Skip to content

La percezione del terrore attraverso giornali e TV: da AL-QAEDA a ISIS

La storia dei media arabi “paternalizzati”

“La maggioranza dei media arabi sono sempre stati allineati su posizioni filo-governative, diffondendo unicamente notizie parziali oltre la propaganda ufficiale per abbellire le autorità, i dibattiti veri non sono mai esistiti.” [Cervi A., Al Jazeera e la rivoluzione dei media arabi, pag. 23, Sellerio Editori, Palermo, 2005]

Un estratto dell’intervista realizzata dal ricercatore Alessandro Cervi ad Abdel Hamid Shaari ci consente di avere un quadro chiaro della situazione mediorientale relativa alla libertà di informazione. I giornalisti arabi sono tra i primi al mondo nella “disciplina” dell’auto-censura per il timore di incorrere in sanzioni disciplinari o carcere. I dati aggiornati al 17 dicembre 2015 e forniti dall’Ordine dei Giornalisti (consultato 23/09/2016) evidenziano come, dopo la Cina, sia l’Egitto ad avere il più alto numero di operatori della comunicazione dietro le sbarre: sono ben 23, come reso noto dal Centro Protezione dei Giornalisti (CPJ) senza sottovalutare i numeri di Iran (19) e Turchia (14).

In Siria e Arabia Saudita, invece, stando agli ultimi dati forniti dal report statistico, sono 7 i giornalisti finiti in prigione per i loro reportage. Un dato significativo che segna, con l’avvento dello Stato Islamico, un passo indietro in quella libertà di espressione e di stampa, seppur minima, conquistata alla fine degli anni ’90 con la fondazione di Al-Jazeera, come vedremo più avanti. I media arabi, a causa del legame con il potere politico, sono stati definiti dagli esperti di comunicazione come Una stampa paternalizzata”: l’orientamento filo-governativo dei media è una delle caratteristiche principali dell’arena mediatica mediorientale.

Il ricercatore William Rugh nel suo saggio “Arab Mass Media: Newspapers, Radio and Television” ha indicato quattro tipologie di giornalismo arabo:

1. STAMPA DI MOBILITAZIONE – Si tratta di un modello di giornalismo in cui non risulta presente la cifra critica da parte degli operatori della comunicazione, costretti a funzionare solo ed esclusivamente come cassa di risonanza delle iniziative governative.

2. STAMPA LEALISTA – Nella sua classificazione, Rugh inserisce questo modello giornalistico in relazione alle modalità di informazione di paesi come l’Arabia Saudita dove, a partire dal 2003, ha preso forma l’emittente satellitare Al-Arabiya. Si tratta di un sistema mediatico in cui è presente la critica nei confronti del governo ma con toni decisamente blandi e poco convincenti.

3. STAMPA “DIFFERENT” – Un modello giornalistico tipicamente occidentale: le testate giornalistiche che rientrano in questa casistica sono private e non hanno rapporti diretti con personalità politiche e governative. L’indipendenza economica consente una critica “senza peli sulla lingua” in un panorama politico che accetta il pluralismo mediatico.

4. SISTEMA DI TRANSIZIONE – Quest’ultimo sistema rintracciato all’interno dell’arena mediale araba evidenzia la convivenza di un modello pluralista con leggi governative che prevedono l’arresto di operatori di comunicazione.

5. SISTEMA OFF-SHORE – Un quinto modello giornalistico, non approfondito da Rugh nel suo saggio, viene definito “off-shore” e consiste nella presenza della redazione in Occidente, con il lavoro svolto da giornalisti europei/americani, e l’ambito tipografico in Medio Oriente.

Il giornalismo arabo, nella maggior parte dei casi, disconosce termini come “diversità” e “pluralismo” dando supporto incondizionato al leader o al partito unico del “Paese” di competenza: in Medio Oriente esiste ancora oggi la tendenza a creare organi di stampa direttamente dipendenti dalle autorità poiché viene riconosciuto, dalle personalità politiche, il ruolo cardine del sistema mediatico: grazie all’informazione, infatti, si riesce a formare un’opinione pubblica tendente al consenso. Va detto, però, come grazie alle tecnologie del web 2.0 anche il giornalismo arabo abbia iniziato ad avere processi produttivi sempre più rapidi e grazie ai quali risulta possibile, oggi, avere un margine di libertà maggiore rispetto al passato. Gli strumenti di libertà vengono forniti dai social network e dai telefoni cellulari: la rete abbatte ogni confine e limita le censure. L’arena mediale mediorientale, come vedremo più avanti, nell’ultimo ventennio ha sperimentato nuovi modelli giornalistici e un linguaggio mediatico tipicamente occidentale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La percezione del terrore attraverso giornali e TV: da AL-QAEDA a ISIS

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Antonino Paviglianiti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Scienze dell'informazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Francesco Pira
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 88

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

comunicazione
terrorismo
nuove forme di comunicazione
al qaeda
isis
comunicazione del terrorismo
al jaazera
i nuovi modelli di comunicazione,

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi