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L'osservazione del gioco nella scuola d'infanzia: una tecnica di osservazione del gioco spontaneo.

La segregazione di genere nei giochi per bambini

Si è visto come già in tenera età i bambini operino una selezione nell’uso dei giocattoli, differenziandoli in giochi “per maschi” e giochi “per femmine”.
Questa differenziazione porta, soprattutto con l’ingresso alla scuola d’infanzia, al fenomeno della segregazione di genere.
Il fenomeno porta ad una netta separazione: i bambini che giocano tra di loro solo con determinati giocattoli “da maschi” e le bambine che a loro volta giocano tra di loro con i giocattoli ritenuti “da femmine”.
Come è stato visto in precedenza questa separazione deriva soprattutto dai comportamenti che i bambini hanno appreso dai loro modelli, nonché dall’influsso della società e dei mass-media.
I bambini si sentono responsabili di soddisfare le aspettative che sia i loro genitori, sia la società in generale hanno verso di loro e questo, per esempio per un bambino, comporta l’evitare di giocare con giochi ritenuti femminili, come ad esempio le bambole.
I genitori stessi, senza accorgersene, influiscono su questo processo e lo potenziano offrendo al proprio bambino giochi già stereotipati in base al genere di appartenenza.

Per sottolineare maggiormente l’importanza di questi stereotipi basti pensare al fatto che sia i bambini che le bambine sono accettati più facilmente dai compagni o compagne se giocano con giocattoli adeguati al loro genere.
Il desiderio di essere accettati dagli altri compagni, di poter giocare insieme a loro e la volontà di evitare l’isolamento sono fattori molto forti che portano il bambino a preferire un determinato gioco piuttosto che un altro. Già i bambini hanno quindi dei pregiudizi molto radicati verso i quali risultano essere estremamente rigidi.
Secondo Maccoby la tendenza dei bambini a formare gruppi segregati dipende essenzialmente da due componenti:
- I bambini e le bambine hanno modalità differenti di interazione sociale.
- Le bambine esercitano scarsa influenza sui propri compagni maschi.

Mentre le bambine sono più portate ad interessarsi anche ai giochi “da maschi”, i bambini cercano di evitare accuratamente i giochi femminili. La motivazione di questo comportamento risiede sempre nel tipo di gioco praticato: i giochi praticati dalle bambine le portano ad avere modalità di relazioni più flessibili ed accomodanti, ricercano il compromesso e la conferma dell’altro; i bambini invece utilizzano giochi che li portano ad essere molto più rigidi, a relazionarsi in maniera assertiva verso gli altri, tendendo ad esercitare il pieno controllo.
Queste diverse modalità di interazione portano inevitabilmente ad una chiusura e segregazione da parte dei maschietti e poi, di conseguenza, anche da parte delle bambine in quanto trovano troppe difficoltà e pochissime possibilità di partecipazione al gioco dei compagni di genere opposto. I bambini e le bambine quindi preferiscono compagni di gioco dello stesso genere ed è proprio questo il comportamento che sta alla base della segregazione di genere.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'osservazione del gioco nella scuola d'infanzia: una tecnica di osservazione del gioco spontaneo.

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Informazioni tesi

  Autore: Martina Zancai
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Trieste
  Facoltà: Scienze dell'Educazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Marco Pizzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 79

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