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Gli italiani in Francia: integrazione e interculturalità

Un'identità interculturale?

Il migrante si trova in realtà per tutta la sua vita tra due mondi che gli appartengono entrambi: è nato e cresciuto in Italia, acquisendo norme, valori, lingua, usanze, ecc... come identità primaria e poi è emigrato in Francia in cui ha dovuto in qualche modo abbandonare o almeno “ridurre” la sua cultura di origine per integrarsi nel nuovo contesto.
Spesso gli studi psicologici sull’emigrazione/immigrazione parlano di vera e propria ricostruzione identitaria. Noi cercheremo di capire come si evolve l’identità dell’individuo migrante. Precisiamo che qui si tratta ovviamente dell’identità sociale o collettiva e cioè la consapevolezza di appartenere ad una collettività attraverso la condivisione di regole, norme e valori.
Ma esiste un’identità franco-italiana? Si perde la cultura italiana quando si lascia il paese? Una cultura si deve inevitabilmente imporre su un’altra?
[...]
La costruzione o meglio la ricostruzione identitaria dell’individuo migrante è un processo lungo e talvolta molto doloroso. Il problema è che nelle società in cui viviamo, è ancora mal tollerato il fatto di avere una doppia cultura; è un tema abbastanza delicato e affrontato da troppo poco tempo. Infatti l’immigrato il più delle volte viene descritto come “seduto tra due sedie” mentre si potrebbe valorizzare la sua particolare ricchezza culturale, valore aggiunto che lo caratterizza. Il concetto di identità è molto complesso ma riprenderemo la definizione di Vinsonneau che si integra meglio nel nostro contesto : “On peut finalement voir en l’identité l’ensemble des mécanismes par lesquels les individus (ou les groupes) projettent un sens sur leur être, en reliant leur passé, leur présent et leur avenir, les images de leurs actions réelles, celles des actions qui leur sont recommandées et celles par lesquelles ils souhaiteraient se caractériser. En réalisant une telle intégration des contraires, la dynamique identitaire opère comme un processus dialectique permettant à chacun de se rendre semblable à autrui tout en s’en distinguant simultanément. Par l’intégration de l’autre dans le même et par la réalisation du changement dans la continuité, la dynamique identitaire fonctionne comme une constance, d’où résulte le sentiment d’identité.”

Questo brano è tratto dalla tesi:

Gli italiani in Francia: integrazione e interculturalità

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Informazioni tesi

  Autore: Mélanie Gioia
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue straniere per la comunicazione internazionale
  Relatore: Anna Maria Mandich
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 198

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