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Virtù e felicità: due diverse chiavi di lettura per interpretare la new economy

Le determinanti della felicità e le implicazioni sul reddito

Esaminando attentamente questo grafico ci possiamo rendere facilmente conto dell’importanza che il tema della felicità ha rivestito nell’ambito economico nell’ultimo secolo.Risulta infatti abbastanza evidente una relazione negativa tra le due variabili poste, una sulle ascisse e, l’altra sulle ordinate,a testimonianza del fatto che,studi sul comportamento delle persone e i loro stati d’animo in relazione ai parametri reddituali (gdp per capita) sono stati portati avanti cono una certa importanza.È proprio grazie a questi tipi di ricerca che,nel 1974,l’economista e demografo americano Richard Easterlin,riprendendo studi empirici sulla felicità delle persone,apriva il dibattito attorno al “paradosso della felicità”. Eastelrin utilizzò due tipi di dati.I primi erano forniti dai questionari (elaborati originariamente dal World Values Surveys) che si basavano su domande generali circa la valutazione qualitativa della propria felicità.L’altra fonte erano le indagini,più sofisticate,svolte da Cantril (1965) sulla paura,speranze,e felicità di persone di 14 paesi del mondo.I soggetti intervistati dovevano classificare la felicità in una scala che andava da 0 (la peggiore vita possibile) a 10 (lamigliore).Il lavoro di Cantril deve pertanto essere considerato il vero punto di partenza delle indagini quantitative sulla felicità. Entrambi i tipi di dati si basavano su indagini soggettive circa il livello qualitativo di felicità (e quindi non oggettivo e che variava da cultura a cultura) e pertanto arrivarono entrambi alle medesime conclusioni: 1. All’interno di un paese,in un dato momento di tempo,la correlazione tra reddito e felicità esiste ed è robusta. 2. Il confronto tra paesi,invece,non mostrava correlazione tra reddito e felicità,e i paesi più poveri non risultavano essere meno felici rispetto a quelli più ricchi:Cuba e Egitto risultavano essere più felici rispetto alla Germania e al Giappone e,tra i primi posti di questa classifica comparivano nazioni quali Nigeria e Tanzania,a dispetto dell’Italia che addirittura figurava tra gli ultimi posti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Virtù e felicità: due diverse chiavi di lettura per interpretare la new economy

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Informazioni tesi

  Autore: Riccardo Lepri
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e commercio
  Relatore: Marco Guidi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 27

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daniel kanheman
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