Australia: un paese per backpackers

Il backpacking, per le sue particolari caratteristiche, trae origine da numerosi tipi di viaggi e vagabondaggi del passato.
Primo fra tutti il viaggio dei ricchi giovani dell’aristocrazia britannica del XVI e XVII secolo, considerato alle origini anche del turismo in generale: il Grand Tour.
Il Grand Tour era un lungo viaggio alla scoperta di arte, cultura, storia e politica Europea, che si accomuna particolarmente al backpacking per la durata (normalmente tra gli 8 mesi ed i 2 anni), e soprattutto per la visione del viaggio come un occasione formativa e di crescita personale. Forte differenza è invece la disponibilità economica; i giovani aristocratici disponevano infatti, molto spesso, di risorse illimitate, mentre come abbiamo già detto, i backpacker si caratterizzano per le loro risorse scarse e la loro forte ricerca del risparmio.
Possiamo ritrovare quest’ultima caratteristica in un altro viaggio che ha tratto ispirazione dal Grand Tour e che, ad oggi, possiamo anch’esso considerare alle origini del backpacking: l’hippie trail.
L’hippie trail era il viaggio che veniva intrapreso dagli hippies negli anni ’60-’70, con partenza in Europa e arrivo nel Sud dell’Asia, in particolare in India e Nepal, con la principale motivazione di stare a lungo lontano da casa viaggiando nel modo più economico possibile. Il viaggio veniva infatti affrontato in autostop o con qualsiasi altro mezzo di trasporto gratuito o a basso costo.
Alcuni backpacker oggi, sentendosi vicini a quello stile di vita, provano a ricreare quei giorni, sebbene con itinerari diversi e modalità più confortevoli.
Terzo tipo di viaggio considerato alla base del backpacking sebbene completamente diverso dai primi due citati è il tramping, ovvero il vagabondaggio alla ricerca di lavoro.
Il tramping nel XIX secolo, periodo in cui ha raggiunto la sua massima espansione, ha acquisito lo status di vera e propria “istituzione professionale”, ciò nonostante viene considerato come una forma di turismo, in quanto consente di conoscere luoghi e culture diversi. Questa caratteristica del viaggio alla ricerca di un impiego accomuna i tramp ai backpacker; questi ultimi, infatti, molto spesso, viaggiano per esigenze lavorative e allo stesso tempo per fare esperienza, visitare e conoscere.
Ma a succedere ai tramp, in ordine cronologico e non solo, e ad essere considerati i diretti predecessori dei backpacker , furono i drifters degli anni ’60-’70.
I drifters furono i primi viaggiatori a vagare da soli per il mondo senza meta, senza itinerario, senza durata prestabilita e con la sola motivazione della ricerca di profonde ed estreme esperienze esistenziali e di reale autenticità in luoghi e persone. In realtà, nonostante i backpacker abbraccino questa visione del viaggio ed imitino lo stile senza itinerari prefissati e con budget limitati, il tipo di esperienze che riescono a raggiungere è lungi dall’avvicinarsi a quelle così estreme ed autentiche raggiunte dai veri drifters, motivo per cui non tutti sono d’accordo con l’affermare la diretta successione drifter-backpacker.