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La Green Economy e la produzione dei rifiuti, analisi della sostenibilità del sistema paese

Possibili ostacoli alla realizzazione della green economy

Una delle grandi barriere in cui ci si imbatte nel tentativo di raggiungere un’economia circolare cha valorizzi gli RSU è senza dubbio la limitata capacità finanziarie per far fronte alla crescente domanda di servizi specializzati ed altamente ingegnerizzati, in conseguenza della rapida urbanizzazione di molti territori. Nei paesi del G8, la qualità del servizio tende ad essere migliore, con un tasso più elevato di raccolta degli RSU, ciò è dovuto al fatto che il settore è meglio finanziato e dotato di adeguate capacità regolamentari ed istituzionali oltre alla grande sensibilità ambientale delle comunità. In questi paesi, la tendenza è generalmente quella di migliorare l'efficienza del sistema degli RSU per progredire a livelli sempre più sostenibili sia sotto il profilo/prospettiva finanziario che ambientale.

Negli anni recenti, l'attenzione si è concentrata sui limiti degli investimenti nella gestione dei rifiuti e sull'identificazione di mezzi più efficaci di trasferimento tecnologico. Le principali barriere all'interno dei paesi che incidono sulla sostenibilità o ecologizzazione del settore degli RSU sono:

• Finanziamento limitato: lo sviluppo di un'infrastruttura di base per la raccolta e il trattamento degli RSU può essere estremamente costoso. Spesso, anche le regioni in cui la mancanza di una corretta gestione dei rifiuti si fa sentire sono tra le più povere ed in rapida crescita. I governi locali non riescono a generare gli investimenti richiesti e la disponibilità di finanziamenti privati per questo tipo di progetti può essere limitata, in particolare se il settore pubblico non viene considerato affidabile e meritevole di credito. Allo stesso tempo, il riciclo degli RSU è sotto finanziato nella maggior parte di questi paesi, nonostante gli stessi spendano circa 1,5 miliardi di dollari l'anno per la gestione degli RSU ed in prospettiva dovrebbero raggiungere i 7,7 miliardi di dollari entro il 2025, generando un deficit annuale globale di almeno 40 miliardi di dollari USA, quindi le previsioni dimostrano che i budget per la gestione degli RSU dovranno triplicare, almeno nei prossimi 20 anni. Nonostante ciò si continua a finanziare ancora unicamente la gestione dei servizi degli RSU, piuttosto che per gli investimenti per generare filiere industriali ed impiantistiche che producano eco-distretti;

• Capacità istituzionali limitate: i sistemi di gestione dei rifiuti richiedono quadri istituzionali ben sviluppati per garantire che i rifiuti vengano raccolti come previsto, che gli impianti di smaltimento e trattamento siano gestiti e mantenuti in modo efficace e che vengano generati profitti;

• Complessità giurisdizionale: un'efficace gestione dei rifiuti coinvolge diversi livelli di governo (locale, statale o provinciale e nazionale), nonché diversi dipartimenti all'interno di una giurisdizione. Priorità contrastanti e concorrenti possono impedire lo sviluppo e l'implementazione efficienti dei sistemi;

• Necessità di un coinvolgimento della comunità: in definitiva, il successo di un sistema di gestione dei rifiuti dipende dalla volontà del pubblico di utilizzarlo. Le revisioni dei progetti di gestione degli scarti hanno indicato che la sostenibilità e le prestazioni migliorano nella misura in cui gli utenti finali sono coinvolti nella progettazione e nel finanziamento del progetto. Il partenariato pubblico-privato è il miglior approccio per infondere capitale del settore privato. I quadri normativi deboli e le scarse capacità istituzionali scoraggiano gli investitori del settore privato. Inoltre, la natura ampiamente informale del settore in molte parti del mondo mina gran parte del lavoro per stabilire sistemi di gestione dei rifiuti sicuri e moderni. Chiaramente, il settore non è regolamentato soprattutto nei paesi in via di sviluppo. I progetti di mitigazione ambientale, possono essere integrati con successo nella gestione dei rifiuti, purché siano in grado di soddisfare le esigenze e le priorità degli utenti finali, dei responsabili delle decisioni e degli investitori. Tuttavia, possono affrontare ulteriori ostacoli, tra cui: (i) mancanza di familiarità con le tecnologie per ridurre la generazione di metano o catturare le emissioni di metano associate alla gestione dei rifiuti, (ii) riluttanza o incapacità di impegnare ulteriori risorse umane o finanziarie per indagare e affrontare le implicazioni climatiche dei progetti di gestione dei rifiuti e (iii) ulteriore complessità istituzionale quando nuovi gruppi, che rappresentano la produzione di energia o il marketing dei sottoprodotti, vengono incorporati nel progetto.

Al fine di superare queste barriere, la Banca Mondiale ha attualmente oltre 150 progetti (attivi o in fase di sviluppo) con società di gestione dei rifiuti che prevedono investimenti complessivi di 3,5 miliardi di dollari per ridurre al minimo i gas serra nel settore. I progetti di gestione dei rifiuti coprono tutto lo spettro del campo dei rifiuti solidi: apparecchiature di raccolta, stazioni di trasferimento e progettazione/costruzione di discariche. Ciò può aiutare i paesi in via di sviluppo a superare gli ostacoli e promuovere la trasformazione del settore. Le banche tramite i loro Fondi hanno acquistato oltre 1 miliardo di dollari di crediti in certificati verdi utili per la riduzione delle emissioni provenienti da progetti per migliorare la gestione degli RSU. Nonostante questo significativo portafoglio, l'attuale deficit globale annuo di oltre 40 miliardi di dollari per la mancata gestione degli RSU richiede alla Banca mondiale di riconsiderare il suo approccio al settore e di sfruttare strumenti e partenariati innovativi per aumentare il proprio impatto sulla sostenibilità della gestione degli RSU.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Green Economy e la produzione dei rifiuti, analisi della sostenibilità del sistema paese

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Informazioni tesi

  Autore: Angelo Bruscino
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2019-20
  Università: Università Telematica Unitelma La Sapienza di Roma
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze dell'economia
  Relatore: Pasquale Sarnacchiaro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 144

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