Skip to content

Le forme del Tremendo. Per una diabologia in senso estetologico

Tremendo, terribile, terrifico (e orrifico), differenze estetologiche in generale

La differenza maggiore è quella che si dà fra tremendo e terrifico: il tremendo può avere una sua forma purificata, il terrifico mai, è sempre ibrida e per lo più con chiari connotati che rimandano alla sfera della famelicità predatoriale, gli annessi zoomorfi da soli non bastano.

L'essenza del terrifico è il suo lato apertamente e incombentemente distruttivo ed esteticamente presenta per il novanta per cento elementi ferini, zoomorfismi che richiamano la famelicità dei predatori naturali, e per il dieci per cento richiama attributi mortiferi, come avvizzimento della pelle e statuto osseo. In quest'ultimo caso si parla di orrifico, in quanto si ha a che fare visivamente con la consunzione delle parti molli del corpo; mentre il terrifico spesso "scoppia di salute" e respinge per via dell'assalto incarnato che rappresenta, l'orrifico respinge e disgusta, in modo in noi alquanto inscritto, fa parte di una emozione congenita, e perciò soggettivamente diffusa, ma che chiaramente non è universalmente necessitante. È forse interessante notare che la morte ossea non faccia ribrezzo come la morte decomposta, poiché risulta più difficile commisurarsi con la struttura ossea, mentre di solito lo è maggiormente quando i tessuti molli sono presenti.

Spesso il tremendo puro simpliciter lo si ritrova in concomitanza col terribile e col terrifico, lo stesso si verifica ad esempio in quelle rappresentazioni del Diavolo incoronato e in cui per l'appunto si dà l'aspetto d'una sua regalità, dell'avere un suo statuto principiale, il caso studio del diavolone quattrocentesco affrescato nell'oratorio del convento delle oblate di Santa Francesca Romana, nei pressi del Teatro di Marcello a Roma, darà un esempio definitivo.
E il terribile?

Tremendo equivale a terribilissimo – al terribile più la maestosità – ciò pone i due termini su un piano differente, il primo costituisce la categoria principe, il terribile è una categoria perlopiù mezzana.

Il terribile ha dalla parte sua delle pose potenzialmente minacciose, elementi corporei che indicano minaccia velata o disposizione avversa, ad esempio gli occhi sgranati, la posa difensiva per effettuare il contro-attacco, il possesso di armi da battaglia. Più il terribile in generale tende verso all'attualizzazione della sua azione più le sue forme si compenetrano con quelle tipiche del terrifico, mentre più esso è immobile più esso tende verso quell'assoluta inavvicinabilità che come concetto, per Otto, definiva in generale il tremendum, e dunque assumerà maggiormente una sembianza dell'avvertimento accennato. Se vi proiettiamo in queste figurazioni la nostra sottomissione o la nostra paura, il terrifico vorrebbe ingenerare in noi la paura immobilizzante e stordente di un assalto, mentre il terribile vuole ingenerare timore, e un senso di circospezione, bastevolmente.
Se si fa riferimento al lato terribile della divinità se ne parla come di un lato nascosto o addirittura come l'altro suo lato oscuro, mentre il tremendo fa riferimento all'identità nascosta, un'identità incomprensibile e inattingibile direttamente, spesso considerata capace di render folli i mortali.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le forme del Tremendo. Per una diabologia in senso estetologico

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Ruggero Barberi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Filosofia
  Corso: Filosofia teoretica, morale, politica ed estetica
  Relatore: Paolo D'Angelo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 181

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

estetica
fenomenologia
diavolo
jung
rudolf otto
filosofia delle religioni
tremendo
diabologia
enrico castelli
estetologia

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi