Skip to content

Le Giornate del Cinema Muto: l'evoluzione istituzionale di una esperienza culturale

Sacile: gradevole parentesi

Tra il 1999 e il 2000, a seguito della scelta di demolire e ricostruire un nuovo Teatro Verdi nel cuore di Pordenone, sede storica delle Giornate del Cinema Muto, si erano confrontate due correnti. Chi riteneva fosse necessaria una radicale modifica e chi sosteneva potesse essere ristrutturato il teatro, poiché la struttura aveva una capienza di 1300 posti a sedere circa e le Giornate raccoglievano centinaia di critici provenienti da tutto il mondo. Inoltre questo locale era rimasto uno dei "grandi cinema-teatro" esistenti, in un'epoca di multisala, quindi risultava difficile trovare un cinema così spazioso in giro per il mondo.
I lavori per la ricostruzione del Nuovo Verdi non furono brevi, essendosi protratti fino al 2007. Detta circostanza rappresentò un grosso problema per le Giornate del Cinema Muto: necessario reperire un nuovo spazio adeguato al festival per evitare di sopprimere l'evento. La città di Sacile è stata lieta di accoglierlo e presentarlo per tutti quegli anni. Naturalmente c'era una certa preoccupazione per il trasferimento dell'evento, da un luogo che aveva stabilito un suo equilibrio di logistica, con tutta una serie di beni e servizi di supporto e complementari alle attività della manifestazione, come i trasporti, la ristorazione, gli alloggi, i servizi sanitari e di emergenza, i finanziamenti, garantiti dalla partecipazione dei soggetti pubblici coinvolti, che oltre a regolare e controllare il fenomeno turistico, hanno avuto il compito di incentivarlo e di indirizzarlo verso forme sostenibili.
La città di Sacile si è dimostrata all'altezza, mettendo a disposizione tutto ciò che aveva per favorire il festival e questo è stato fondamentale. Infatti molti critici ancora ricordano con nostalgia l'atmosfera e la bellezza di quel luogo.
"Ha significato che un signore si è trovato ad indossare degli abiti più stretti, nel senso che un festival di medie dimensioni considerato tra le 50 manifestazioni cinematografiche da salvaguardare, dice Writing, si trasferiva in un teatro di una piccola cittadina che non aveva la stessa capacità di accoglienza (un solo albergo, una sola sala con 700 posti … ) …. e pensare di avere 1300 invitati, dovendo offrire la possibilità di far vedere le proiezioni anche alla gente … la soluzione era: si raddoppia, anziché una settimana se ne fanno due riproponendo le pellicole" [Fonte: Andrea Crozzoli, Intervista 1 aprile 2010].
Nel 2007 le Giornate del muto ritornano a Pordenone in un Teatro Verdi nuovissimo, che occupa, con la sua bianca imponenza lo spazio del vecchio, dove le Giornate erano cresciute e diventate uno dei festival più belli del mondo, come dicono gli studiosi e gli addetti ai lavori. La parentesi, durata otto anni, di trasferta nella vicina Sacile, ha rappresentato un momento particolarmente felice per la manifestazione, che è stata accolta da una comunità molto attenta e generosa in un ambiente molto rilassante. Infatti si è anche parlato di miracolo di Sacile, per aver saputo competere egregiamente con la più grande e attrezzata città di Pordenone.
Il legame con Sacile, che ha ospitato le giornate del cinema muto dal 1999 al 2006, non si interrompe con il rientro della manifestazione a Pordenone. Infatti si è rinnovato anche quest'anno nella particolare edizione trentennale, che ha proprio reso omaggio alla cittadina di Sacile con la replica di The Circus (1928) di Charlie Chaplin, capolavoro della storia del cinema e punta di diamante del programma 2011, accompagnato dall'orchestra San Marco di Pordenone e proposto con una partitura composta dallo stesso Chaplin, scritta nel 1968. […]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le Giornate del Cinema Muto: l'evoluzione istituzionale di una esperienza culturale

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Daniela Colautti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Udine
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze dei beni culturali
  Relatore: Francesco Crisci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

cinema
cinema muto

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi