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Il contributo della lettura condivisa degli IN-book al miglioramento delle condizioni di benessere e della qualità della vita delle persone con bisogni comunicativi complessi

La lettura per i soggetti con disabilità e BCC

Gli individui con disabilità cognitiva, motoria e della comunicazione hanno il diritto e il bisogno, quanto e più degli altri, di accedere al mondo della lettura di libri. Spesso però, fin da bambini, le prime esperienze di lettura insieme ad un adulto sono molto differenti da quelle dei loro coetanei, poiché le cure, le terapie e gli accudimenti occupano gran parte del tempo e limitano la possibilità di leggere insieme.
I bambini con disabilità e problematiche comunicative e linguistiche sono quelli che trarrebbero maggiori vantaggi dall'essere esposti alla lettura ad alta voce anche molto precocemente, e spesso sono quelli a cui meno si legge e per i quali non si trovano mai libri adatti. (Costantino, 2006)
Inoltre, quando ciò avviene, la lettura non costituisce un'esperienza sempre piacevole, perché l'adulto potrebbe usare il libro esclusivamente come mezzo per insegnare, e a volte, come strumento di valutazione di quello che il bambino comprende o non capisce e per verificare quello che ha imparato o che non sa.
L'esperienza della lettura di un libro potrebbe rivelarsi frustrante anche perché, il bambino portatore di disabilità o bisogni comunicativi complessi, dipende completamente dalla disponibilità di un altro per sceglierlo, per sfogliarne le pagine, per porre domande, per farsi rileggere un passo, per fare commenti e per esprimere le proprie emozioni.
Alla luce di ciò risulta evidente il rischio per tali soggetti di rimanere esclusi dal mondo della letteratura, costituendo uno svantaggio sia per quanto riguarda la sottoesposizione alla lingua scritta e parlata sia per la rinuncia ad una fonte di arricchimento emotivo, cognitivo ed esperienziale.
Quando si è dinnanzi ad un individuo che è costretto in una posizione che non gli consente di guardare o consultare efficacemente le pagine di un libro, oppure ha un atteggiamento passivo, distratto o rinunciatario, oppure non riesce ad intervenire, indicare, porre domande, oppure presenta difficoltà a scegliere un libro, prenderlo e tenerlo in mano autonomamente, oppure ha difficoltà di comprensione ed immedesimazione, è possibile pensare di ricorrere a strumenti che costituiscano una soluzione parziale o totale a questi problemi.
Un esempio di facilitazione, per andare incontro alle difficoltà del soggetto con disabilità e bisogni comunicativi complessi, è rappresentato dall'utilizzo dei libri in simboli di Comunicazione Aumentativa e Alternativa.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il contributo della lettura condivisa degli IN-book al miglioramento delle condizioni di benessere e della qualità della vita delle persone con bisogni comunicativi complessi

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Informazioni tesi

  Autore: Alessia Oliva
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Professioni sanitarie della riabilitazione - Educazione Professionale
  Relatore: Giuditta Marchetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

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Parole chiave

disabilità
comunicazione
educazione
insegnamento
riabilitazione
benessere
qualità di vita
bisogni comunicativi complessi
comunicazione aumentativa e alternativa
in book

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