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Security protocol cheque

QR Code

Il codice bidimensionale QR Code (Quick Response code) "codice di risposta rapida", nato con l'obiettivo di permettere una rapida decodifica del suo contenuto, è stato sviluppato nel 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave, una controllata della società Toyota, allo scopo di monitorare i pezzi delle auto durante le fasi di lavorazione.

È una matrice di righe e colonne composta da moduli, ovvero da pixel, nelle figure sono i quadratini, che tipicamente possono assumere il valore 1 (colore nero) e il valore 0 (colore bianco), pur avendo la possibilità di invertire i colori.

Nel 1999 la Denso Wave, ha conservato i diritti di brevetto, ma ha rilasciato l'uso del codice QR con licenza libera. Il primo settembre 2006 è stato approvato un nuovo standard ISO (ISO/IEC 18004:2006).

La dimensione, meglio definita con il termine di "versione", varia dalla più piccola 21x21 pixels (versione 1), a quella più grande 177x177 (versione 40).

In termini di capacità di archiviazione dei dati, si passa da 41 numeri o 25 caratteri alfanumerici della versione 1, a 7089 numeri o 2699 caratteri alfanumerici della versione 40, per la codifica a 8 bit i valori sono compresi tra 7 e 2953.

I QR Code hanno la possibilità di definire il livello di correzione dell'errore.
Quando attraverso un'applicazione come quella sviluppata nel SPC, si codifica un testo, esiste l'opzione di creare una ridondanza di dati che aiuteranno la lettura del simbolo nel caso in cui una parte di questo sia rovinato o cancellato. Ci sono quattro livelli di correzione: L (lowest) permette la decodifica nel caso in cui il 7% del suo contenuto sia danneggiato. M (medium) la percentuale aumenta al 15%, Q (quality) 25%, e H (highest) 30%.

L'output del QR Code dipende quindi da tre fattori: la versione, il livello di correzione dell'errore e il tipo di dato da decodificare. Quest'ultimo ha tre possibilità: numerico, alfanumerico, binario. Vi sono alcuni software di generazione di QR Code che permettono una quarta tipologia, il Kanji, ovvero i caratteri di origine cinese usati nella scrittura giapponese. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Security protocol cheque

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Informazioni tesi

  Autore: Paolo Andrea Sala
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze dell'informazione
  Corso: Sicurezza dei sistemi e delle reti
  Relatore: Ernesto Damiani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 68

FAQ

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