''Il prodotto vino'': il mercato italiano incontra il mercato cinese

Il mercato cinese del vino è costituito per il 75% dalla bevanda tradizionale cinese, ossia il vino giallo ottenuto dalla fermentazione del riso, e per il 25% dal vino d’uva (dati ufficiali 2006 rilevati su www.catlab.it). Dati del marzo 2007 indicano che la crescita annua del vino d’uva è del 10/12 % annuo, rispetto una crescita costante del 5/6% del mercato nel suo complesso. Il vino, come si può notare, corre ad una velocità doppia. Questo grazie agli elevati investimenti e alle forti campagne promo-pubblicitarie attivate dai grandi produttori locali.
Il segmento più importante è quello del vino rosso, pari a 360 milioni di litri prodotti nel 2005 (con una crescita del 14%); i vini bianchi, rosè, frizzanti e liquorosi al momento rappresentano solo piccole nicchie di mercato. Un articolo apparso sul Sole 24Ore del gennaio 2004 intitolato Bacco conquista le tavole della Cina” sostiene che in soli 3 anni, dal 1997 al 2000, l’estensione totale dei vigneti è aumenta del 38%, raggiungendo circa la metà di quella dell’Australia e facendo della Cina uno dei primi dieci produttori mondiali di vino per estensione dei vigneti.
Due sono i motivi che portano al successo il vino rosso e gli attribuiscono una grande notorietà.
Il primo è il colore: il rosso infatti è il colore preferito dai cinesi, al quale, per cultura, viene attribuito un valore positivo associato tradizionalmente a celebrazioni importanti e a momenti di gioia e felicità. Il secondo è l’aspetto salutistico riconosciuto dall’intero pubblico dei consumatori. La cultura del vino si sta facendo strada in Cina, nonostante risulti essere ancora molto lontana da quella degli Stati Uniti o da quella europea. Molti cinesi, infatti, ancora oggi sono soliti “tagliare” il vino con bevande gassate come Coca Cola e Sprite.
Un dato del 2004 rivela che il consumo annuo è di 0,5 litri per abitante, oggi in continua crescita ma ancora ben lontano dal consumo medio mondiale di 7,5 litri (dati rilevati da China Prospect e Wine China). La Cina risulta comunque essere il mercato del vino emergente con il potenziale di crescita più alto del mondo, pari al 10% annuo, a fronte di una crescita piuttosto stagnante a livello globale poco al di sotto del 1% (dati rilevati da www.repubblica .it e Wine China).
Un fatto non trascurabile è che il Governo cinese ha intrapreso, dal 2000 circa, una politica tesa a disincentivare la produzione e il consumo di superalcolici e, per contro, a promuovere bevande con bassa gradazione alcolica, come il vino; l’obiettivo è quello di portare il consumo ad almeno 2 litri all’anno per persona. Il governo infatti, da una parte punta sulle qualità salutari di questa bevanda rispetto ad altre bevande diffuse in Cina e, dall’altra, intende destinare una maggiore proporzione della produzione di riso all’alimentazione, anziché utilizzarla per ricavarne distillati.