Skip to content

Filamento in PET riciclato: produzione, analisi ed utilizzo in stampanti 3D FFF

Situazione globale dei rifiuti plastici, riciclo del PET

La maggior parte delle materie plastiche ad oggi prodotte è ancora derivata dal petrolio, il cui 10% circa del totale estratto viene impiegato per la sua composizione e lavorazione. Dagli anni ‘50 al 2015 la produzione di plastica nel mondo è stata di oltre 7 miliardi di tonnellate, delle quali la metà destinata a manufatti usa e getta come imballaggi e consumabili, mentre le stime conducono a 12 miliardi di tonnellate di rifiuti plastici non riciclati entro il 2050.
L’impatto ambientale è devastante, in particolare in alcune zone del mondo (sud est asiatico) e in alcuni habitat (oceani). Il grande ostacolo al riciclo delle plastiche è l’estrema eterogeneità della categoria, che comporta un’enorme difficoltà nella raccolta e selezione dei diversi gruppi.
Per questo motivo alla fine degli anni ‘80 la U.S. Society of the Plastic Industry fornì l’attuale schema di suddivisione delle plastiche, di cui sei categorie su sette possono tornare nella catena produttiva da cui provengono, mentre i materiali della settima devono essere adoperati come riempitivi, inceneriti o depositati nelle discariche, rendendo le iniziative di smaltimento non sempre economicamente appetibili.

Da circa una ventina d’anni il problema è sempre più sentito dalle istituzioni, trovandosi costrette ad aumentare la raccolta e il riciclaggio di questi rifiuti in modo che non vengano dispersi nell’ambiente.
Meritevoli da questo punto di vista sono le iniziative del COREPLA, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi di Plastica, che in Italia supporta oltre 2500 tra aziende e comuni nello smaltimento
o rivendita di rifiuti plastici: secondo il rapporto 2016 sono state raccolte quasi un milione di tonnellate di plastica (un settimo del consumo italiano), di cui oltre la metà riciclate e più di 300 mila incenerite per il recupero energetico. Attraverso poi la tradizionale raccolta differenziata gestita dai comuni, la percentuale di riciclo di materie plastiche si è attestata nel 2015 attorno al 30% del totale.
Altrettanto significativa e più mirata è l’iniziativa della EPBP, European PET Bottle Platform, che nel 2015 è riuscita a riciclare oltre il 58% di tutto il PET consumato all’interno dell’Unione, di cui 1,8 milioni di tonnellate di sole bottiglie, portando al 11,7% la quantità di PET riciclato che è tornato all’interno dei cicli produttivi.

La raccolta di PET è infatti particolarmente efficace poiché viene adoperato quasi esclusivamente nella produzione di fibre tessili (che difficilmente però trovano possibilità di riciclo), flaconi per liquidi e contenitori per cibi ed è quindi facilmente riconoscibile dagli addetti.
L’operazione di riciclo prevede anzitutto che il PET venga separato dal resto dei rifiuti plastici, o che venga raccolto direttamente a parte: in molti paesi europei infatti sono sempre più diffusi i “ricevitori automatici” nei supermercati, che a fronte di una consegna di bottiglie e flaconi vuoti restituiscono un buono da spendere nel negozio stesso. Con lo medesima formula vengono raccolti anche lattine e vetro, materiali notoriamente più preziosi. A seconda poi dell’utilizzo che si intende fare del materiale riciclato, la procedura di recupero si divide in meccanica e chimica: essendo una resina porosa, il PET tende ad assorbire gli elementi con cui è stato in contatto, rendendo difficile la sua purificazione. Solo la sua scomposizione chimica al monomero di partenza e successiva re-polimerizzazione è in grado di restituire un materiale nuovamente idoneo al contatto con cibi e bevande.
Nel nostro caso sarà invece sufficiente la procedura meccanica, costituita dalla macinatura in piccole scaglie, dal lavaggio, dall’essiccatura e dalla successiva formatura (estrusione, iniezione, ecc.). Il materiale ottenuto in quest’ultimo caso è impuro e meccanicamente meno prestante (inclusioni estranee possono portare inoltre a degradazione prematura), oltre che visivamente poco attraente, ma l’intero processo è più economico e non richiede personale di controllo particolarmente specializzato.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Filamento in PET riciclato: produzione, analisi ed utilizzo in stampanti 3D FFF

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Michele Paini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria meccanica
  Relatore: Massimo Messori
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 38

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

pet
ambiente
riciclo
produzione
plastica
3d
fff
fdm
stampanti
printer

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi