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La tutela dell'ambiente come diritto umano: la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo

La protezione del diritto di proprietà da danni causati da fenomeni di inquinamento o di degrado ambientale (art. 1 Prot. 1)

Nella prima parte del capitolo si è analizzato il contributo indiretto che l'articolo 1 del Protocollo n. 1 e l'articolo 8 forniscono in casi nei quali limitazioni al godimento dei diritti garantiti si rendono necessarie ai fini della protezione dell'ambiente “nell'interesse generale” o per “salvaguardare i diritti degli altri”. Parallelamente, gli organi CEDU hanno individuato un secondo aspetto per il quale il diritto al rispetto della proprietà rileva ai fini della protezione dell'ambiente: così come il diritto al rispetto del domicilio e della vita privata e familiare, anche il diritto al rispetto della proprietà può essere oggetto di ripercussioni negative causate da fenomeni di degrado ambientale o di grave inquinamento.

Dalla giurisprudenza della Commissione e della Corte si evince che, virtualmente, qualsiasi effetto negativo che deriva da fenomeni di degrado ambientale può ammontare, indirettamente, ad un'interferenza nel godimento dei diritti garantiti dall'articolo 1 del Protocollo n. 1418. Già nel precedentemente citato caso Arrondelle c. Regno Unito, era stata implicitamente riconosciuta dalla Commissione la possibilità che condizioni ambientali degradate potessero compromettere il godimento del diritto al rispetto della proprietà.

Tale riconoscimento era stato esplicitato dalla stessa Commissione nel caso Rayner c. Regno Unito con riguardo all'inquinamento acustico: ove esso raggiunga un certo livello di gravità, quanto ad intensità e frequenza, può ridurre sensibilmente il valore di una proprietà o addirittura rendere impossibile la sua vendita, così da ammontare ad una parziale privazione della proprietà420. La Commissione ha, quindi, fin da subito messo in evidenza come, in casi di interferenze provocate da fenomeni di degrado ambientale, sia l'aspetto economico, concernente il valore monetario della proprietà, ad essere tutelato dall'articolo 1 del Protocollo n. 1. Essa ha, infatti, precisato che:
«This provision is mainly concerned with the arbitrary confiscation of property and does not, in principle guarantee a right to the peaceful enjoyment of possessions in a pleasant environment».

Il ragionamento della Commissione sottende un'interpretazione strettamente economica dell'articolo 1 del Protocollo n. 1 ed una visione monetarista della proprietà che non tutela l'oggetto in sé bensì l'ammontare astratto di capitale contenuto in esso.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La tutela dell'ambiente come diritto umano: la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Franceschini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Luisa Vierucci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 173

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