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BioTropic GmbH e il mercato italiano: traduzione del sito aziendale nella strategia di internazionalizzazione

Strategia e procedimenti traduttivi

Tra le principali competenze richieste al traduttore, per affrontare un testo di questo tipo, vi sono quelle linguistiche, come la capacità di analizzare il testo e la conoscenza dei processi teorici di traduzione, e quelle culturali. Possono infine essere molto d'aiuto le conoscenze commerciali, giuridiche e di marketing, specialmente per quanto riguarda le condizioni contrattuali, per comprendere al meglio il significato dei termini tecnici qui impiegati e riportarlo nella lingua di arrivo.

Il processo traduttivo è l’insieme delle operazioni che portano ad un atto creativo che vede la traduzione come forma autonoma. Il testo tradotto si arricchisce di elementi che nella prima lingua non ci sono e per questo avviene una contaminazione semantica (Bertazzoli, 2006). Per “strategia traduttiva” si intende la strategia che il traduttore applica in modo coerente, in funzione dell’intenzione adottata nella traduzione di un dato testo (Delisle, 2002).

La traduzione si era divisa tra predominanza dello skopos, cioè l’effetto che il testo di arrivo ha sui suoi fruitori (Vermeer, 1978), o della fedeltà all’originale. Vi sono infatti due tipi di traduzioni interculturali: quelle orientate al testo di arrivo (in inglese “target oriented”) e quelle orientate al testo di partenza (dette anche “source oriented”). Nel primo caso si considerano le traduzioni come prodotti della lingua di arrivo, che agiscono sull’ambiente culturale della stessa, mantenendo inalterata l’intenzione. Come risultato, la trasposizione degli elementi culturali sarà prioritaria rispetto alla fedele trasposizione linguistica. Nel secondo caso, si mantiene un’impostazione retrospettiva, orientata alla fonte, ovvero la cultura di partenza (Newmark, 1995).

Negli ultimi decenni si è cercato un equilibrio tra queste due posizioni introducendo i concetti di adeguatezza funzionale (Funkionsgerechtheit) e lealtà del traduttore (Loyalität) verso tutti i fattori esterni al testo proposti in precedenza.

In generale, l’adattabilità di un testo alla cultura di arrivo può essere molto varia, per esempio, un testo tecnico come questo è facilmente adattabile, in quanto è rivolto a dei destinatari che condividono una realtà extratestuale precisa con i lettori di TP (Kathler, 2011).

Secondo Kautz la traduzione può essere suddivisa in più fasi (Cinato Kather, 2011), che trovano applicazione in questo specifico progetto. Innanzitutto il testo va letto più volte e si raccomanda di effettuare tre letture diverse: lettura globale, per definire tipo di testo e scopo, lettura intensiva, che individua elementi da trasferire nella lingua di arrivo, e lettura orientata alla traduzione o produttiva, volta a risolvere i nodi problematici della traduzione. Successivamente si può procedere all’analisi del testo di partenza e alla definizione delle strategie traduttive più idonee, come verrà infatti illustrato in seguito.

L’ultima fase dopo la traduzione vera e propria comprende rilettura e rifinitura del testo, che andrebbero effettuate a distanza di un determinato lasso di tempo dal primo momento traduttivo, per poter guardare al testo di arrivo con un certo distacco. A fine stesura è utile ricontrollare non solo grafica e layout, ma occorre accertarsi che vi sia coerenza testuale, che si esprime per esempio a livello dei collegamenti di tipo spaziale e temporale. Infatti ci si deve assicurare che il testo sia dotato di elementi di ripresa tematica, come articoli e pronomi, e che la scelta dei tempi verbali rispetti la consecutio temporum. La coesione invece è relativa al piano del significato e del tema e trova riscontro soprattutto nella correttezza dei nessi causa-effetto. Vanno infine evitati gli errori di ortografia, quelli di distrazione e le ripetizioni. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

BioTropic GmbH e il mercato italiano: traduzione del sito aziendale nella strategia di internazionalizzazione

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Informazioni tesi

  Autore: Elena Veronica Faccioli
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Lingue straniere per la comunicazione internazionale
  Corso: Lingue straniere per la comunicazione internazionale
  Relatore: Rossella Resi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 82

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