Le Learning Organizations

Introdurre un cambiamento significa gestire una situazione conflittuale e ambivalente che non sempre è così facile affrontare. Da una parte, si avverte il desiderio di migliorare ed evolversi accettando i rischi impliciti nel processo di cambiamento, dall’altra, però, l’incertezza e la paura del nuovo tendono a bloccare questo processo e si avverte il desiderio di mantenere inalterata la situazione attuale, anche se problematica.
La paura di cambiare determina, dunque, nell’individuo il sorgere di difese e resistenze, cioè di modalità di comportamento ed atteggiamenti cristallizzati che semplicizzano la realtà evitando di affrontare il conflitto temuto. Le difese possono manifestarsi in modo estremamente variegato e complesso ai diversi livelli della vita sociale del soggetto, dal livello interpersonale a quello collettivo, provocando un atteggiamento di passività che rallenta o blocca il processo di cambiamento. Un tipo di difesa che può emergere a livello individuale è, ad esempio, la reificazione di un valore o di un comportamento, che, nel momento in cui viene percepito e trattato come una realtà immutabile, si trasforma in elemento di stasi, difficilmente modificabile.
Nel momento in cui un individuo entra a far parte di un gruppo, possono poi manifestarsi altri tipi di resistenza legate a diversi fattori, soprattutto norme e valori che sostengono l’attività del gruppo possono facilitare il processo di cambiamento oppure possono rallentarlo ed impedirlo, laddove i suoi membri temano di perdere le prerogative raggiunte. In ogni caso, i meccanismi di difesa messi in moto per ostacolare il cambiamento risultano particolarmente difficili da superare soprattutto quando il cambiamento viene vissuto in una posizione di passività, come imposto dall’esterno e quindi percepito come minaccia.
Attuare un cambiamento di tipo psicosociale significa promuovere l’investimento psicologico dei soggetti per realizzare una trasformazione che riguardi, contemporaneamente, sia le strutture obiettive sia le modalità di pensiero di chi si è messo in gioco. Cambiare significa, dunque, a livello soggettivo, acquisire forme di pensiero più flessibili, in grado di tollerare ed accettare la dualità e il conflitto impliciti in questo processo.
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Vivere il cambiamento, secondo la prospettiva psicosociale, significa, inoltre, acquisire la consapevolezza che difese e motivazioni convivono dialetticamente all’interno di un processo di cambiamento; pertanto, occorre imparare a riconoscere e a limitare gli effetti negativi delle prime, per favorire un incremento delle seconde.