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L'erotismo al femminile: Histoire d'O ed Emmanuelle

Scrittura al femminile: dalla ricerca di una identità all’affermazione di un erotismo al femminile

“Les premières traces connues d’un savoir érotique sont attribuées à des femmes qui le détiennent et le transmettent. […] Le modèle pédagogique des Anciens, soit l’entretien entre femmes […], modèle qui sera persistant dans la littérature érotique jusqu’à nos jours.” 

Al fine di tracciare il percorso, sociale e letterario, che le donne hanno affrontato nell’intento di scrivere un proprio “erotismo”, non può non sottolinearsi come, la letteratura erotica femminile abbia origini imprecisate ed uno sviluppo piuttosto tardivo.

La causa va cercata nella natura stessa dell’erotismo femminile, molto meno cerebrale dell’erotismo maschile: le donne provano sensazioni sessuali più vive o più profonde degli uomini, ma sono meno idonee a trasformarle in idee o immagini.

Se la gestione del discorso erotico appartiene perlopiù all’uomo, l’immaginario erotico così come i suoi codici interni, hanno una loro importanza nella frequentazione delle cortigiane che, sin dall’Antichità, hanno avuto il privilegio di diffondere la buona parola erotica, esercitando una larga influenza sulle rappresentazioni della sessualità e sull’estetica dell’erotismo.

Figura emblema della Belle Epoque, incarnazione del potere erotico femminile, la cortigiana, suscitava il fascino per la sua bellezza e la sua ricchezza. Prostituta di alto rango, stabiliva l’ordine degli amanti fortunati che elargivano somme considerevoli al fine di sedurla e di essere ricevuti nella sua alcova. Raffinata e di cultura, intrattiene con dolci conversazioni i saloni dell’epoca, diffondendo i criteri di bellezza e di modi e raccontando le licenziose relazioni.
“On peut tout dire, il faut le dire décemment. Parce que, sinon, c’est gênant, c’est grossier, c’est vulgaire.” All’inizio degli anni ’20, un nuovo comportamento femminile prende forma, attraverso la figura di giovani ragazze dai capelli corti che Victor Margueritte cristallizza sotto l’archetipo romanzesco della "garçonne”.

All’immagine ideale della donna di casa, la garçonne afferma la sua libertà sessuale e la sua volontà di conquista in ogni campo; soprattutto rivendica una sua indipendenza economica. Mettendo in scena le varie esperienze della sua eroina, dall’alcova con gli amanti alle lupanare e alle “fumiere” d’oppio, l’autore scandalizza tanto giornalisti, uomini politici, romanzieri tradizionali quanto le “femministe” che giudicano pornografico il carattere del romanzo.

Parallelemente alla cristallizzazione letteraria della donna moderna nella “garçonne”, alcune scrittrici spiegano la concreta realtà sessuale. Maryse Choisy riprende in Un mois chez les filles il senso etimologico del termine “pornografia” documentandosi direttamente nei luoghi di prostituzione e adottando, al fine di rappresentare un ritratto tanto fedele quanto possibile, uno stile senza perifrasi:
“Rien ne me dégoûte davantage que les petites saletés exprimées en un style d’Anatole France. J'écris sans hésiter merde, cul, sexe. Ce sont des mots nets, nobles, francs, courageux, des mots qui font images parce que peu usités”.

La scrittura del “genere” oscilla tra la rappresentazione del sessuale e dalla ricerca del piacere dei sensi. Claudine Brecourt-Villars, in “Ecrire d’amour”, cita testi di scrittrici sconosciute che provano l’esistenza di una “erografia” letteraria non riducibile alla rappresentazione dell’atto sessuale. “La littérature érotique, en effet, ne se borne pas exclusivement aux récits de relations strictement sexuelles ou à leur violence possible; elle dégage aussi les formes du désir individuel, montrant que le désir qui est aussi celui du corps dans sa totalité, peut naitre encore de ce qui n’est pas désigné comme directement sexuel.” 

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'erotismo al femminile: Histoire d'O ed Emmanuelle

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Informazioni tesi

  Autore: Tiziana Ramaglia
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e Letterature Straniere
  Relatore: Rita Stajano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 196

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