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«In principio è la relazione»: la filosofia dialogico-relazionale di Martin Buber e il suo contributo alla riflessione pedagogica contemporanea

La filosofia dialogico-relazionale di Buber: Azione educativa nel 'qui e ora'

Il pensiero dialogico di Buber, per come descritto e delineato finora, presenta numerosi e importanti risvolti in campo educativo e pedagogico, mostrandosi anche in grado di rielaborare e sintetizzare in modo originale - di far dialogare - discipline e presupposti teorico-filosofici a volte in 'guerra' tra loro.
Basti pensare a Hegel in 'dialogo' con Kierkegaard e Nietzsche, agli spunti tratti dall'idealismo che si uniscono a influenze dello storicismo tedesco, a un pensiero essenzialmente anti-metafisico che incontra la tradizione chassidica ebraica, fino ad arrivare alla tradizionale (spesso forzata e illegittima) contrapposizione tra teoria e prassi, tra filosofia come sapere astratto e educazione come agire concreto, una delle tante contrapposizioni che Buber tentò - ritengo con successo - di sanare.
L'originalità del pensiero dialogico di Buber, la ricchezza dell'humus storico-filosofico-culturale da cui sorse e dei frutti che tale pensiero ha portato in campi del sapere molto eterogenei (filosofia, psicoterapia, scienze della comunicazione, sociologia, politica, studi biblici e teologia, fino alla pedagogia e all'educazione oggetto di questa dissertazione), oltre alla capacità di sintetizzare e unire in modo creativo contributi teorici molto diversi tra loro, hanno fatto sì che questa figura quasi 'profetica' sia stato definito di volta in volta come un filosofo sui generis , un teologo, un mistico, un maestro, un sionista e un erudito biblico.
Fedele fino in fondo alla sua visione di se stesso, della vita e della filosofia, Buber rifugge dunque dagli schematismi e dai tentativi di inquadramento della sua persona e del suo pensiero entro un sistema rigido e assoluto, anche nelle definizioni.
Situati all'interno di un crocevia storico e culturale inserito nel XX secolo, radicato nel XIX e teso al XXI, l'opera e la vita dialogica di Martin Buber ci offrono un esempio attualissimo e rilevante di dialogo e di superamento proattivo dei conflitti attraverso l'ingresso intenzionale e consapevole in relazioni e incontri autentici con la realtà concreta (interumana, naturale e Divina) che circonda l'uomo hic et nunc. Tutto questo senza idealismi astratti e a-storici, senza infingimenti, volontà di dominio o di possesso oggettivante dell'Altro.
Il fine è attuare la piena e migliore realizzazione delle potenzialità (richiamando l'entelechia aristotelica) di tutte le persone coinvolte in relazioni trasformative, attraverso il riconoscimento reciproco, l'inclusione, la conferma dell'Altro, la piena presenza di sé, l'azione umanamente e socialmente etica, la co-costruzione di una comunità dialogica e pacifica.
Lo svolgimento, da parte di Buber, di una riflessione filosofica così densa di significati (esposta peraltro in un linguaggio spesso vividamente poetico e suggestivo) in un'epoca caratterizzata come nessun'altra da guerre e contrapposizioni aspre e distruttive, non può che riecheggiare e richiamarci con forza e senso di urgenza anche nella nostra epoca, nel nostro peculiare momento storico, similmente caratterizzato da conflitti, tensioni, incomprensioni, insicurezze, crisi diffuse e strutturali che investono il singolo, la comunità locale e il contesto globale.
Dinanzi a questa realtà, tanto nel XX secolo quanto nel XXI, nessun soggetto sociale può concedersi il lusso di restare indifferente o passivo, tantomeno gli attori principali del processo educativo – primi fra tutti la famiglia (genitori) e la scuola (pedagogisti e educatori) che ne costituiscono la parte più responsabile – l'unico terreno dal quale è davvero possibile e dunque necessario ripartire, al fine di risolvere un presente inaccettabile e al quale non ci si può rassegnare. La proposta buberiana per una «utopia necessaria», un'educazione diversa fondata sul dialogo, sulla reciprocità e sull'incontro libero e responsabile, fa sentire il suo pressante appello rivolto a tutti coloro che desiderano ascoltarlo, allora come oggi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

«In principio è la relazione»: la filosofia dialogico-relazionale di Martin Buber e il suo contributo alla riflessione pedagogica contemporanea

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Palmieri
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Mario Longo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 114

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