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Paradisi fiscali: analisi e regolamentazione

Liste antiriciclaggio Unione Europea

Le Liste antiriciclaggio dell'Unione europea sono strumenti utilizzati per identificare e monitorare soggetti sospetti di essere coinvolti in attività di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo. Queste liste sono state sviluppate per rafforzare la sicurezza finanziaria e promuovere la cooperazione tra i paesi membri dell'Unione europea (UE).
Le principali liste antiriciclaggio dell'UE includono per esempio l’elenco delle persone, gruppi e entità soggette a sanzioni: si tratta di un elenco dell'Unione europea che è uno strumento utilizzato per identificare e sanzionare individui, gruppi o entità che sono coinvolti in attività legate al terrorismo, alla proliferazione delle armi di distruzione di massa, alla violazione dei diritti umani o ad altre minacce alla pace e alla sicurezza internazionale e viene gestito direttamente dal Consiglio dell'Unione europea. Le sanzioni nell'ambito di questo elenco possono includere il congelamento dei beni e delle risorse finanziarie, il divieto di viaggio e altre restrizioni economiche e legali.77 

L'obiettivo principale delle sanzioni è prevenire il finanziamento di attività illegali e limitare la capacità di agire dei soggetti coinvolti. Alcuni punti chiave riguardo all'Elenco delle persone, gruppi e entità soggette a sanzioni sono:78

• Criteri di designazione: l'Unione europea adotta criteri rigorosi per la designazione delle persone, gruppi o entità che finiscono nell'elenco delle sanzioni. Questi criteri includono il coinvolgimento in attività terroristiche, la partecipazione a violazioni dei diritti umani, il sostegno a programmi di proliferazione nucleare o di armi chimiche o biologiche, nonché altre minacce alla pace e alla sicurezza internazionale.

• Aggiornamento e revisione dell'elenco: l'elenco delle sanzioni viene periodicamente aggiornato e rivisto per riflettere i cambiamenti nella situazione politica e di sicurezza a livello internazionale. Nuovi individui, gruppi o entità possono essere aggiunti all'elenco se soddisfano i criteri di designazione, mentre altri possono essere rimossi se non sono più considerati una minaccia.

• Conformità delle istituzioni finanziarie: le istituzioni finanziarie dell'Unione europea sono tenute a verificare attentamente le informazioni sui clienti e a monitorare le transazioni finanziarie al fine di garantire la conformità alle sanzioni. Ciò include il controllo delle liste di sanzioni al fine di evitare qualsiasi coinvolgimento con soggetti sospetti.

• Effetto extraterritoriale: le sanzioni dell'Unione europea possono avere un effetto extraterritoriale, il che significa che anche le entità non appartenenti all'UE possono essere soggette a restrizioni se coinvolte in attività sanzionabili. Ciò aiuta a garantire l'efficacia delle misure di contrasto alle minacce internazionali.

• Cooperazione internazionale: l'Unione europea lavora a stretto contatto con altri attori internazionali, come le Nazioni Unite, per coordinare le sanzioni e promuovere la cooperazione nella lotta contro il terrorismo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa e altre minacce internazionali.

Un altro tipo di elenco antiriciclaggio del Unione Europea è l’elenco degli Stati e territori non cooperativi (ETNC): un elenco degli Stati e territori non cooperativi dell'Unione europea che identifica le giurisdizioni che non rispettano gli standard internazionali in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Queste giurisdizioni vengono considerate a rischio elevato per il sistema finanziario internazionale e possono essere soggette a misure rafforzate di vigilanza e controllo da parte delle istituzioni finanziarie dell'Unione europea (UE).79
Di seguito alcuni punti chiave riguardo all'Elenco degli Stati e territori non cooperativi:

• Obiettivo: l'obiettivo principale dell'ETNC è identificare le giurisdizioni che presentano carenze significative nelle loro politiche e misure per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Queste carenze possono includere l'assenza o la debolezza di legislazione e regolamentazione, la mancanza di cooperazione internazionale o la presenza di strutture finanziarie opache.

• Processo di identificazione: l'elaborazione dell'ETNC avviene attraverso una valutazione approfondita delle giurisdizioni da parte degli esperti dell'UE. Vengono considerati fattori come la trasparenza finanziaria, la cooperazione internazionale, l'adeguatezza della legislazione antiriciclaggio e antiterrorismo e l'efficacia nell'applicazione delle norme.

• Impatto sulle istituzioni finanziarie: quando una giurisdizione viene inclusa nell'ETNC, le istituzioni finanziarie dell'UE devono adottare misure rafforzate di vigilanza e controllo nei confronti delle transazioni finanziarie coinvolgenti tali giurisdizioni. Ciò può includere una maggiore dovuta diligenza sui clienti, una valutazione più approfondita delle transazioni e una segnalazione più intensiva alle autorità competenti.

