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Bere l’acqua - Analisi qualitativa e quantitativa degli oggetti e contenitori per l’acqua

Perché si acquista l’acqua in bottiglia?

Quando si parla di acque minerali è ovvio che non ci si riferisce alla semplice acqua potabile, bensì ad acque con proprietà particolari che le rendono uniche e permettono di promuoverle e venderle proprio in virtù della loro specificità.
Il fatto che la scienza non abbia sufficientemente comprovato i pregi salutari dell’acqua non impedisce alla gente di decidere di acquistarla.
Negli ultimi anni le abitudini della popolazione sono cambiate a causa del peggioramento della qualità dell’acqua del rubinetto e si ha oggi un aumentato consumo di acqua minerale, considerata da molti più sicura e buona di sapore.
Quali che siano le cause per cui si sceglie l’acqua imbottigliata, un dato è certo: l’Italia è in testa alla classifica mondiale di acquisto di acqua confezionata con 192 litri pro – capite all’anno (dati del 2009), ed i consumi mondiali sono in aumento.

L’aspetto salutistico dell’acqua nel corso degli anni è diventato sempre più importante: gli elementi legati alla salute e alla dieta hanno avuto fin dall’inizio un ruolo fondamentale nella promozione delle acque minerali naturali.
In primo luogo, in relazione alla dieta, l’acqua è un alimento che possiede caratteristiche peculiari che la rendono adatta a “mantenersi in forma”. In aggiunta ha la particolarità di “non far ingrassare” – ossia di non aggiungere calorie alla dieta – e inoltre, a seconda della sua composizione minerale, può anche essere diuretica e favorire l’eliminazione dei liquidi dal corpo, una qualità che pure conviene all’aspetto dietetico. Un’implicazione diretta al settore della salute è invece sottolineata da tutte le marche di acqua minerale che “possono avere effetti diuretici, favoriscono i processi digestivi o la diuresi”. Appare evidente poi, che il fattore della dieta e della salute diventa per la maggior parte dei marchi, elemento cruciale delle loro campagne pubblicitarie e del loro approccio al consumatore.

Ma c’è un altro aspetto su cui la pubblicità dell’acqua minerale insiste: il concetto di purezza. Per sottolineare tale concetto vengono mostrate sulle etichette e negli spot televisivi montagne, ghiacciai e sorgenti incontaminate. In questo modo si parte dal presupposto che l’acqua delle sorgenti sotterranee e dei luoghi inaccessibili siano lontane dalle fonti di inquinamento, filtrate naturalmente dalle rocce e perciò più pure. Può essere questo uno dei motivi per cui le persone acquistano l’acqua imbottigliata, ma non solo.

Forse ci sono altre ragioni per cui la gente compra la bottiglia d’acqua a prezzi superiori di quello dell’acqua di rubinetto. Si possono fare in proposito, numerose distinzioni di mercato. Innanzitutto l’acqua in bottiglia viene venduta in contenitori di diverse misure. I più piccoli sono chiaramente pensati per una bibita comoda da portare e bere fuori casa. Inoltre l’acqua in bottiglia nei negozi è spesso conservata in frigorifero e venduta, come alternativa ad altre bevande, in contenitori portatili usa-e-getta.
L’aumento delle vendite di questi formati è probabilmente dovuto ad un fenomeno diverso rispetto all’acquisto di contenitori più grandi. Di questi tempi le fontane pubbliche sono piuttosto rare e a volte guardate con sospetto, e la bottiglietta, di cui si conosce il contenuto è comoda e pratica da portare con sé. Questo spiega la propensione all’acquisto dei piccoli formati, ma certamente non rende comprensibile perché la gente compri le bottiglie grandi da portare a casa.

Le motivazioni per cui molti decidono di comprare l’acqua in bottiglia sono sostanzialmente due: molti temono qualcosa di dannoso per la salute nell’acqua del rubinetto, per la paura dell’inefficacia del processo di purificazione, o perché temono che esso non rimuova tutte le impurità presenti; altri affermano di preferire l’acqua in bottiglia per ragioni edonistiche, di fatto credendo alle capacità curative o preventive dell’acqua in bottiglia, oppure più semplicemente dicono di prediligerla per il sapore migliore rispetto all’acqua del rubinetto.

Questi dati sono confermati da un sondaggio condotto in Francia nel 2000, dove in 10 anni il consumo medio di acqua imbottigliata è aumentato del 30% e i consumi pro – capite sono a ridosso di quelli italiani con 142 litri annui.
Sempre secondo questa indagine, nove francesi su dieci consumano acqua minerale o sorgiva; il 36% rifiuta di consumare l’acqua del rubinetto, di cui il 41% a causa del cattivo sapore e l’altro 19% per un’irrazionale paura di prendere malattie.
Coloro che non si fidano del processo di purificazione, temono principalmente i disinfettanti chimici utilizzati, visto che nel processo di filtrazione non sembra esservi nulla di pericoloso. Durante la disinfezione non sono mai stati riscontrati rischi associati all’ozono o al trattamento con luce ultravioletta, ma il cloro può reagire con alcuni componenti organici e produrre tracce di “sottoprodotti della disinfezione” tossici (disinfection by-products, DBP). Ciò nonostante è stato dimostrato che i rischi associati a questi DBP sono minimi, e trascurabili se paragonati ai rischi delle malattie propagate dall’acqua se non disinfettata, come il tifo, la dissenteria o il colera, efficacemente combattute dal cloro.

Le persone che affermano semplicemente di preferire l’acqua in bottiglia si riferiscono principalmente al gusto.
Comunque non c’è uniformità nel sapore dell’acqua di rubinetto, come non vi è in quella imbottigliata. In particolare però, va tenuto conto del sapore peculiare di alcune marche d’acqua, che i consumatori possono apprezzare rispetto ad altre acque, e che molti preferiscono le varietà gassate, pratiche nelle confezioni in bottiglia. Infine restano coloro che dicono di prediligere l’acqua minerale perché convinti dei benefici salutari dei minerali in esse contenute. I minerali disciolti nell’acqua, quali il magnesio, il calcio e il sodio, sono facilmente assorbiti dal tratto gastrointestinale.
Ma bisogna anche dire che alcune acque aumentano inutilmente l’apporto di sodio, fino ad un livello che può diventare dannoso per la salute. Il giovamento per la salute può essere la ragione per cui molte persone si abituano al sapore di un’acqua con caratteristiche organolettiche particolari.
In conclusione però, come scrive Teti: “Una persona con una posizione di rilievo nel commercio al dettaglio – di cui non fa il nome – ritiene che le preferenze siano dettate dalla moda. La gente che viaggia e mangia fuori casa si abitua ad ordinare acqua in bottiglia. Alla «preferenza» per queste acque associa l’idea di qualcosa di chic, e la scelta diventa parte della vita di tutti i giorni.”

Questo brano è tratto dalla tesi:

Bere l’acqua - Analisi qualitativa e quantitativa degli oggetti e contenitori per l’acqua

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Piroddi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Politecnico di Torino
  Facoltà: Architettura
  Corso: Disegno industriale
  Relatore: Cristina Allione
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 295

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