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Il principio di Laicità nella Simbologia Religiosa

Principio di laicità e simbologia religiosa

La questione della costituzionalità della disciplina normativa sull'affissione del crocefisso nelle aule scolastiche mette alla prova la concezione della laicità come fattiva cooperazione dello Stato nella soddisfazione dei bisogni religiosi dei credenti delle diverse confessioni, proprio in quanto, prescrivendo la presenza in edifici pubblici del simbolo di una sola confessione religiosa, tale disciplina determinerebbe una posizione di favore incompatibile non soltanto con la neutralità quanto piuttosto con la stessa imparzialità dello Stato nei confronti delle confessioni religiose.
In concreto la vicenda si è presentata in termini intricati sia a causa della normativa risalente ad epoca pre costituzionale, sia a causa dei modi con cui la rimozione del crocefisso è stata richiesta, che hanno finito per farla avvertire da un largo strato della popolazione come una sorta di aggressione ai suoi valori e riferimenti religiosi tradizionali.
La decisione dello Stato di depurare o meno dei riferimenti simbolici, religiosi o di altra natura, i luoghi ove si svolge la vita pubblica non può non formarsi sulla base della sua storia e delle concrete condizioni sociali nelle quali si svolge la vita dell'ordinamento.

Non sembra che la costituzione vieti alle pubbliche istituzioni di avvalersi di un linguaggio simbolico, il problema di conformità costituzionale riguardando piuttosto i contenuti del simbolo. Il carattere necessariamente unitario del simbolo indica però l'importanza attuale che la collettività deve annettere ad esso per giustificare e sostenere la sua esposizione, non soltanto in quanto simbolo religioso, ma anche come portatore di significati cui si annette valore preminente, tanto sotto il profilo del messaggio ideale che esso esprime, quanto sotto il profilo del riconoscimento dell'apporto della relativa fede nell'edificazione della vita pubblica.
Il carattere religioso del simbolo, inoltre, rimandando per sua natura ai principi della libertà religiosa e del pluralismo confessionale, non può pregiudizialmente ostare a pena di una dichiarata rinuncia al principio della laicità all'esposizione di simboli d'altre fedi religiose o d'altre convinzioni ideali o filosofiche, qualora queste abbiano saputo dimostrare, nel tempo, una pari fecondità d'apporti ed una pari espressione di valori significativi per la vita della Nazione, a partire da quelli accolti e protetti nella sua legge fondamentale.

Così intesa, la previsione dell'esposizione del crocifisso in pubblici locali, pur se forse contrastante con una nozione della laicità intesa come rigorosa neutralità dello Stato verso le fedi, non contrasta necessariamente con la diversa concezione della laicità che non preclude il riconoscimento del valore e del rilievo del fenomeno religioso nella sfera pubblica, ferma restando la necessità di verificare il valore attuale che la collettività annette ai significati espressi nel suo complesso dal simbolo, nonché l'inesistenza di una pregiudiziale chiusura verso simboli significativi di altri apporti rilevanti e avvertiti come comuni in ragione del relativo contenuto.

Stabilire che la costituzione non impedisce, in questi termini, l'esposizione di un simbolo religioso in locali pubblici, significa consentire che le relative, delicate e significative valutazioni siano riversate in decisioni discrezionali degli organi esponenziali della comunità, adottate sulla base del terreno comune alle diverse concezioni della laicità che si sono raffrontate, terreno comune che pare esistente sia sul versante del riconoscimento fondante del pari valore e della pari dignità di ciascun individuo quali che siano le sue opzioni dì senso sulla vita, sia sul versante del riconoscimento della attitudine della comunilà organizzata a Stato a determinarsi in autonomia nella scelta dei propri riferimenti di vita. Secondo la migliore dottrina il sistema di rapporti tra Stati e religioni... appare oggi sottoposto a crescenti tensioni che minacciano di spezzarne l'equilibrio... La secolarizzazione delle scelte private non va più di pari passo con la laicizzazione delle istituzioni pubbliche: l'una procede senza rallentare, l'altra mostra qualche battuta d'arresto ...
La valenza culturale e identitaria del simbolo prevale sul suo significato di fede e consente pertanto di coagulare, attorno alla difesa di un simbolo cristiano, consensi molto più ampi di quelli che corrispondono al numero dei credenti o dei praticanti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il principio di Laicità nella Simbologia Religiosa

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Informazioni tesi

  Autore: Gerardo Marco Bencivenga
  Tipo: Laurea vecchio ordinamento (pre riforma del 1999)
  Anno: 2002-03
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Maria Cristina Folliero
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 107

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