Il Mercato Obbligazionario e le determinanti dei Credit Ratings

La prima analisi del sistema di determinazione dei Sovereign Credit Ratings fu effettuata da Richard Cantor e Frank Packer, sulla base delle valutazioni rilasciate da Moody’s e Standard and Poor’s. La numerosa crescita delle richieste di valutazione del merito creditizio ha portato alla creazione di un ingente quantità di dati, tale da consentire lo sviluppo di alcuni modelli per ricavare i procedimenti adottati dalle agenzie nella determinazione dei ratings. Si è potuto identificare quali indicatori esercitino un peso maggiore nell’emissione delle valutazioni e, come i singoli annunci siano in grado di influenzare l’andamento del mercato dei titoli obbligazionari. L’evidenza empirica ha mostrato come vi siano alcune variabili comuni nella valutazione del merito creditizio e come esercitino sul modello dei pesi confrontabili. Le variabili prese in considerazione sono di tipo economico, sociale e politico, alcune di queste non sono quantificabili e determinare il loro peso sul modello risulta controverso. Per quanto riguarda le variabili quantificabili, il peso è stato stimato sulla base di un modello regressivo elaborato dai Cantor e Packer, prendendo in considerazione i fattori che ritenevano potessero avere una maggiore incidenza nel processo di valutazione.

Le variabili che vennero prese in considerazione sono state il Reddito Pro Capite, sulla base del quale i Paesi Sovrani sono in grado di ampliare il gettito fiscale nella necessità di ripagare gli interessi sul debito. La crescita del Prodotto Interno Lordo, che nel lungo termine comporta una riduzione del costo del debito rapportato al PIL. L’Inflazione è un ulteriore variabile in grado di influire nel processo di determinazione del merito creditizio, erodendo il potere d’acquisto dei consumatori rischia di rivelarsi un fattore di instabilità sociale oltre che finanziaria.

Il Bilancio Statale è oggetto di particolare attenzione da parte delle Agenzie di Ratings, in quanto un deficit di bilancio comporta la necessità di far gravare sui cittadini il costo del debito, aumentando l’imposizione fiscale, senza di fatto trarne benefici. È ritenuta rilevante anche la situazione legata alla Bilancia dei Pagamenti, un deficit nella bilancia dei pagamenti con l’estero è indice che i settori pubblici e privati dipendono principalmente da fondi derivanti dall’estero, condizione che provocherebbe instabilità nel lungo periodo. Il Debito Estero che un Paese ha collezionato negli anni, se eccede il livello considerato strutturale può incidere sul costo del debito, nella misura in cui i mercati abbiano una maggiore percezione del rischio. Tale situazione incide negativamente nella determinazione dei Credit Ratings del Paese. Un ulteriore variabile che incide particolarmente nel marcare la distinzione tra grado di investimento e grado speculativo è la Storia della Gestione del Debito del Paese in oggetto. Se un Paese in tempi recenti ha dovuto dichiarare Default, difficilmente il suo merito creditizio potrà superare il livello di grado speculativo (Ba1/BB+). Le altre variabili che possono influire sulla determinazione dei Sovereign Credit Ratings sono lo spread sul rendimento dei titoli, che riflette e riassume le precedenti variabili e gli indicatori di sviluppo economico. Le variabili sopraelencate sono tra loro correlate, consentendogli di apportare al modello un peso diverso da quello che apporterebbero singolarmente.