Skip to content

Al confine tra marketing convenzionale e non convenzionale - Il caso Red Bull

La cassetta degli attrezzi delle Digital PR

Già da ciò che è stato presentato precedentemente risulta evidente quanto gli eventi siano uno degli strumenti fondamentali nel campo delle pubbliche relazioni: così importanti da meritare un paragrafo totalmente dedicato.

In questa porzione di Tesi invece ha luogo un’analisi degli strumenti che sono sopraggiunti e si sono evoluti con l’approccio al web da parte delle aziende.

Sono molte infatti le nuove forme di comunicazione possibili con l’avvento del digitale e del web 2.0 e, infatti, per usufruire al meglio della leva della comunicazione delle pubbliche relazioni, bisogna saper utilizzare i vari canali messi a disposizione da Internet.

I Social Media, ad esempio sono uno degli strumenti che meglio racchiudono il significato di pubbliche relazioni; anche i siti web e le online media relations sono fondamentali per mantenere attiva la brand awareness nel pubblico.

• Le Online Media Relations. Risulta chiaro sin da subito quanto chi si occupa di online media relation non abbia obiettivi così differenti di chi si occupa invece di semplici media relations: bisogna dare la migliore copertura possibile alla stampa e alla propria organizzazione e influenzare il proprio target per creare awareness e tenere salde immagine e reputazione.
In rete le informazioni scorrono fra i vari fruitori come un flusso che contiene differenti linguaggi testuali, fotografici, video e audio e ottengono via via dei gradi di autorevolezza in determinati gruppi d’interesse.
Come specificato qualche riga prima non si parla più solamente di giornalisti, ma anche di influencer e blogger.
Daniele Chieffi commenta così il compito di un moderno ufficio stampa: “Un ufficio stampa che si rivolge all’online deve misurarsi con i social network e i blog, con meccanismi come la viralità di diffusione delle notizie, l’isteresi della Rete, ma anche la link popularity, la SEO, la reputation online. E ancora strumenti nuovi come l’article marketing e il content providing. Gli strumenti classici subiscono metamorfosi: il comunicato stampa, per esempio va scritto in maniera ipertestuale seguendo semantiche utili alla link popularity” (Chieffi, 2011, pp.12-13). A ciò c’è da aggiungere anche come siano diventate più interattive le rassegne stampa con l’avvento delle live in streaming su Facebook, Instagram e YouTube per esempio: a ciò si aggiunge la possibilità propria del web di permette all’utente di guardare in qualunque momento il contenuto, anche non in live, e di avvisarlo quando l’evento ha inizio.
Da specificare anche di come il comparto online e offline lavorino sempre simultaneamente e in comune accordo: è vero che i linguaggi e i paradigmi della comunicazione si sono moltiplicati, ed anche molto rapidamente, bisogna tuttavia sapersi adeguare altrettanto rapidamente, dal momento che l’online funziona fino a quando ha un buon sostegno offline.

• Il sito web. Potrebbe essere considerato come lo spazio che occupa l’azienda sul web, dichiarando tutte le informazioni che la contraddistinguono, come la mission e i valori aziendali, ma anche semplicemente i contatti.
Per far sì che un sito internet funzioni ogni dettaglio deve essere curato nei minimi dettagli, a partire dalla scelta del nome del dominio che può largamente influenzare i risultati sui motori di ricerca, ma non solo: anche il tempo di caricamento delle pagine, per esempio, oppure se è responsive oppure no incidono sulla permanenza o meno del visitatore, e soprattutto sulla possibilità che questi ritorni una seconda volta.
Altri elementi che sono fondamentali sono l’intuitività e l’usabilità: d’altronde per il potenziale cliente anche l’esperienza di navigazione del sito web di un’azienda fa parte del processo decisionale ed esperienziale che lo porterà all’acquisto o meno.
L’aspetto però più determinante è sicuramente la presenza di contenuti d’immagine, testuali, video: questo tipo di dispositivi di comunicazione consente la divulgazione di un determinato messaggio attraverso diversi tipi di linguaggi e, al contempo, consolida l’identità dell’azienda con contenuti non solamente informativi, ma anche emozionali.
Un aspetto complementare a quello appena descritto consiste nella possibilità per gli utenti di agire direttamente e interattivamente con i contenuti del sito, condividendoli e dando la possibilità di recensirli e commentarli.
Per quanto riguarda il sito della Red Bull, si denota la presenza di un forum di contatto per poter interagire direttamene e in breve tempo con l’azienda, la possibilità di condividere su Facebook, Twitter, Reddit e come allegato via email i comunicati stampa per informare della presenza di un nuovo evento.
Da notare la presenza di una sezione TV con il programma degli eventi a medio-breve termine e la possibilità di vederli in diretta streaming al momento dell’inizio delle varie manifestazioni.

