Skip to content

La transazione fiscale

La breve esperienza del cosiddetto "condono esattoriale": tra grandi potenzialità e difficile applicabilità

"L'Agenzia delle entrate, dopo l'inizio dell'esecuzione coattiva, può procedere alla transazione dei tributi iscritti a ruolo dai propri uffici il cui gettito è di esclusiva spettanza dello Stato in caso di accertata maggiore economicità e proficuità rispetto alle attività di riscossione coattiva, quando nel corso della procedura esecutiva emerga l'insolvenza del debitore o questi è assoggettato a procedure concorsuali.
Alla transazione si procede con atto approvato dal direttore dell'Agenzia, su conforme parere obbligatorio della commissione consultiva per la riscossione di cui all'art. 6 del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112, acquisiti altresì gli altri pareri obbligatoriamente prescritti dalle vigenti disposizioni di legge. I pareri si intendono rilasciati con esito favorevole decorsi 45 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, se non pronunciati espressamente nel termine predetto.
La transazione può comportare la dilazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo anche a prescindere dalla sussistenza delle condizioni di cui all'art. 19, commi 1 e 2, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602".

L'enunciato riportato rappresenta il primo tentativo da parte del legislatore di introdurre nell'ordinamento tributario un istituto di carattere negoziale per la liquidazione dei tributi a favore di contribuenti risultanti insolventi.
In prossimità del nuovo millennio il legislatore pareva avere adottato una linea di politica tributaria orientata alla discontinuità rispetto ad alcuni principi fino ad allora considerati quali "cardini" dell'ordinamento. Tale norma doveva fungere quale ulteriore strumento per incentivare il dialogo tra fisco e contribuente in crisi economica.
L'introduzione dell'accertamento con adesione e della conciliazione giudiziale sono stati i primi segnali di una volontà di apertura del nostro sistema fiscale ad una modalità transattivo-negozialistica nei rapporti tra Amministrazione finanziaria e contribuente che derogasse ad alcuni dogmi fino ad allora considerati intangibili. Tuttavia mentre i succitati istituti andavano ad operare "a monte" del rapporto impositivo, la transazione sui ruoli, è bene non dimenticarlo, incideva "a valle" dell'accertamento.

A parere di chi scrive l'art. 3 comma terzo del D.L. 138/2002, convertito con le modificazioni nella legge 08/08/02 n. 178, rappresenta sicuramente, nelle intenzioni, un rimarchevole tentativo di innovare il sistema tributario italiano. Tentativo tuttavia rimasto incompiuto soprattutto a causa della realizzazione di un testo di legge che, si consenta la licenza, pareva "togliere con una mano quello che concedeva con l'altra".
Il fatto che direttamente all'interno del dettato normativo venisse utilizzato il sostantivo "transazione" suscitò stupore tra coloro che dovettero per primi esaminare questa fattispecie, in quanto tale licenza lessicale risultava assolutamente nuova e "tranchant" rispetto alla prudenza formalistica fino ad allora osservata specie nell'introduzione di istituti deflattivi del contenzioso.
In ragione di ciò il comma terzo dell'art. 3 della L. 178/02 venne immediatamente accostato all'art. 1965 del codice civile, quello cioè relativo al negozio della transazione civilistica che, innegabilmente, aveva in comune parecchi aspetti con l'istituto in analisi. Tuttavia la norma presa in esame, aveva altresì alcuni importanti aspetti difficilmente conciliabili con la fattispecie civilistica richiamata dal legislatore stesso.
La transazione sui ruoli attribuì a chiunque, persone fisiche o giuridiche, facoltà di negoziare il proprio debito nei confronti dell'Erario. Con il termine "negoziare" si intende far riferimento alla facoltà di proporre all'Amministrazione finanziaria alternativamente il pagamento parziale del proprio debito nei confronti della stessa oppure di richiedere una dilazione rispetto ai termini previsti per il suo soddisfare, prescindendo quindi dalle condizioni richieste dall'art. 16 D.P.R. 602/1973.
Titolari del potere di iniziativa erano, almeno astrattamente, sia il debitore-contribuente versante in stato di insolvenza sia il Fisco.
Ciò, anche se non esplicitamente desumibile dal dettato, era sottointeso già nella natura negoziale a cui veniva ricondotto l'istituto. Proprio per questo l'assimilazione allo schema della transazione "ex" art. 1965 del c.c., cioè ad un contratto sinallagmatico, rappresentava una ragione sufficiente per attribuire ad entrambe le parti il potere di iniziativa.
È tuttavia sottoscrivibile il pensiero di chi riteneva che l'onere della "prima mossa", quanto meno dal punto di vista formale, doveva incombere sul contribuente per evitare forzature ulteriori nei confronti del dogma della indisponibilità dell'obbligazione tributaria.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La transazione fiscale

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Pier Francesco Marcucci
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Specialistica in diritto delle imprese
  Relatore: Marco Miccinesi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 138

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

concordato
concordato preventivo
transazione
accordi di ristrutturazione
accordi di ristrutturazione dei debiti
transazione fiscale
transazione con il fisco
accordi con il fisco

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi