeste Bucaioni
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze della Formazione Primaria
  Relatore: Maria Cristina Luchetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 540

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