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Efficienza fisica, lavorativa e stress negli operatori della Polizia di Stato

Le problematiche posturali legate allo stress psicosociale

La postura può essere considerata come l'espressione somatica d'emozioni, impulsi e regressioni; ognuno riflette inconsciamente, nell'atteggiamento esteriore, la propria condizione interiore, la propria personalità (Cailliet, 1977). Inoltre, è l'espressione cosciente o inconsapevole dell'emozione, del nostro modo di porci dinanzi al mondo, di uno stato d'attenzione o vigilanza, della nostra disponibilità verso l'azione (Le Boulch, 1979). La postura è rappresentata dall'insieme delle posizioni di tutte le articolazioni del corpo in un certo momento (Kendall, & Kendall McCreary, 2005). I diversi approcci culturali, fondendosi, danno origine ad un'unica e moderna visione organico-integrale del concetto di postura, che è il risultato dell'interazione funzionale tra le componenti biomeccaniche, neurofisiologiche, psicologiche e psicomotorie dell'individuo che si evidenzia con gli atteggiamenti statici e dinamici dei segmenti corporei, variabili in relazione agli obiettivi da perseguire e agli stimoli dell'ambiente (Parodi & Martinelli, 2008).

La necessità di conoscere gli aspetti posturali degli operatori di polizia e quindi le patologie derivanti dalle peculiarità delle mansioni lavorative, si basa sulle problematiche psicosociali connesse alla salute del lavoratore, in quanto è riconosciuto che nei paesi industrializzati si perdono ogni anno milioni di giorni lavorativi a causa della lombalgia (Department of Social Security, 1993; Nachemson, 1991) con un conseguente ed elevato costo sociale (Splenger et al., 1986) e i fattori psicosociali, come ad esempio la mancanza di soddisfazione del proprio lavoro, sono più importanti di quelli meccanici nel determinare la disabilità da lombalgia (Kerr et al. 2001; Nachemson, 1992).

Infatti, dalla letteratura internazionale, risulta che gli operatori di polizia, in considerazione delle esigenze fisiche rischiose e le caratteristiche psicosociali del proprio lavoro, sono a rischio per la lombalgia (Beyaz & Ketenci, 2010), mentre la frequenza e l'intensità del dolore sono correlati alle richieste fisiche del lavoro (Anderson, Zutz, & Plecas, 2011). Essi sono a rischio per il dolore al collo, alla schiena e all'anca a causa di uno squilibrio dovuto a un alto impegno ed una bassa ricompensa al lavoro (Von dem Knesebeck et al., 2005). Inoltre, mostrano un ROM dell'anca ed una resistenza muscolare a livello della schiena più limitati rispetto ad altre coorti, le cui variabili sono legate a disturbi alla schiena (McGill et al., 2013).
Tuttavia, la prevalenza della lombalgia è paragonabile a quella della popolazione generale e guidare l'auto di pattuglia o indossare il cinturone di servizio non sembra influenzare il tasso di prevalenza negli operatori di polizia (Brown, Wells, Trottier, Bonneau, & Ferris, 1998).

L'esposizione alla guida dell'auto, sia in termini di distanza che di ore di guida, ha un effetto significativo sul disturbo alla bassa schiena. Gli agenti che guidano principalmente provano un maggiore disturbo alla bassa schiena rispetto a quelli che lavorano principalmente seduti e che non guidano, che sono in piedi e che svolgono mansioni di sollevamento. A tale scopo, è stato prodotto uno studio che evidenzia che per la maggior parte del tempo l'operatore sta fuori dal veicolo e il resto del tempo guida spesso con un solo braccio. Questo studio ha contribuito alla descrizione dell'attività lavorativa quotidiana della squadra volante e all'individuazione di possibili strategie di intervento per attenuare i livelli di esposizione fisica (McKinnon, Callaghan, & Dickerson, 2011). La Polizia in motocicletta ha riportato un numero significativamente più elevato di problemi di spalla rispetto ai conducenti di auto della polizia (Gyi & Porter, 1998). [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Efficienza fisica, lavorativa e stress negli operatori della Polizia di Stato

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Informazioni tesi

  Autore: Gianpiero Greco
  Tipo: Tesi di Dottorato
Dottorato in NEUROSCIENZE E MEDICINA TRASLAZIONALE
Anno: 2017
Docente/Relatore: Francesco Fischetti
Istituito da: Università degli Studi di Bari
Dipartimento: Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 102

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Parole chiave

qualità della vita
attività fisica
strategie di coping
polizia di stato
stile di vita
stress lavoro correlato
aggiornamento continuo
fonti di stress
efficienza fisica
efficienza lavorativa

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