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Distribuzione dello Zinco in un'area critica del Basso Volturno e sue relazioni con l'orizzontazione di pedotipi rappresentativi

Normativa vigente: Il Testo Unico sull’ Ambiente 152/2006

Il 27 aprile 2006 è stato approvato il Testo Unico dell’Ambiente (D.L.152/2006). Il decreto recante riordino della normativa ambientale è sorto dall’esigenza di coordinare ed integrare il complesso e stratificato insieme delle disposizioni normative che disciplinano diversi settori della materia ambientale, quali la valutazione d’impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica, la difesa del suolo, la tutela delle acque dall’inquinamento e la gestione delle risorse idriche, la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, la tutela dell’aria e la riduzione delle emissioni in atmosfera, la tutela risarcitoria del danno ambientale.

L’esigenza di coordinamento della normativa ambientale scaturisce dal progressivo sovrapporsi di varie disposizioni normative, dal proliferare di soluzioni interpretative non sempre consolidate a cui si è aggiunta la necessità di adeguare la disciplina in materia ambientale al mutato quadro giuridico costituzionale e amministrativo, nonché di provvedere all’adeguamento dell’ordinamento interno a quello comunitario.

La parte terza del decreto interessa le norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche. La sezione I pone l’attenzione al suolo e in particolare l’articolo 53 recita: “Le disposizioni di cui alla presente sezione sono volte ad assicurare la tutela ed il risanamento idrogeologico del territorio tramite la prevenzione dei fenomeni di dissesto, la messa in sicurezza delle situazioni a rischio e la lotta alla desertificazione.

Per il conseguimento delle finalità di cui al comma 1, la pubblica amministrazione svolge ogni opportuna azione di carattere conoscitivo, di programmazione e pianificazione degli interventi. Alla realizzazione delle attività previste, concorrono, secondo le rispettive competenze, lo Stato, le Regioni a statuto speciale ed ordinario, le province autonome di Trento e di Bolzano, le province, i comuni e le comunità montane ed i consorzi di bonifica e di irrigazione”.

Tale sezione del decreto nell’articolo 54 definisce diversi concetti tra cui quello del suolo intendendo con questo termine il territorio, il suolo, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali. Inoltre definisce anche il concetto di difesa del suolo spiegando che tale espressione comprende il complesso delle azioni ed attività riferibili alla tutela e salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e collettori, degli specchi lacuali, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, nonché del territorio a questi connessi, aventi le finalità di ridurre il rischio idraulico, stabilizzare i fenomeni di dissesto ecologico, ottimizzare l’uso e la gestione del patrimonio idrico, valorizzare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche collegate. L’articolo 55 concerne l’attività di conoscenza del territorio comprese le azioni di:

Raccolta, elaborazione, archiviazione e diffusione dei dati;
Accertamento, sperimentazione, ricerca e studio degli elementi
dell’ambiente fisico e delle condizioni generali di rischio;
Formazione ed aggiornamento delle carte tematiche del territorio;
Valutazione e studio degli effetti conseguenti alla esecuzione dei piani, dei
programmi, e dei progetti di opere previsti dalla presente sezione;
Attuazione di ogni iniziativa a carattere conoscitivo ritenuta necessaria per il conseguimento di cui all’articolo 53.

Tale attività è svolta secondo criteri, metodi e standard di raccolta, elaborazione e consultazione, nonché modalità di coordinamento e di collaborazione tra i soggetti pubblici operanti nel settore, che garantiscano la possibilità di omogenea elaborazione ed analisi e la costituzione e gestione, ad opera del Servizio Geologico d’Italia – Dipartimento difesa del suolo dell’agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici ( APAT ).

Inoltre, le Amministrazioni dello Stato, nonché le istituzioni ed gli enti pubblici, anche economici, che comunque raccolgano dati nel settore della difesa del suolo, sono obbligati a trasmetterli alla regione territorialmente interessata ed al Servizio Geologico .

Nel presente decreto legislativo, parte terza, dall’articolo 57 all’articolo 63 vengono spiegate anche le varie competenze dei diversi enti in base ai comparti ambientali interessati. Infatti il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio ha diverse funzioni che vanno dalla formulazione di proposte al finanziamento e controllo degli interventi in materia di difesa del suolo.

Le Regioni, invece, si occupano in generale delle iniziative ritenute necessarie in materia di conservazione e difesa del territorio, del suolo e del sottosuolo. Le altre funzioni sono ripartite agli altri enti competenti. Anche nella parte quarta del decreto viene nominato il comparto suolo, in quanto esso deve essere tutelato, insieme ad altri comparti ambientali, dal rischio derivante dalla gestione dei rifiuti, i quali abbracciano diverse categorie.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Distribuzione dello Zinco in un'area critica del Basso Volturno e sue relazioni con l'orizzontazione di pedotipi rappresentativi

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Informazioni tesi

  Autore: Ilaria Cristiano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Scienze del Farmaco per l'Ambiente e la Salute
  Corso: Corso di laurea in Scienze Ambientali
  Relatore: Andrea Buondonno
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 99

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Parole chiave

bacino del basso volturno
contaminazione del suolo
elementi potenzialmente tossici
metalli pesanti
provincia di caserta
pte
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