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La filosofia del vento: da Omero a Miyazaki

Questo lavoro è incentrato sul tema del vento come elemento e contesto attorno al quale ruotano le opere del mangaka e regista Giapponese Miyazaki, grande appassionato di tutto ciò che concerne il volo; a tal proposito, diede al suo studio di animazione il nome del vento che soffia nel deserto del Sahara: studio “Ghibli”. Ma Hayao non è il solo estimatore, molto prima di lui si possono trovare esempi di questo genere all'interno dell'immaginario della Grecia arcaica e principalmente nelle opere di Omero. In quest'ultimo il ruolo del vento è fondamentale per quanto riguarda il viaggio dell'eroe Ulisse che, attraverso diverse difficoltà, viene aiutato ma anche ostacolato da questo fenomeno. Nei manga e lungometraggi miyazakiani, spesso l'eroe si trova nella stessa situazione di Odisseo dove mai nulla è scontato perché dal momento di pace si può passare rapidamente ad un momento catastrofico, in cui gli elementi naturali possono favorire o sfavorire il percorso in atto. Prendendo in questione l'eroina Nausicaä (del film Nausicaä della valle del vento, 1984), i membri del villaggio pregano gli dèi affinché accompagnino ella in battaglia e le infondano il Ki, più comunemente conosciuto come “energia”, per sostenerla durante le prove che l'attendono.
I mondi creati da Miyazaki sono cosparsi di energia, la quale scaturisce da elementi naturali che infondono coraggio agli eroi, spesso in situazioni ai limiti dell'umano; così allo stesso modo accade nell'universo di Omero.
Per entrambi, gli anemoi influenzano i percorsi di quiete e di caos, facendo interagire i protagonisti della storia con tutto ciò che li circonda, quindi, con esseri veri e propri ma anche con limiti e fantasmi del passato.
Il lavoro elaborato è frutto di diverse ricerche bibliografiche ed è suddiviso in tre capitoli, atti a spiegare il ruolo del vento all'interno di diversi scenari. Nel primo, l'anemos viene associato ad entrambi gli autori, tracciando, fin dove è possibile, le motivazioni che hanno spinto entrambi ad utilizzarlo così di frequente all'interno dell'immaginario presente nelle loro opere. Non si tratta di generare a tutti i costi due linee differenti, ma semplicemente constatare ciò che in un certo senso li accomuna e ciò che invece li distanzia. Partendo da questo, quindi collegare in entrambi i casi gli elementi fisici ma anche psichici che compaiono spesso in diverse azioni e situazioni di equilibrio e squilibrio, sia dei personaggi che degli ambienti circostanti.
Nel secondo capitolo, si aprono le tende della simbologia, vista da entrambi in maniera a volte simile e spesso diversa, in quanto nell'artista giapponese viene associata in diversi casi ad un fattore umano, spirituale e di scoperta interiore, mentre nel poeta greco alla divinazione. Nel terzo capitolo, vengono analizzati più nello specifico i protagonisti Ulisse e Nausicaä.
Nel quarto e ultimo capitolo verrà affrontato il tema poetico ed i sentimenti che ne scaturiscono, prendendo come esempio la poesia haiku giapponese, in particolare le opere del poeta Raffaele Pugliese.
Così facendo, il lavoro ha l'obiettivo di generare un microcosmo, prendendo in considerazione, in primis, l'autore Giapponese Miyazaki ed in secondo luogo, le interazioni divine di questo fenomeno, collegandosi ad uno dei testi più importanti di tutta la storia antica, l'Odissea.

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3 Introduzione Questo lavoro è incentrato sul tema del vento come elemento e contesto attorno al quale ruotano le opere del mangaka e regista Giapponese Miyazaki, grande appassionato di tutto ciò che concerne il volo; a tal proposito, diede al suo studio di animazione il nome del vento che soffia nel deserto del Sahara: studio “Ghibli”. Ma Hayao non è il solo estimatore, molto prima di lui si possono trovare esempi di questo genere all’interno dell’immaginario della Grecia arcaica e principalmente nelle opere di Omero. In quest’ultimo il ruolo del vento è fondamentale per quanto riguarda il viaggio dell’eroe Ulisse che, attraverso diverse difficoltà, viene aiutato ma anche ostacolato da questo fenomeno. Nei manga e lungometraggi miyazakiani, spesso l’eroe si trova nella stessa situazione di Odisseo dove mai nulla è scontato perché dal momento di pace si può passare rapidamente ad un momento catastrofico, in cui gli elementi naturali possono favorire o sfavorire il percorso in atto. Prendendo in questione l’eroina Nausicaä (del film Nausicaä della valle del vento, 1984), i membri del villaggio pregano gli dèi affinché accompagnino ella in battaglia e le infondano il Ki, più comunemente conosciuto come “energia”, per sostenerla durante le prove che l’attendono. I mondi creati da Miyazaki sono cosparsi di energia, la quale scaturisce da elementi naturali che infondono coraggio agli eroi, spesso in situazioni ai limiti dell’umano; così allo stesso modo accade nell’universo di Omero. Per entrambi, gli anemoi influenzano i percorsi di quiete e di caos, facendo interagire i protagonisti della storia con tutto ciò che li circonda, quindi, con esseri veri e propri ma anche con limiti e fantasmi del passato. Il lavoro elaborato è frutto di diverse ricerche bibliografiche ed è suddiviso in tre capitoli, atti a spiegare il ruolo del vento all’interno di diversi scenari. Nel primo, l’anemos viene associato ad entrambi gli autori, tracciando, fin dove è possibile, le motivazioni che hanno spinto entrambi ad utilizzarlo così di frequente all’interno dell’immaginario

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Informazioni tesi

  Autore: Valerio Sansone
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi della Calabria
  Facoltà: Comunicazione e DAMS
  Corso: Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
  Relatore: Felice Cimatti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 34

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Parole chiave

filosofia
vento
miyazaki
bachelard

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