UNI4PISA: il progetto di una biblioteca digitale e di un portale sui beni culturali di città e provincia

Nato nel 1995 dal “New Zealand Digital Library Project” presso la University of Waikato, esso è stato sviluppato e distribuito in collaborazione con l’UNESCO e l’Human Info NGO in Belgio.
In quel periodo in seguito alla messa in rete di una grande quantità di informazioni, si iniziò a capire quanto il mondo editoriale limitasse il diffondersi della cultura, dei risultati dei progetti di ricerca, delle ricerche universitarie e dei laboratori. Questo perché i tempi di attesa per la pubblicazione erano molto lunghi e spesso, considerata la velocità di cambiamento soprattutto nel campo della tecnologia, molti apparivano obsoleti già dopo poco tempo dalla loro formulazione.
A questo si aggiungeva una questione di tipo etico: gli esiti di progetti di ricerca finanziati da soldi pubblici dovrebbero essere consultabili gratuitamente e open-access. Questo non succede quasi mai perché essi vengono monopolizzati e pubblicati da una specifica casa editrice, dopo essere stati valutati da una commissione di altri studiosi e dopo la quale l’autore deve cedere i diritti all’editore.
Lo scopo dei creatori di Greenstone era trovare un modo facile anche per i non professionisti perché queste risorse potessero diventare facilmente accessibili a tutti.
Greenstone è un software open-source sotto le condizioni GNU General Public License.
Gira su tutte le versioni di Windows, Unix e Mac OS-X. L’installazione è semplice e non necessita di nessun tipo di configurazione particolare. Sono state previste due tipi di interfacce: READER e LIBRARIAN. La prima permette agli utenti di accedere direttamente alla biblioteca digitale tramite un browser, l’altra invece è a “java-based graphical user interface” e permette di costruire e gestire la collezione vera e propria.