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Giustizia Sportiva: nuovi sviluppi

La dimensione internazionale della giustizia sportiva: il Tribunale Arbitrale dello sport

Allo scopo di rendere maggiormente completa la disamina degli aspetti rilevanti del sistema di giustizia sportiva, occorre approfondire anche la dimensione internazionale della medesima.

In ambito sovranazionale una particolare attenzione viene dedicata, non soltanto alla disciplina del fenomeno sportivo nella sua generalità, ma anche alla ricerca di adeguati mezzi di risoluzione di controversie nascenti in ambito agonistico.
Sulla base di tali presupposti è possibile, dunque, individuare un apposito sistema di giustizia sportiva, anche al di fuori dei confini nazionali, volto ad assicurare il rispetto delle norme vigenti nel sistema sportivo da parte dei consociati.

Un ruolo centrale, in questo contesto, viene rivestito dal Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna (T.A.S.), un organo giurisdizionale idoneo a fornire un metodo di risoluzione – di tipo arbitrale – delle controversie interne all'ordinamento sportivo, tanto da esser considerato come equivalente all'esercizio della funzione giurisdizionale statale e sostitutivo ad essa125.

Il T.A.S. ha trovato la sua origine dopo esser stato istituito dal Comitato Olimpico Internazionale nel 1983, a seguito della necessità di predisporre un sistema di risoluzione dei contenziosi in materia sportiva, sempre più diffusi in forza della grande rilevanza che stava assumendo lo sport nel panorama mondiale. A tale organo era stata affidata, in un primo momento, una competenza giurisdizionale concernente delle controversie genericamente connesse con l'espletamento di attività sportiva, mentre, successivamente, al medesimo sono state attribuite anche questioni di natura disciplinare o tecnica, nelle quali figurava come parte una Federazione sportiva126.

Originariamente questo organo di giustizia si componeva di sessanta membri, nominati nel numero di quindici ciascuno, dal C.I.O., dalle Federazioni Internazionali, dai Comitati Olimpici Nazionali e dal presidente del C.I.O.
Figurava come un ente dotato di autonomia dal punto di vista organizzativo, ma privo di una propria personalità giuridica; i componenti dello stesso, come si è osservato, erano, in larga parte, scelti e finanziati da parte del Comitato Olimpico Internazionale, il quale aveva il compito anche di provvedere alla sua amministrazione e di supportarne i costi di gestione.
Tale legame "genetico" che, inevitabilmente, metteva in connessione il T.A.S. con C.I.O. ha sempre posto numerosi dubbi circa la reale indipendenza del Tribunale arbitrale, nello specifico, peculiari perplessità sorgevano, ancor di più, nella circostanza in cui il T.A.S. si fosse trovato a giudicare una controversia che vedeva come parte processuale proprio il C.I.O.
A queste incertezze si è posta una fine, in un primo stadio, con una pronuncia del Tribunale Svizzero127 del 15 marzo del 1993, che ha riconosciuto all'organo di giustizia sportiva internazionale il carattere di vero e proprio tribunale arbitrale.

Nel caso di specie, sottoposto al Tribunale di Losanna, quest'ultimo aveva affermato come, effettivamente, vi fossero dei legami evidenti tra il T.A.S. ed il C.I.O., tali da arrecare un pregiudizio alla completa autonomia e terzietà del Tribunale Arbitrale. In relazione alle vicende accadute, si è sentita la necessità di provvedere alla disposizione di una riforma dell'organo, che provvedesse a colmare i dubbi sulla imparzialità del T.A.S., in tal modo si è giunti ad una profonda rinnovazione delle sue strutture e, soprattutto, alla creazione di un nuovo organismo di giustizia: il Conseil International de l'arbitrage en matière de sport (C.I.A.S.)128.

Il Consiglio Internazionale dell'Arbitrato in materia di Sport ha rappresentato, senz'altro, l'innovazione principale della riforma, anch'esso regolato dal diritto svizzero e con sede a Losanna, aveva come obiettivo fondamentale quello di garantire che fosse assicurata e salvaguardata l'indipendenza del T.A.S.; i membri di predetto organismo erano venti, dotati di peculiari competenze in ambito sportivo e di varia provenienza129.

Nello specifico, ai sensi di quanto previsto nel nuovo Code d'Arbitrage en matière de Sport – introdotto anche quest'ultimo con le innovazioni normative apportate nel 1994 – prevedeva specifiche attribuzioni per il C.I.A.S. (S. 6 Code T.A.S.), nello specifico, quelle che spettavano precedentemente al C.I.O., relative all'organizzazione del Tribunale Arbitrale dello Sport, quelle concernenti eventuali modifiche da apportare al Code, la formazione delle liste degli arbitri, nonché di tutte le competenze in materia finanziaria130. Le proposte innovatrici non si sono, però, limitate alla creazione di un nuovo organismo, ma diversi mutamenti hanno interessato anche la struttura organizzativa del T.A.S. stesso, in quanto si è provveduto all'instaurazione di due distinte camere arbitrali: la grande chambre d'arbitrage ordinaire (prevista all'articolo S20, lett. a, del Code del T.A.S.), la quale era stata costituita con lo scopo di consentire ai soggetti di adire il T.A.S., in unico grado, per la risoluzione di un contenzioso in materia sportiva; la chambre arbitrale d'appel (articolo S20, lett. b. del Code T.A.S.) alla quale si ricorreva per proporre impugnazione avverso le decisioni dei tribunali nazionali antidoping. [...]


125 L. COLANTUONI, Op. cit., p. 683 ss.
126 AA.VV., La giustizia sportiva. Analisi critica della legge 17 ottobre 2003 n. 280, Forlì, 2004, p. 54 ss.
127 Si fa riferimento alla causa G. v/Federation Equestre International e Tribunal Arbitral du Sport, tradotta in lingua italiana in Riv. Dir. Sport., 1994, p. 510 ss.
128 J. TOGNON, La giustizia sportiva nella sua dimensione internazionale: il Tribunal Arbitral du Sport di Losanna, in AA.VV., Ordinamento sportivo e calcio professionistico: tra diritto ed economia, Milano, 2009, p. 30 ss.
129 I venti membri del C.I.A.S. venivano nominati in vario modo, il "Code of Sports-related Arbitration" (S4), prevedeva che: quattro membri fossero nominati dalle Federazioni Internazionali, quattro dalle associazioni dei Comitati olimpici nazionali, quattro dal C.I.O. ed i rimanenti scelti dai membri già nominati del C.I.A.S.

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Giustizia Sportiva: nuovi sviluppi

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Informazioni tesi

  Autore: Carlotta Fioravanti
  Tipo: Laurea magistrale a ciclo unico
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Andrea Carbone
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 168

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