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Abuso e maltrattamento perpetrato dalla donna: impatto e implicazioni cliniche sul minore

La spirale dell’abuso: un ''ciclo di violenza''

La letteratura suggerisce che l’esposizione ad abuso fisico, sessuale e psicologico durante l’infanzia aumenti il rischio per un’ampia gamma di problemi di salute mentale nel corso della vita e gli adulti con storie di maltrattamento infantile sono particolarmente vulnerabili allo sviluppo della psicopatologia correlata allo stress in età adulta (Binder et al., 2008). La storia genitoriale di abusi sui minori è il fattore di rischio di maltrattamento sui minori studiato più di frequente. Si ritiene che la storia materna del maltrattamento infantile sia un potente fattore di rischio per l’abuso e l’incuria sui minori, anche se non sono sempre state chiare la continuità tra le generazioni e la misura in cui la storia di abuso e abbandono di una madre aumenti le probabilità che maltratterà la sua prole. Sono diversi gli studi che negli anni hanno supportato l’ipotesi intergenerazionale, come quello di Heyman & Slep (2002), ma sono altrettanto numerose le critiche come quella mossa da Thornberry e collaboratori (2012). Una ricerca di Bartlett e collaboratori (2016) ha affrontato le specifiche debolezze metodologiche delle ricerche precedenti ed ha fornito prove solide circa la continuità intergenerazionale, dimostrando che quando una madre ha avuto una storia di infanzia di maltrattamento, è aumentata la probabilità di abusi e abbandono sui minori della generazione successiva, in particolare modo in caso di maltrattamenti multipli, già segnalato con un forte predatore di problemi di salute mentale (Edwuards et al., 2003).

Gli studi che si concentrano sulle pratiche genitoriali delle madri che hanno subìto abusi da bambine, hanno rivelato che esse mostrano livelli più elevati di deficit genitoriali rispetto a quelle che non sono state abusate nell’infanzia, come, per esempio le ricerche di Pears e Capaldi (2001) e Berlin e collaboratori (2011). Oltre a sviluppare una serie di disturbi psichiatrici, con particolare riferimento alla depressione, ai disturbi d’ansia, al PTSD, ideazioni suicidiarie, abuso di sostanze, disturbi dissociativi, disturbi del comportamento dirompente e disturbi della personalità, le madri che sono state oggetto di abuso infantile possono presentare un’ampia gamma di psicopatologie con sintomi che cambiano nel tempo che spesso includono comorbidità psichiatriche e si possono manifestare sotto forma di sintomi sottodiagnosticati, seppur clinicamente rilevanti (Briere, Hodges & Godbout, 2010). I processi psicologici, quindi, che sono noti per essere comuni in questa molteplicità di psicopatologie allo stress, dovrebbero essere considerati nella comprensione della relazione fra esposizione materna all’abuso nella loro infanzia e la successiva genitorialità.
Proprio il fatto che la genitorialità violenta o negligente venga trasmessa da una generazione all’altra, è uno dei motivi per cui l’abuso e il maltrattamento sui minori sono difficili da prevenire.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Abuso e maltrattamento perpetrato dalla donna: impatto e implicazioni cliniche sul minore

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Informazioni tesi

  Autore: simona andrisani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università Telematica "E-Campus"
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Elena Camisasca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

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Parole chiave

child abuse
female sexual offending
risks factor
madre
bambino
abuso
maltrattamento
comportamenti devianti

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