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Estrazione automatica di espressioni emotive da volti umani - Automatic Detection of Emotions from Human Faces

Teorie e classificazione delle emozioni

Esistono molteplici teorie sulle emozioni, alcune delle quali sono parziali, nel senso che riguardano uno o due problemi principali, mentre altre sono generali, tentano cioè ad includere tutti i problemi che fanno capo alle emozioni. Diverse ragioni rendono difficile lo studio delle emozioni. Fra di esse vi è il fatto che il linguaggio delle emozioni è complesso e spesso ambiguo; inoltre, le persone sono consapevoli che loro stesse, e probabilmente anche gli altri, mascherano o nascondono i propri sentimenti per vari motivi sociali; il comportamentismo diffidava dei resoconti introspettivi giudicandoli inaffidabili. Va considerato un ulteriore fattore, quando si cerca di capire perché lo studio delle emozioni è così difficile bisogna tener conto delle diverse tradizioni storiche che hanno influenzato direttamente o indirettamente il modo di concepire le emozioni, e questo riguarda tanto lo scienziato che l'uomo della strada. Teorie focalizzate dal punto di vista fisiologico (ipotalamo e sistema libico):
1. Teoria dell’attivazione, il livello ottimale di attivazione emozionale da mantenere, altrimenti se troppo alto o troppo basso si incappa nell’apatia o nelle turbe emotive.
2. Teoria viscerale o periferica di James e Lange (1884). L’evento provoca delle reazioni viscerali e/o neurovegetative la cui percezione da parte del soggetto è alla base dell’esperienza emotiva. L’esperienza emozionale è conseguenza del comportamento emozionale. “Si ha paura perché si scappa”: riconoscimento dell’emozione avviene dopo la risposta fisiologica.
3. Teoria centrale di Cannon (1927). Da ricerche neurobiologiche. “Scappiamo perché abbiamo paura”. Le modificazioni viscerali non sono rilevanti ai fini dell’esperienza emotiva, servono solo a preparare l’organismo ad affrontare la situazione d’emergenza che ha innescato la risposta emozionale.
Teorie che introducono la dimensione psicologica:
1. Teoria cognitivo-attivazionale di Schachter (1964), teoria bifattoriale: componente fisiologica e componente cognitiva. (Tentativo d’integrazione delle teorie di James e di Cannon.) L’emozione è data dalla percezione della sua interpretazione cognitiva. Il tipo di emozione sperimentato dall’individuo è dato dalla percezione dell’attivazione fisiologica (arousal) e dalla sua interpretazione cognitiva attraverso il processo di denominazione lessicale. L’esperienza emozionale si verifica quando una persona è in uno stato di alto arousal ed associa, attribuisce tale stato ad un qualche evento emozionale.
2. Teoria cognitivo-fenomenologica di Lazarus (1980) e Weiner (1984). Posizioni centralistiche. Valutazioni cognitive e attribuzione del significato: la persona è triste o felice a seconda di come interpreta la situazione in cui si trova e a seconda dei significati che attribuisce a tale situazione. Ogni emozione è data da una diversa configurazione di tre componenti: impulso all’azione, reazioni fisiologiche e valutazione cognitiva dello stimolo.
3. Teorie dell’appraisal (valutazione), le emozioni dipendono da come si valutano e interpretano gli stimoli dell’ambiente, dimensione soggettiva dell’emozione legata a fattori disposizionali e stili cognitivi.
4. Teoria di Leventhal e Scherer (1987), modello gerarchico-evolutivo secondo cui l’emozione è una costruzione alla quale concorrono diverse componenti, percettivomotorie e valutative, ordinate gerarchicamente e secondo livelli di articolazione e complessità crescenti con il progredire dello sviluppo.
5. Frijda (1986), le emozioni si configurano come sistemi motivazionali fondamentali.
6. Tomkins (1980) e Mc Clelland (1985), le emozioni si configurano come precursori di sistemi motivazionali complessi.

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Estrazione automatica di espressioni emotive da volti umani - Automatic Detection of Emotions from Human Faces

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Informazioni tesi

  Autore: Giovanni Mandolino
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Politecnico di Bari
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria dell'informazione
  Relatore: Vitoantonio Bevilacqua
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 247

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