• I social media. Possono essere considerati lo specchio dell’evoluzione della socializzazione in rete dal momento che rivoluzionano i modi con cui avvengono gli approcci fra individui in rete: non si tratta più della creazione e del mantenimento di un’identità digitale, ma della creazione e della conseguente diffusione e condivisione dei contenuti che vengono creati dagli utenti. Attraverso questo meccanismo, inevitabilmente, si costruiscono delle vere e proprie comunità sui social, che siano esse dei gruppi gestiti da degli amministratori o delle persone reali che seguono attivamente la quotidianità di un singolo individuo.
Alessandro Prunesti, nel suo “Social media e comunicazione di marketing. Presidiare la Rete, costruire relazioni e acquisire clienti innovando l'esperienza utente” stabilisce che un social network è un insieme di relazioni tra individui e che è potenzialmente aperto a tutti; è semplice, attraverso strumenti specifici, interagire con gli appartenenti ad un gruppo (Prunesti, 2016).
Ciò che scaturisce dalla compresenza di questi elementi è il networking fra gli utenti con il conseguente scambio di flussi di comunicazione fra i vari individui o gruppi.
È chiaro come delle piattaforme con questo potere non possano essere escluse dalle pubbliche relazioni ma deve essere specificato che è molto importante la gestione dei vari social per poter garantire agli utenti la migliore e più coerente comunicazione sulla piattaforma adeguata; nel senso che il professionista delle digital PR si occupa dell’individuazione del social media più adatto per comunicare gli ideali, i valori e la mission dell’azienda, ma anche i contenuti, i video e le immagini che dimostrano magari eventi dell’impresa per cui lavora.
La Red Bull GmbH si declina principalmente su Instagram, Facebook e YouTube con numeri molto alti: sui tre social condivide dei contenuti molto simili ma molto diversi nella forma.
Su Instagram si possono vedere esclusivamente video di evoluzioni su snowbard, motorbike e altri sport estremi con una breve descrizione dell’occasione in cui sono avvenuti.
Da notare come la Red Bull abbia un profilo Instagram generale in lingua inglese con contenuti di vario tipo, ma abbia anche un profilo per ogni ceppo linguistico che intercetta nel proprio mercato: Red Bull Spain e Red Bull France per esempio.
Un altro sintomo che fa percepire la cura che il management dell’azienda austriaca ha per il mondo social e la presenza di un profilo Instagram per ogni settore d’interesse: Red Bull Snow o Red Bull Racing, per esempio.
Su Facebook il discorso è molto simile ma il focus è proprio sulle testimonianze degli atleti Red Bull ma anche dei vari clienti “comuni” che partecipano alle varie manifestazioni o ai vari contest: dunque un profilo legato più alla condivisione delle esperienze dei fruitori del prodotto e del mondo Red Bull, senza tralasciare il lato più spericolato degli atleti.
Il canale YouTube sembra invece una sorta di approfondimento del profilo Instagram dal momento che vengono proposti all’incirca gli stessi contenuti video ma, per maggiore disponibilità di YouTube in termini di durata, con maggiori approfondimenti e anche interviste ai protagonisti delle acrobazie che tanto piacciono ai followers dell’azienda.

• Il Blog. Deriva da “weblog” che potrebbe essere tradotto con “diario di rete”.
I primi blog risalgono alla fine degli anni Novanta in America e agli inizi degli anni Duemila in Italia e, ancora nel 2020, può essere definito come un raccolta di articoli o post pubblicati seguendo l’ordine cronologico e mantenendo fede ad un preciso argomento.
Il blog potrebbe essere definito come il vero focus della comunicazione on-line dell’azienda: il limite che il blog non ha è la limitata capacità d’espressione, in termini di spazio, formato dei contenuti e regolamenti della piattaforma, tipica dei social media e anche la possibilità di scomparire o di passare di moda col tempo, rischio sempre in agguato per i social network.
Il blog è in tutto e per tutto gestito dall’azienda che decide in totale libertà e, in aggiunta il blog è uno spazio in rete di proprietà dell’azienda e, di conseguenza, ha una permanenza nell’Internet potenzialmente illimitata che le garantisce una sicurezza in più per pubblicare i propri contenuti.
I blog hanno vissuto la stessa identica storia delle pubbliche relazioni intese come eventi: con l’avvento dei Social era tanta la preoccupazione per un possibile spostamento su tali piattaforme. Invece queste hanno avuto semplicemente la funzione di cassa di risonanza per i blog, in quanto gli articoli e i contenuti possono essere condivisi e postati proprio sui vari Social Network.
Se si visita il sito www.redbullcontentpool.com si ha la possibilità di accedere a molti articoli che testimoniano i recenti eventi organizzati dalla Red Bull, ma anche ad articoli che descrivono le vittorie degli atleti testimonial dell’azienda austriaca e ad una collezione di contenuti fruibili anche sui vari Social Network.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Al confine tra marketing convenzionale e non convenzionale - Il caso Red Bull

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Giuseppe Aliano
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Comunicazione e Culture dei Media
  Relatore: Stefania Stecca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 150

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

pubblicità
pubbliche relazioni
marketing esperienziale
event marketing
spot tv
marketing non convenzionale
red bull
street marketing
marketing tradizionale
marketing convenzionale

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi