La Teoria Spaziale del Voto applicata alla competizione elettorale italiana: l'importanza dei fattori non legati alle politiche e il potere predittivo dei modelli spaziali

Il 2022 è stato un anno di notevole rilevanza per lo studio della competizione elettorale italiana. Le dinamiche all'interno dello spazio politico sono mutate come non succedeva dal 2013, quando il neo-partito Movimento 5 Stelle conquistò più del 20%.

La tornata elettorale del Settembre 2022 ha avuto tutta una serie di caratteristiche ed elementi particolari. La fine della pandemia da Covid-19, l'inizio dell'invasione russa in Ucraina, il problema della gestione dei fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il mutamento dei rapporti internazionali e il forte aumento dell'inflazione sono i presupposti che hanno reso questa competizione molto particolare.

L'esecutivo che precedentemente alle elezioni avevo guidato il paese era il "governo tecnico" di Mario Draghi, una maggioranza di unità nazionale con il sostegno di tutti i partiti, eccetto Fratelli d'Italia e una piccola minoranza eterogenea di parlamentari.

Infine, altri due dati rilevanti sono il fatto che si sia votato nel mese di settembre, che equivale ad una campagna elettorale ridotta e meno visibile per via del periodo estivo, e una situazione economico-politica europea fortemente instabile.

Il partito vincitore è risultato essere quello di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, con il 25% dei voti. Per la prima volta nella storia repubblicana italiana, il governo formato dopo le elezioni è stato definito dalla stampa come propriamente di destra (molto più che di centrodestra) ed è il primo guidato da una donna (Chiaramonte and al. 2023).

Questo paragrafo proverà ad analizzare questa elezione, e in particolare il successo di Fratelli d'Italia, sulla linea di quanto fatto in precedenza; tuttavia, l'attuale mancanza di dati relativi alle elezioni in questione non permette un'analisi accurata dello spazio politico e della posizione dei partiti. Uno studio come quello presentato nel secondo capitolo ha bisogno di aspettare la pubblicazione di nuovi dati in corso di elaborazione per essere completo. In questo paragrafo ci limiteremo a descrivere la tornata elettorale con salienza delle dimensioni e non-policy factors.

Il progetto di ricerca di ICCP-CISE, basato sulla teoria delle issue yield di Lorenzo De Sio, ha già reso disponibili dati per quanto concerne le issues più salienti dell'elezione, riportati in tabella 14.[...] I temi più salienti a livello aggregato sono state ricavati tramite un sondaggio agli elettori nell'agosto 2022.

Nelle prime due posizioni troviamo l'abbassamento del livello dei prezzi per cittadini e imprese, e la lotta alla disoccupazione. Importante notare come i sei temi più salienti, eccetto la lotta alla violenza sulle donne, siano tutti relativi alla dimensione economica. Come osservato prima, la situazione economica italiana era in recessione prima delle elezioni, con difficoltà per imprese e cittadini derivanti dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. L'elettorato italiano sembra aver messo al primo posto tra le sue priorità la dimensione di ripresa economica e di lotta alla povertà.

Da un'analisi dei programmi elettorali, si può inoltre dedurre come questo forte accento sulla dimensione economica abbia probabilmente appiattito la varianza delle posizioni dei partiti, che hanno incentrato la loro campagna elettorale principalmente sul dibattito tra due temi relativi al sostegno alla povertà e al sistema tributario: "Reddito di Cittadinanza" e "Flat Tax" (Chicco 2022; Zeric 2022).

Il programma del Centro-Destra, denominato Per l'Italia, è stato presentato come unico per Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega Salvini Premier, in modo da rendere ancor più vicine le posizioni di questi tre attori.

Dall'altra parte del campo politico, il Partito Democratica ha incentrato la propria campagna elettorale sull'opposizione al centro-destra, ed è stato spesso criticato per la mancanza di proposte proprie. Il Movimento 5 Stelle ha fatto del Reddito di Cittadinanza il proprio cavallo di battaglia, incentrando la comunicazione sulla lotta alla povertà e alla disoccupazione. La monopolizzazione della dimensione economica a livello di salienza può aver reso le posizioni dei partiti meno eterogenee a livello aggregato, con le proposte più importanti simili per quanto riguarda l'obiettivo (la lotta alla recessione) e ha mostrato più divisioni sui "temi secondari", quali tassazione, presidenzialismo, cambiamento climatico e lotta all'evasione.
 
Non avendo a disposizione dati sulle posizioni politiche, è opportuno limitarsi a far notare come lo spazio politico non sia caratterizzato da una forte eterogeneità di posizioni sulla dimensione più saliente (economica), e che il gruppo del centro-destra abbia adottato un programma, e quindi delle posizioni, particolarmente simili.

I partiti che in questa elezione hanno superato il 4%, soglia di sbarramento prima considerata, sono sei: Fratelli d'Italia (26%), Lega Salvini Premier (9%), Forza Italia (8%), Partito Democratico (19%), Movimento 5 Stelle (15%) e Azione-Italia Viva (8%).

Per capire come la competizione interna al centro-destra tra Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega Salvini Premier abbia determinato il successo del partito di Giorgia Meloni, è opportuno analizzare l'impatto dei non-policy factors.

Per quanto riguarda i fattori non legati alle politiche in tabella 15 [...] sono presentati i costi dell'incumbency per i diversi partiti. Il partito di Giorgia Meloni è l'unico a non presentare uno svantaggio rispetto a questo fattore, non essendo mai stata al governo nella precedente legislatura. [...]