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Analisi di metodologie basate su informazioni di contesto per la gestione di chiamate di emergenza su IMS

Scenari applicativi

Come si è accennato in precedenza, la prima fase del progetto consisteva nello studio degli scenari applicativi, ovvero nella stesura di descrizioni di situazioni reali all’interno delle quali sarebbe stato necessario effettuare interventi d’emergenza.
Dalla descrizione minuziosa delle operazioni di soccorso da compiere per agire nel modo più efficiente possibile vengono estratti i dettagli che serviranno a stabilire le caratteristiche tecniche che il sistema di comunicazione dovrà possedere per costituire effettivamente un apparato che migliori la funzionalità dell’intervento.
Nello specifico, all’interno del progetto PICO sono state considerate tre entità adibite alla gestione della pubblica sicurezza: vigili del fuoco (internazionalmente conosciuti come Fire Fighter, e quindi denominati FF nella documentazione del progetto), forze di polizia (Law Enforcement, LE) e operatori di servizi di emergenza medica (Emergency Medical Services, EMS).
E’ necessario tenere presente alcuni aspetti fondamentali per il funzionamento efficiente della piattaforma di comunicazione: velocità di connessione, interoperabilità, funzionalità, sicurezza delle operazioni, fornendo larga banda per permettere il trasferimento di contenuti multimediali.
Prima di spiegare con maggiori dettagli gli scenari applicativi considerati, è necessario accennare alle caratteristiche che i dispositivi in uso dovrebbero possedere, per poter fare una stima realistica delle applicazioni implementabili.
I dispositivi devono avere diverse interfacce per adattarsi all’utente che li sta impiegando e per interagire con i sistemi di comunicazione già esistenti, e devono essere resistenti alle condizioni ambientali, spesso ostiche, all’interno delle quali verranno usati. Oltre all’uso di questi particolari apparati, si può ipotizzare la presenza sul luogo dell’emergenza di diversi sensori, il cui compito potrebbe essere il rilevamento delle condizioni atmosferiche, il monitoraggio di zone a rischio,la misurazione dei parametri vitali dei soccorritori, e così via. Tutti i dispositivi in uso, comunque, devono essere in grado di interfacciarsi con la piattaforma NGN che si intende implementare.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Analisi di metodologie basate su informazioni di contesto per la gestione di chiamate di emergenza su IMS

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Franchi
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Politecnico di Milano
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria delle Telecomunicazioni
  Relatore: Antonio Capone
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 105

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