Skip to content

Neurofenomenologia: il fenomeno del neurone

Radical Embidiment: una cognizione...biologica?

"Il comportamento (funzione) dipende dall'organizzazione anatomica (struttura) del sistema vivente, quindi anatomia e condotta non possono legittimamente essere separate e l'evoluzione del comportamento è l'evoluzione dell'anatomia e viceversa: l'anatomia fornisce la base per il comportamento e quindi per la sua variabilità; il comportamento fornisce il terreno per l'azione della selezione naturale e quindi per le trasformazioni anatomiche storiche dell'organismo".

Il legame che tiene insieme la struttura alla funzione che la caratterizza e viceversa è qui spiegato dagli autori come un laccio invisibile, ma enormemente sicuro, resistente, in termini metaforici. In termini più conformi, nel descrivere la struttura –l'organismo-e la funzione che l'accompagna –comportamento, cognizione-gli autori non mettono in atto distinzione alcuna. Le loro parole sembrano piuttosto raccontare, in termini non duali, qualcosa di natura essenzialmente diversa da ciò che sarebbe il profilo di una e dell'altra cosa prese a sé.
Mi accingo ora all'approfondimento di tale questione, a partire da come Maturana e Varela elaborano il radical embodiment per poi inquadrare il problema all'interno delle neuroscienze cognitive, dalla prospettiva di Gallese. Non derivando il comportamento nomologicamente dalla presenza del sistema nervoso, il rapporto tra i due deve essere decifrato a partire dalla componente minima dell'azione, che è il movimento. E' possibile stabilire così una correlazione ricorrente -o invariante-fra un'area sensoriale perturbata dell'organismo e un'area motoria capace di produrre spostamento, mantenendo l'insieme di relazioni interne invariato e coerente alla produzione dell'autopoiesi dell'essere vivente. Negli esseri viventi capaci di motilità il comportamento è delimitato dai diversi modi in cui le componenti sensoriali e motorie entrano dinamicamente in relazione tra loro. Tale relazione avviene, nel sistema nervoso, grazie alla rete di neuroni che lo caratterizza; i prolungamenti di queste cellule collegano, infatti, aree di altre cellule del sistema topograficamente lontane. Il ganglio cefalico –l'ammasso di neuroni che caratterizza i primati dalle altre specie per la sua ipertrofia, dando forma al cervello-sostiene il collegamento tramite interneuroni e grazie a diversi cicli di interazione permette lo smistamento delle variazioni di potenziale elettrico (che percorre le cellule neuronali) caratterizzante la risposta allo stimolo. Quest'architettura nel sistema nervoso è universale, e cambia nelle specie solo in rapporto alla complessità dell'organizzazione della rete di correlazioni senso-motorie. E' possibile, quindi, inferire che il sistema nervoso non inventa il comportamento, bensì lo amplia, supportato dalla sua impressionante plasticità.
In questo modo è possibile fare della stessa cognizione una capacità di distinzione all'interno della natura agente dell'organismo: " […] ogni conoscenza dell'organismo è azione, mediante correlazioni senso-effettrici, nei domini di accoppiamento strutturale in cui si trova".

Il processo del pensiero quale diretta estensione della cognizione troverebbe appoggio allora nell'azione fisica -"incarnata"-dell'organismo: "in un sistema nervoso determinato dagli stati che lo caratterizzano, il processo neurofisiologico, che consiste nel suo interagire con alcuni suoi propri stati interni come se questi fossero entità indipendenti, corrisponde a ciò che noi chiamiamo pensiero".
La cognizione quindi è intesa come l'effettivo agire dell'organismo nel dominio delle interazioni con l'ambiente, permettendone il sostentamento. Ne consegue che il cervello quale fruitore e manipolatore di informazioni ambientali non può che rimanere metafora di un agire-in-atto ben più sfuggente: esso, infatti, lavora in chiusura operativa e governa la situazione determinando quali configurazioni ambientali sono
perturbazioni e quali cambiamenti inducono nell'organismo, determinando, agli occhi di un osservatore, l'apparente apprendimento. La manipolazione delle informazione e il conseguente apprendimento allora sarebbero mero frutto dell'approccio descrittivo/discriminativo messo in atto dall'osservatore, e non dall'agire proprio dell'organismo in questione: "Per il funzionamento del sistema nervoso c'è solo una
continua deriva strutturale che segue la via lungo la quale, in ogni momento, viene conservato l'accoppiamento strutturale –adattamento-dell'organismo con il suo ambiente di interazione".

Non esiste conoscenza decontestualizzata o de-localizzata: la si determina come tale, invece, ogni volta che si osserva un comportamento efficace o adeguato in un certo contesto, cioè in un dominio definito con una domanda –esplicita o meno-formulata dall'osservatore in quanto tale. Il processo di conoscenza come apprendimento caratterizzato dal prodursi di certi out-put in relazione a determinati input è perciò soltanto riferibile.
La necessità dell'azione è, quindi, di "transitivizzare" nel mondo fisico le dinamiche cognitive appartenenti all'esperienza mentale del pensiero (a sua volta determinato dall'azione sull'ambiente e dal "rispondere" di questo).

La cognizione così intesa rende superflua la distinzione dicotomina tra interno e esterno: non coincide né con un atto di rappresentazione né di espressione, ma con un'azione "incorpata" o "incarnata", dipendente cioè da un corpo dotato di diverse capacità senso-motorie, relative a un contesto biologico, psicologico e culturale.
La stessa identità derivante dall'essere cognitivo, ossia il sé cognitivo, coincide, negli autori, con la sua implementazione, formando un blocco unico tra la storia e l'azione che lo caratterizzano. In questo consiste l'embodiment, ossia in una mente essenzialmente incorpata nel sostrato organico del corpo vivo (Leib in Husserl). La sensibilità, l'intenzionalità e la volontà proprie della coscienza vissuta in prima persona trovano nella carne più che un fondamento logico –dotato di significativo potere causale'un'identità frutto dell' imprescindibile unità fra le due cose.
L'azione incorpata non è riducibile né a un evento meccanico quale semplice correlazione comportamentale stimolo-risposta, né a un processo rappresentazionale di elaborazione delle informazioni (secondo la teoria rappresentazional-computazionale della mente: input -> elaborazione rappresentativa-> output). Si tratta di un atto intenzionale caratterizzato da un'attribuzione di significato e una motivazione esperita che rendono impossibile una formale deduzione a priori di alcune leggi della coscienza che non tengano conto della profondità cognitiva propria del corpo vivo. La coscienza ha per dominio l'essere-in-atto del processo vivente e le sue componenti sono organicamente correlate e coordinate attraverso una forma di "sintesi associativa"60 inclusiva degli aspetti meccanici e deterministici, ma non riducibile ad essi presi singolarmente. Allo stesso modo le parti del corpo vivente sono correlate e coordinate nell'azione: la coscienza rimane costitutivamente incorpata, radicata nel sostrato fisico, in modo però pre-categoriale e pre-concettuale. Prima di tutto, dunque, la coscienza risulta dal suo essere situata nell'avvenire di un corpo fisico, istante dopo istante: le caratteristiche qualitative e materiali contingenti dell'essere carnale pertanto non sono una semplice componente accidentale, ma costituiscono l'essenziale struttura coscienziale, il supporto concreto capace di istanziare le funzioni psichiche. Il vissuto esperienziale in quanto tale non può essere disgiunto dall'organismo quale organismo vivente biologico, motivo per cui il "radical embodiment" vuole significare un radicale essere situati nel corpo e nella sua relazione con l'ambiente. L'esigenza della situatità negli autori vuole, ancora una volta, porre fine ad ogni distinzione duale: corpo e mente rimangono indissolubilmente intrecciati come ambiti reciproci di sensazioni sentite e agite, co-fattori producenti la stessa esperienza cosciente e qualificante, nel "non-luogo della co-determinazione di interno ed esterno". La mente cosciente, in questo senso, co-emerge da cicli di relazioni tra cervello e corpo, in modo circolare e reciproco. In Varela, l'in-corporamento non è riduzionismo biologico, bensì una fenomenologia descrittiva e vivente.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Neurofenomenologia: il fenomeno del neurone

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Stefano Poletti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Anna Fabriziani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 61

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

fenomenologia
francisco varela
ontologia
epistemologia
coscienza
autopoiesi
cognizione
mente cervello
neurofenomenologia
meditazione
enaction
esperienza in prima persona
situatedness
mindfulness
embodiement
escher
gallese
humberto maturana
associazione asia
franco bertossa
bodily self
nagarjuna
eteropoiesi
teleonomia

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi