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L'influenza dei Social Network nello sviluppo dei Disturbi del Comportamento Alimentare

L'immagine corporea in adolescenza e l'influenza dei social network

Lo psicologo Paul Schilder, nell'opera "Immagine di sé e schema corporeo", definisce l'immagine corporea come il quadro mentale che ogni individuo si crea del proprio corpo, ovvero il modo in cui il corpo appare a noi stessi (Schilder, 2006).

L'immagine corporea è un costrutto multidimensionale che si costruisce inconsciamente nella psiche di ogni individuo ed è strettamente influenzato dall'esperienza personale. Proprio per questo motivo, il concetto di immagine corporea non è statico ma si modifica e si sviluppa costantemente nel corso della vita in base a diversi stimoli provenienti dall'esterno (Nerini, Stefanile, & Mercurio, 2009).

L'esperienza personale che da vita al processo di costruzione della propria immagine corporea, ha origine fin dai primi giorni di vita ed accompagna l'individuo in tutto il suo percorso evolutivo.

L'adolescenza è considerata una delle fasi più critiche che l'individuo deve affrontare (Molinari & Riva, 2004). È un periodo di transizione e di cambiamenti in cui il soggetto costruisce gradualmente la sua identità e a causa dei cambiamenti fisici e fisiologici, dovuti alla pubertà, è costretto a modellare e sostituire la propria immagine mentale del corpo infantile con una percezione fisica più adulta e matura.

A livello fisiologico l'adolescente fa esperienza di un vero e proprio gap maturativo caratterizzato da: una natura scarsamente formata del carattere, una scarsa consapevolezza dei propri comportamenti e un'alta vulnerabilità. Questo si traduce nella tendenza a confrontare il proprio corpo con quello degli altri e accettare le valutazioni e i giudizi provenienti sia da agenti esterni (i pari, i genitori, la società), sia da agenti interni (sé stesso), i quali giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'autostima.

In una società strettamente caratterizzata dall'individualismo e dall'importanza dell'aspetto esteriore, l'apparenza diventa un valore molto importante. Gli adolescenti, che hanno una percezione di immagine corporea maggiormente fluida ed elastica, attribuiscono una grande importanza alla loro esteriorità (Grogan, 2016). Trovandosi costantemente esposti a standard di bellezza irreali ed irraggiungibili si va incontro ad un processo inconscio di interiorizzazione di questi modelli condivisi da una società alla quale il giovane desidera appartenere.

A tal riguardo il Modello Tripartito dell'Influenza, proposto da Thompson e colleghi nel 1999, identifica nei pari, nei genitori e nei mass media i tre principali fattori che influenzano la percezione del proprio corpo. In particolare, l'influenza di queste tre fonti sociali si riflette in due processi: l'interiorizzazione dell'ideale di magrezza che viene proposto dalla società e la tendenza al confronto sociale (Thompson, Heisemberg, Atalbe, & Tantleff-Dunn, 1999) (Keery, Van Den Berg, & Thompson, 2004).

I mass media promuovono ed esaltano standard irrealistici di bellezza che vengono interiorizzati come positivi. L'interiorizzazione fa sì che questi valori vengano accettati come princìpi guida, come norme da perseguire nella vita. Poiché gli standard proposti sono molto lontani dalla realtà, quindi impossibili da raggiungere concretamente, questi danno vita ad un alto livello di insoddisfazione corporea. La percezione di differenza tra il proprio aspetto e l'aspetto ideale porta ad un forte disagio che può tradursi in comportamenti finalizzati a ridurre le differenze e a migliorare il proprio corpo, come ad esempio diete restrittive, sessioni continue di esercizi fisici o addirittura la chirurgia plastica.

Anche il confronto sociale può causare alti livelli di insoddisfazione. Lo psicologo e sociologo statunitense Leon Festinger propone la Teoria del Confronto Sociale, affermando che per conoscere in modo accurato le proprie opinioni e le proprie competenze è di essenziale importanza confrontarsi con le abilità e le opinioni possedute dagli altri. In età adolescenziale, quando il soggetto si allontana gradualmente dal nucleo familiare per dar vita alla propria identità, il confronto con gli altri gioca un ruolo fondamentale, soprattutto il confronto con il gruppo di pari (Festinger, 1954).

L'autore propone due tipologie distinte di confronto sociale: il confronto sociale verso il basso consiste nel paragonare sé stessi con soggetti meno fortunati. Questo comportamento serve a proteggere e ad accrescere la propria autostima. Il confronto sociale verso l'alto, al contrario, consiste nel confronto con soggetti considerati migliori e questo comporta effetti negativi sul grado di autostima (Bessenoff, 2006).

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'influenza dei Social Network nello sviluppo dei Disturbi del Comportamento Alimentare

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Informazioni tesi

  Autore: Valeria Ercoli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Calogero  Lo Destro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

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