Analisi critica delle conseguenze del nuoto sulla postura nelle diverse fasce di età

Il costante aumento dell'aspettativa di vita della popolazione costituisce un trionfo, ed al contempo una sfida, per l'intera società¹. Il problema è che molto spesso ci si focalizza sulla durata della vita stessa senza analizzarne qualità, specialmente riguardo agli ultimi anni. L'invecchiamento è strettamente collegato con le varie patologie cronico- degenerative, portando inevitabilmente ad una qualità della vita via via peggiore con il passare del tempo.
I dati riguardanti l'aspettativa di vita (AV) nel 2021, con riferimento al 2020, seppur provvisori, mostrano un miglioramento rispetto a quelli pubblicati nel 2020 e riferiti al 2019, anno nel quale vi è stato un peggioramento in tutta Europa².
Attualmente l'AV per gli uomini è di 80,6 anni, mentre per le donne 85.1³.

Quando si parla di anziani è necessario fare alcune veloci precisazioni che sarà possibile approfondire grazie ad un documento dell'Istituto Superiore di Sanità⁴:

1. Eterogeneità della popolazione
Tracciare una linea guida utile per tutta la popolazione anziana, per quanto riguarda l'attività fisica, è impossibile a meno che non vengano date informazioni estremamente generali. Le persone in terza età costituiscono infatti un gruppo estremamente diversificato. Ad esempio molti di loro conducono uno stile di vita molto più sano ed attivo di alcuni giovani, mentre altri non sono autosufficienti. La qualità della vita di una persona anziana dipende da molti fattori: innanzitutto sesso ed età, il contesto nel quale vivono, fumo, alcool, passato sportivo, presenza di malattie metaboliche, infortuni, ecc. Questi sono solo alcuni dei dati che contribuiscono a rendere gli anziani, anche coetanei fra loro, un gruppo sempre più eterogeneo con il passare dell'età.

2. La fragilità
Molto spesso quando si ha a che fare con gli anziani si tende ad essere eccessivamente cauti poiché si ha l'idea che questi abbiano livelli di fragilità decisamente superiore rispetto alla realtà. La maggior parte degli anziani mantiene alti gradi di capacità funzionale, riuscendo ad essere autonomi, per molti anni durante la terza età. Chiedere o mostrare eccessiva apprensione ed attenzione ad ogni minimo gesto rischia di trasmettere un senso di fragilità e preoccupazione che può minare la sicurezza e l'autostima degli anziani, portandoli a ridurre le attività quotidiane ed accelerandone il declino fisico.
Va sottolineato come la progressiva perdita di funzionalità quotidiana ed i vari processi di invecchiamento possono essere reversibili indipendentemente dall'età. Piccoli accorgimenti quotidiani come smettere di fumare, fare attività fisica costante, migliorare l'alimentazione, ecc. aiuta a ridurre i fattori di rischio, e quindi l'incidenza, delle varie malattie croniche e metaboliche, anche in tarda età. Allo stesso modo, quando si parla di anziani disabili, seguire dei protocolli di riabilitazione e rieducazione motoria aiuta a diminuire sensibilmente il grado di disabilità.

Fatte queste dovute premesse si andranno ad analizzare alcune delle problematiche che principalmente colpiscono gli anziani andando a vedere quale impatto può avere il nuoto sulla loro risoluzione.

Nuotare in terza età

È giusto praticare nuoto in terza età? Come sempre quando si parla di attività fisica e sport, ancora di più quando ci si riferisce ad una popolazione eterogenea come quella anziana, è impossibile e scorretto dare una risposta assoluta a questa domanda. Ciò che conta non è l'attività in sé ma i motivi che spingono a consigliare il nuoto agli anziani. Ad oggi è semplice scoprire come il nuoto venga consigliato, ancora una volta, per preservare colonna vertebrale ed articolazioni, dando modo ai muscoli di non essere eccessivamente sovraccaricati. Come già discusso precedentemente l'idea di proteggere il corpo dalla pressione dovuta alla forza di gravità risulta il più delle volte controproducente.

Ci sono indubbiamente dei casi nei quali questo accorgimento può essere utile ma il più delle volte è necessario svolgere comunque attività rieducativa/riabilitativa in acqua, seguiti da un professionista sanitario o da un chinesiologo, cosa molto differente dalla classica attività natatoria svolta in autonomia.
Per entrare maggiormente nel dettaglio è necessario approfondire alcune problematiche che colpiscono maggiormente gli anziani.


¹ Indagine 2016-2018: La qualità della vita vista dalle persone con più di 64 anni. Epicentro.iss
² Aspettativa di vita nell'UE – Quotidianosanità, https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=104354
³ Life expectancy by age and sex – Eurostat; https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/DEMO_MLEXPEC/bookmark/table?lang=en&bookmarkId=eb24a8d3-8cc6-483a-b320-b7b0f55064f9
⁴ Invecchiamento: Sfatare i miti - Istituto Superiore Di Sanita, Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute. Reparto Salute Della Popolazione e suoi Determinanti