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Non performing Loans, meccanismi di gestione nelle banche e ''Calendar Provisiong''

La disciplina del Calendar Provisioning

L'attuale disciplina in merito al calendar provisioning è il risultato di una serie di iniziative avanzate dalla BCE e dal Parlamento Europeo.

In merito all'approccio di calendario esistono due misure distinte: il backstop prudenziale designato dalla commissione europea e inserita nel Regolamento del 2019 e l'Addendum previsto dalla BCE. Ambedue le misure stabiliscono, solo a fini prudenziali, delle percentuali minime di svalutazione delle esposizioni deteriorate. Al termine di tale periodo le esposizioni deteriorate dovranno essere interamente svalutate prudenzialmente.

Il backstop prudenziale è una norma primaria vincolante per tutte le banche dell'Unione europea, esso si applica a tutti i prestiti erogati a partire dal 26 aprile 2019 dal momento in cui vengono classificati come NPL. La disciplina del backstop è stata modificata in risposta alla crisi pandemica attraverso il Regolamento n.873/2020 che ha apportato degli aggiustamenti alla normativa prudenziale.

L'Addendum, come già evidenziato, indica le aspettative della BCE nei confronti delle banche soggette alla sua vigilanza diretta ossia le banche significative e ha natura non vincolante. E si applica ai prestiti erogati prima del 26 aprile 2019 e classificati come NPL solamente dopo al 1° aprile 2018. Qualora ci dovesse essere un ulteriore peggioramento dell'emergenza pandemica e dei suoi impatti economici, il Governo italiano potrebbe decidere di riproporre, sul tavolo europeo, un allentamento del backstop prudenziale. A partire dall'inizio del 2021, alle banche sarà richiesto di comunicare alla BCE qualsiasi divergenza tra le prassi adottate e le aspettative di vigilanza in merito agli accantonamenti prudenziali.

La crisi economica innescata dalla pandemia da Covid-19 incide in modo negativo sul numero delle esposizioni deteriorate e sulle tempistiche di recupero dei crediti. Questa lunghezza delle procedure di recupero crediti determina un accumulo di NPL. Di converso il calendar provisioning non costituirebbe un problema qualora i tempi del recupero dei crediti deteriorati fossero efficaci e allineati a quelli previsti nel resto d'Europa, la risoluzione sarebbe una riduzione da 5 a 2 anni dei tempi di recupero che farebbe diminuire l'incidenza delle sofferenze sui bilanci bancari.

Per far fronte alla situazione pandemica, la BCE è intervenuta prevedendo una deroga, la quale stabilisce che non saranno previsti obblighi di copertura minima dei crediti per i primi sette anni dalla classificazione a default del credito. In questa nuova definizione di default rientrano principali novità, fra cui: la quota del prestito scaduto viene fissata all'1% a fronte del 5% previsto precedentemente; divieto di compensare le esposizioni scadute/sconfinate con i margini disponibili sulle altre linee di credito cedute allo stesso debitore.

La nuova definizione di default è stata applicata dal Gruppo Ubi Banca a fine luglio 2019, il Gruppo Mediobanca a fine settembre, il Gruppo Credem a fine ottobre e il Gruppo Intesa Sanpaolo a fine novembre. Gli effetti della nuova disciplina hanno avuto un impatto moderato sulla consistenza dei crediti deteriorati poiché l'aumento degli NPL di queste banche è stato pari al 2%.

Tuttavia, l'entrata in vigore della disciplina è coincisa con il periodo di incertezza legato alla pandemia, e un suo posticipo sarebbe stato deleterio. Le autorità europee hanno fissato al 1° gennaio 2021 l'introduzione delle nuove regole precisando che l'adozione di esse avrebbe richiesto attività di adeguamento complesse da parte delle banche. La Banca d'Italia ha richiesto agli intermediari di potenziare i contatti su base individuale con la clientela.
Consideriamo ora la definizione di default nella disciplina prudenziale delle banche, le quali classificano in questa fase i debitori qualora ricorrano due condizioni:
• la prima è che il debitore è arretrato nel pagamento di un'obbligazione da oltre 90 giorni
• la seconda è che il debitore non adempie alla sua obbligazione se non vige il ricorso all'escussione delle garanzie.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Non performing Loans, meccanismi di gestione nelle banche e ''Calendar Provisiong''

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Informazioni tesi

  Autore: Vanessa Scaletta
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Mario  Palmisciano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

FAQ

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banche
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