Evoluzione della gestione delle risorse umane e selezione del personale

Il processo di selezione inizia con lo screening dei curriculum pervenuti all’azienda in seguito alla divulgazione della sua necessità di nuova forza lavoro. Lo screening curriculare consiste nell’analisi dei requisiti minimi da possedere per una determinata posizione lavorativa. È un’operazione che viene effettuata sui curricula presentati dai candidati, che forniscono informazioni su dati anagrafici, sulle conoscenze acquisite, sul grado di esperienza lavorativa, ecc. Una adeguata scrematura delle candidature in questa fase permette di agevolare le tappe successive del processo di selezione.

Dopo il primo screening le metodologie utilizzate per proseguire nella scelta dei candidati migliori sono sostanzialmente tre:
• i colloqui di selezione
• i test
• i metodi di gruppo (in particolare l’assessment center)

Il colloquio tra il candidato all’assunzione ed il suo futuro datore di lavoro costituisce senza alcun dubbio la tecnica di selezione più diffusa. Non v’è azienda, ente o datore di lavoro di qualsiasi genere in cui l’assunzione non sia preceduta da un colloquio con l’aspirante. Nella sua forma più elementare, tale colloquio non è altro che una conversazione tra candidato e futuro datore di lavoro, allo scopo di addivenire ad una
reciproca conoscenza e di scambiare informazioni utili ad entrambi per la decisione finale.
Il colloquio pone in essere, tipicamente, un processo di comunicazione a due vie: esso consta infatti di due o più soggetti, i quali si scambiano determinate informazioni (contenuto del colloquio) opportunamente codificate (cioè espresse mediante parole, gesti, espressioni del viso), attraverso una serie di mezzi (tecnica di intervista). Per avere un valore ai fini della selezione, occorre che il colloquio venga condotto in maniera uniforme nei confronti di tutti i candidati, così che essi siano posti nelle medesime condizioni. Questo porta a far si che il colloquio si trasformi, in sede di selezione, in un particolare schema di dialogo tra i protagonisti, orientato su argomenti specifici e condotto in vista di un fine predeterminato.

Il colloquio conserva in sé un valore insostituibile nel quadro della procedura di selezione, in quanto consente un contatto umano, immediato e personale tra candidato e datore di lavoro. Soltanto esso permette di apprezzare certi fattori squisitamente legati ad un rapporto interumano, al loro manifestarsi in una certa forma.
Esistono molte e diverse modalità di effettuazione del colloquio di selezione, modalità che non sempre sono ben conosciute o adeguatamente applicate. Lo scopo del colloquio individuale, oltre alla possibilità di guardare in faccia il candidato, è di effettuare un’analisi attenta delle caratteristiche biografiche del soggetto, delle sue motivazioni e propensioni, e di numerose dimensioni della sua personalità; esso rappresenta una sorta di micro-situazione sociale nella quale è possibile osservare il candidato nelle sue modalità di comunicazione e di relazione interpersonale.