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I giornali di quartiere a Genova. Una proposta di cittadinanza attiva

Le caratteristiche dei giornali di quartiere

Analizzando i giornali di quartiere della nostra città e avvalendosi delle risposte che i responsabili di queste testate hanno fornito alle domande del questionario realizzato ai fini della ricerca, sono emerse diverse caratteristiche che accumunano i fogli e descrivono il fenomeno.
Per quanto riguarda la periodicità, i giornali di quartiere sono prevalentemente mensili o bimestrali, il loro formato è quello tipico dei tabloid americani 25 x 35 e generalmente la loro impostazione grafica rimane costante nel tempo poiché ciò aiuta ad essere riconosciuti con maggiore facilità dai lettori. L’unica eccezione è rappresentata da “Qui e non solo dintorni”, il foglio della Valpocevera e della Vallescrivia, che ha il formato tipico della rivista con le pagine patinate e le fotografie a colori. A dimostrazione del fatto che l’informazione locale ha un forte radicamento nel quartiere, la tiratura mensile delle copie, che in media oscilla sulle 2000 e 3000 copie, coincide sempre con il dato della diffusione effettuata.
La distribuzione è prevalentemente gratuita in tutti i punti di aggregazione del quartiere: municipi, Asl, centri per anziani, supermercati, circoli e negozi degli sponsor, ma non mancano i giornali a pagamento.
Il “Gazzettino Sampierdarenese” di Sampierdarena, il “Corriere di Sestri” ed “Il Corriere Sestrese” di Sestri Ponente e “il Ponentino” di Pegli sono solo alcuni esempi e offrono la possibilità di essere spediti tramite posta a fronte di un abbonamento. Gli abitanti del quartiere investono con piacere la cifra corrispondente al costo del giornale perché conoscono il prodotto e sanno che vi possono trovare informazioni che li riguardano da vicino. È importante sottolineare che le testate a pagamento sono quelle presenti da molti anni nel panorama editoriale genovese e sono quindi ben consolidate sul territorio. Inoltre non bisogna dimenticare che questi tre quartieri sono molto popolati e soprattutto sono caratterizzati da una forte identità consolidatasi nel tempo: Sampierdarena da sempre grande centro industriale e commerciale, Sestri Ponente una vera e propria città nella città in cui sono nati i più grandi cantieri navali liguri ed i primi quartieri operai ed infine Pegli, l’unica delegazione nel ponente genovese ad aver mantenuto il profilo della località balneare facendo poche concessioni all’industria.
Un’eccezione è rappresentate da “Qui e non solo dintorni” che pur non avendo la stessa tradizione nella storia del giornalismo genovese dei periodici illustrati precedentemente, è a pagamento; questa scelta è giustificata dal fatto che la grafica a colori e le pagine patinate utilizzate comportano maggiori spese di produzione che non è possibile coprire unicamente con i proventi della pubblicità. I giornali di quartiere distribuiti gratuitamente sono facilmente riconoscibili dall’impostazione grafica, dal formato e dal numero di pagine; presentano infatti molte caratteristiche tipiche della free press consegnata quotidianamente nelle città in cui la pubblicità ricopre un ruolo fondamentale.
Sicuramente la diffusione gratuita consente di raggiungere un pubblico molto numeroso e di aumentare i ricavi pubblicitari; è un tipo di medium concepito in ottica di mercato che va incontro alle esigenze dei commercianti del quartiere e contemporaneamente da spazio ad argomenti che altrimenti non verrebbero trattati per la loro alta localizzazione e conseguente scarsa notiziabilità al di fuori del territorio di riferimento. Per questo motivo capita spesso che il giornale di quartiere distribuito gratuitamente trasformi fatti particolari in notizie e renda giornalismo ciò che normalmente non viene trattato come tale. Un esempio significativo è rappresentato dall’articolo “Con le sorelle Ferraro" i capelli sono sempre in ordine!” pubblicato nel numero di maggio 2008 dal periodico informativo gratuito
“Il Giornale di Molassana- Corriere della Valbisagno”: l’articolo è dedicato interamente ad uno studio di parrucchiere di Molassana e non ha nessun intento informativo se non quello di pubblicizzare e far conoscere agli abitanti del quartiere questo negozio che, per altro contribuisce alla creazione e diffusione del giornale.
Anche “Qui e non solo dintorni” ha pubblicato diversi articoli che rappresentano vere e proprie pubblicità di negozi della zona e dei loro prodotti: “Fisico da urlo, ecco i segreti” dedicato ad un centro estetico, “A Pasqua? Un tappeto!” che presenta un negozio di tappeti e articoli orientali, sono solo due esempi evidenziati nel numero di febbraio-marzo 2008.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I giornali di quartiere a Genova. Una proposta di cittadinanza attiva

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Informazioni tesi

  Autore: Ilaria Ugolini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Marina Milan
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 156

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genova
giornale di quartiere
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