• Dialogo e cooperazione: l'Unione europea promuove il dialogo e la cooperazione con le giurisdizioni incluse nell'ETNC al fine di incoraggiare l'adozione di misure adeguate ad affrontare le carenze identificate. L'obiettivo è incoraggiare il cambiamento e favorire la conformità con gli standard internazionali in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo.

Infine, come terza lista antiriciclaggio dell’Unione Europea si trova l’elenco dei Paesi terzi ad alto rischio: trattasi di un elenco che identifica le giurisdizioni esterne all'UE che rappresentano un rischio significativo per il sistema finanziario dell'UE in relazione alla lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Questo elenco è gestito dalla Commissione europea e mira a garantire che le istituzioni finanziarie dell'UE adottino misure rafforzate di vigilanza e controllo nei confronti delle transazioni finanziarie con tali giurisdizioni.80

Alcuni punti chiave relativi all'Elenco dei Paesi terzi ad alto rischio sono:

• Criteri di valutazione: la Commissione europea utilizza diversi criteri per valutare i Paesi terzi da includere nell'elenco ad alto rischio. Questi criteri possono includere fattori come il livello di esposizione al rischio di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, la mancanza di adeguati controlli e misure preventive, la mancanza di trasparenza finanziaria e la mancanza di cooperazione internazionale nella lotta al riciclaggio di denaro.

• Misure rafforzate di vigilanza: quando una giurisdizione viene inclusa nell'Elenco dei Paesi terzi ad alto rischio, le istituzioni finanziarie dell'UE devono adottare misure rafforzate di vigilanza e controllo per le transazioni finanziarie che coinvolgono tali giurisdizioni. Ciò può comportare una maggiore dovuta diligenza sui clienti, una valutazione più approfondita delle transazioni e una segnalazione più intensiva alle autorità competenti.

• Impatto sulle relazioni finanziarie: l'inclusione di una giurisdizione nell'elenco può avere un impatto sulle relazioni finanziarie tra l'UE e il Paese terzo ad alto rischio. Le istituzioni finanziarie dell'UE possono essere più riluttanti a intraprendere operazioni finanziarie con le giurisdizioni elencate, e ciò può influire sulla disponibilità di servizi finanziari o sulle condizioni degli stessi.

• Dialogo e cooperazione: la Commissione europea intraprende un dialogo con le giurisdizioni incluse nell'elenco al fine di incoraggiare il cambiamento e promuovere l'adozione di misure adeguate per affrontare i rischi identificati. Questo può includere scambi di informazioni, assistenza tecnica e sostegno nella riforma delle politiche e delle normative antiriciclaggio e antiterrorismo.

La consultazione regolare di queste liste è obbligatoria per le istituzioni finanziarie dell'UE, come banche, intermediari finanziari, società di servizi di pagamento e altre entità coinvolte nelle transazioni finanziarie. Le istituzioni finanziarie devono verificare attentamente le informazioni relative a clienti, beneficiari effettivi e controparti commerciali al fine di prevenire l'accesso a risorse finanziarie da parte di soggetti sospetti o di giurisdizioni non conformi.
Inoltre, le autorità di regolamentazione e di vigilanza dell'UE utilizzano queste liste per rafforzare i controlli e la cooperazione transfrontaliera nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. È importante sottolineare che le Liste antiriciclaggio dell'UE sono complementari ad altre iniziative internazionali, come le liste dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e quelle dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), e mirano a creare un quadro globale di contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.81





[77] Consiglio dell’Unione Europea, Cronistoria - Lista UE delle giurisdizioni non cooperative, https://www.consilium.europa.eu/it/policies/eu-list-of-non-cooperative-jurisdictions/timeline-eu-list- of-non-cooperative-jurisdictions/
[78] Consiglio dell’Unione Europea, Lista UE delle giurisdizioni non cooperative ai fini fiscali, 17 luglio 2023 https://www.consilium.europa.eu/it/policies/eu-list-of-non-cooperative-jurisdictions/
[79] Migliorini F. (2022), Paesi a rischio riciclaggio di denario: la lista UE, Fiscomania, 27 settembre 2022
[80] Latini S. (2022), Antiriciclaggio: l’UE aggiorna l'elenco dei Paesi terzi ad alto rischio, IPSOA, 11 marzo 2022
[81] Regolamento (UE) 2020/1503 del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 ottobre 2020

Questo brano è tratto dalla tesi:

Paradisi fiscali: analisi e regolamentazione

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Informazioni tesi

  Autore: Alex Turco
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2022-23
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Economia
  Corso: Finanza
  Relatore: Dino Rizzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

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