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Le misure alternative alla detenzione

La pena secondo la Costituzione: profili generali

La Costituzione della Repubblica italiana, in vigore dal 1° gennaio 1948, si pone come atto superiore rispetto a qualunque altro atto normativo dell’ordinamento giuridico italiano. Di conseguenza, solo la Corte Costituzionale ha il potere di sindacare la validità delle leggi ordinarie rispetto ai precetti contenuti nella Costituzione, (e tali sono le disposizioni del codice penale) ma più in generale la Costituzione contiene alcuni princìpi-cardine di importanza centrale per guidare sia lo studioso che il pratico alla comprensione della natura e della funzione del nostro diritto penale odierno, e per permettere di interpretarne adeguatamente le norme. Tali principi sono: il principio di legalità, il principio di offensività ed il principio di colpevolezza, oltre ovviamente i principi dell’art. 27 Cost. per quanto qui maggiormente ci interessa.
Fra tali princìpi-cardine, alcuni concernono il tema della pena, in modo implicito, altri più indirettamente. Rientrano nelle disposizioni più indirette gli articoli inseriti nei primi due titoli della Costituzione, “Principi fondamentali” e “Diritti e doveri dei cittadini”; tra i primi vi sono i diritti fondamentali della persona, in relazione ai quali lo Stato si afferma come un organo di garanzia che assicura il “pieno sviluppo dei valori personalistici e comunitari dei cittadini e, più in generale, dell’intero consorzio umano”. Di essi si ricorderà il principio di uguaglianza (art. 3 Cost.) e lart. 2 Cost. per evidenziare il ruolo della neonata Repubblica Italiana come organo che riconosce i diritti inviolabili dell’uomo, come singolo e nelle formazioni sociali, gli garantisce una vasta gamma di libertà e ne promuove l’eguaglianza; fra i secondi rientrano, fra gli altri, diritti quali la libertà personale (art. 13 Cost.), l’inviolabilità del domicilio (art. 14 Cost.), la libertà e la segretezza della corrispondenza (art. 15 Cost.), la libertà di circolazione nel territorio nazionale (art. 16 Cost.).

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Le misure alternative alla detenzione

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Informazioni tesi

  Autore: Marina Ottazzi
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Davide Petrini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 200

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