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Il consumo in Italia e nella Grande Distribuzione Organizzata

Situazione dell’aggregato del consumo in generale relativa all’ultimo decennio con analisi della distribuzione primaria del reddito

I consumi finali costituiscono la domanda complessiva per consumi espressa dalle famiglie residenti, dalle amministrazioni pubbliche e dalle istituzioni sociali private. E’ una domanda di risorse diretta a soddisfare bisogni individuali e collettivi: un primo criterio di classificazione è dunque la natura dei bisogni individuali e collettivi. Al tempo stesso è una domanda variamente finanziata dai tre settori, per cui da una lato è certo che le famiglie spendono solo per soddisfare bisogni individuali e dall’altro è facilmente osservabile che le amministrazioni pubbliche, in misura variabile a seconda dell’ordinamento giuridico e del regime politico prevalente si accollano oltre all’onere richiesto dal soddisfacimento dei bisogni collettivi anche oneri riconducibili alla sfera dei bisogni individuali. Per le istituzioni sociali, che operano al servizio esclusivo delle famiglie, è comodo assumere per convenzione che la loro spesa sia tutta orientata a soddisfare bisogni individuali.
La spesa per consumi finali comprende gli acquisti fatti nel Paese o all’estero dalle famiglie residenti, dalle amministrazioni pubbliche e dalle istituzioni sociali private per soddisfare i bisogni delle persone, delle famiglie e della collettività nel suo insieme.
La spesa per consumi finali delle famiglie riguarda essenzialmente acquisti di beni e servizi classificabili in gruppi omogenei rispetto alle funzioni della vita degli individui: l’alimentazione, l’alloggio, il riscaldamento e l’illuminazione, l’igiene, la salute, i trasporti, la cultura, gli svaghi, ecc. Occorre comprendere, accanto agli acquisti veri e propri, l’autoconsumo di prodotti agricoli e di altri prodotti alimentari, i fitti figurativi delle abitazioni occupate dai proprietari ed il valore dei beni e servizi corrisposti dai datori di lavoro ai loro dipendenti sotto forma di retribuzione in natura. Rientrano allo stesso titolo i servizi prodotti nell’ambito familiare con l’aiuto di terze persone (colf, giardinieri, autisti, ecc.). Figurano nei consumi finali le piccole manutenzioni, come le riparazioni di rubinetti, ecc.
La spesa per consumi finali delle amministrazioni pubbliche comprende due categorie di spesa: a) il valore dei beni e servizi prodotti dalle amministrazioni stesse come produzione non destinabile alla vendita; b) il valore dei beni e dei servizi acquistati sul mercato dalle amministrazioni per essere ceduti alle famiglie, senza alcuna trasformazione, a titolo di prestazioni sociali in natura. Esempi della seconda categoria sono le cure mediche e i medicinali forniti rispettivamente dai medici e dalle farmacie dietro semplice pagamento delle amministrazioni pubbliche.[...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il consumo in Italia e nella Grande Distribuzione Organizzata

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Informazioni tesi

  Autore: Carmelo Angelo Rinaldi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Cesare Piacentino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 161

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Parole chiave

consumo
distribuzione
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g.d.o.
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