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Il Linguaggio nella relazione uomo macchina

La presente ricerca ha come tema lo studio delle interazioni tra uomini e robot per mezzo di AIBO, robot sviluppati dalla Sony. Questa azienda è stata fondata nel 1946 dall'ingegnere Masaru Ibuka e dal fisico Akio Morita, il vecchio nome era Tokio Sushi Kogyo K.K. o Impresa di Ingegneria delle telecomunicazioni di Tokio. Sony è una combinazione della parola latina “sonus” che è la radice delle parole suono e sonico. Nel 1999, è stato creato AIBO, un cane robot capace di vedere, camminare e interagire con l'ambiente, dotato di capacità linguistica per renderlo intelligente. Questo studio è stato condotto dal gruppo di neuroscienza coordinato da Luc Steels, di nazionalità Belga nel laboratorio della Sony a Parigi.

Questa ricerca ci fornisce molti risultati, AIBO ci ha rivelato, attraverso l'esperimento, che la negoziazione delle parole è parte integrante del processo comunicativo. Questo processo è stato analizzato da diverse discipline, scienze cognitive, nozioni di informatica, linguistica e connessionismo o reti neurali.

AIBO oltre tutto in modo indiretto è anche una parte dell'insieme di oggetti che abbiamo costruito ricordando la ruota, ad esempio, è stato uno dei primi artefatti e il robot che abbiamo avuto il piacere di conoscere un po', può portare chiarimento, esposto in questo modo sulla tesi, sul percorso fatto fin qui, o allora che possono essere stati “forzati” ad alcuni momenti gli scienziati a fare, ad esempio perché lo sviluppo dei prodotti bellici come abbiamo visto sono state alcune delle motivazioni per gli studi scientifici. Sulla spinta della creazione dei robot abbiamo notato la responsabilità della fantascienza, tratta dal risultato di parte dell'immaginario collettivo sul rapporto attuale tra l' uomo e la macchina. Inoltre il rilevamento delle difficoltà delle scienze come ha riferito V. Flusser sul ha fatto che trappole possono oscurare la realtà e portare ad oscuri risultati oltre alle possibili creazioni di false realtà dove troviamo ad esempio il nazismo, dall' ottica del pericolo presentata nella storia del mollusco Vampirotheutis.

A partire dalla descrizione dello studioso G. Bateson spieghiamo le caratteristiche della mente che poi sono le basi per la costruzione che vediamo utilizzata oggi nei prodotti elettronici. Queste possono essere di tipo logico gerarchico, elementi usati anche per la costruzione delle menti artificiali.

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5 INTRODUZIONE La presente ricerca ha come tema lo studio delle interazioni tra uomini e robot per mezzo di AIBO 1 , robot sviluppati dalla Sony. Questa azienda è stata fondata nel 1946 dall‘ ingegnere Masaru Ibuka e dal fisico Akio Morita, il vecchio nome era Tokio Sushi Kogyo K.K. o Impresa di Ingegneria delle telecomunicazioni di Tokio. Sony è una combinazione della parola latina ―sonus‖ che è la radice delle parole suono e sonico. Nel 1999, è stato creato AIBO, un cane robot capace di vedere, camminare e interagire con l‘ambiente, dota di capacità linguistica per render lo intelligente. Questo studio è stato condotto dal gruppo di neuroscienza coordinato da Luc Steels, di nazionalità Belga nel laboratorio della Sony a Parigi. Il tema centrale della ricerca è l‘intersezione tra le discipline della comunicazione e la tecnologia. Nel discorso comunicativo è inevitabile il dibattito sullo sviluppo tecnologico dei mezzi e dei prodotti di comunicazione. In questo quadro troviamo necessario accennare al rapporto tra sviluppo economico e sociale e produzioni tecnologiche delle attività umane. In questo contesto sono di uguale importanza sia le capacità percettive 2 degli individui sia il livello simbolico 3 . Viviamo oggi un momento storico che non sappiamo definire con un nome. Si può considerare l‘era dell‘informazione come l‘espressione che non genera ricchezze, ma ha la caratteristica della diminuzione della distanza tra spazio e tempo. Ci porta a un movimento maggiore nella comunicazione tra tutte le discipline che ne fanno parte. In un approccio strumentale le telecomunicazioni ampliano e accelerano le attività comunicative. Il principale elemento di delimitazione del tema è l‘interazione tra uomini e macchine per mezzo di AIBO, abbiamo inoltre dato rilevanza alle risorse tecnologiche, alle loro potenzialità e alle implicazioni culturali e simboliche. Abbiamo provato a centralizzare la riflessione con opere che caratterizzano, nell‘ambito della pertinenza, l‘intersezione tra comunicazione e tecnologia, privilegiando l‘identificazione di punti d‘articolazione tra le opere selezionate, diversamente se volessimo si potrebbe partire dall‘ingegneria oppure dalle esigenze del mercato. La riflessione sulla comunicazione e sulla tecnologia è permeata dalla polisemia. In tecnologia secondo Lima ―[…] la polisemia della problematica tecnologica si basa sul concetto di tecnica, tecnologia e del rilevamento delle implicazioni filosofiche generate da questi concetti in ―questioni d‘ordine politico, economico e culturale‖. (Lima 2007, p. 7) Per comprendere la comunicazione, secondo Cornu (2004), occorre individuare nel campo delle neuroscienze significati della comunicazione che non riflettono in modo sufficiente le concezioni comuni agli studi delle Teorie della Comunicazione. 1 Il nome AIBO significa amico o compagno in Giapponese. ‗E la combinazione di AI (Intelligenza Artificiale) e BO (robot). 2 Relativo alla percezione, atto o effetto di percepire; facoltà di apprendere per mezzo dei sensi o della mente. 3 Etim gr. Sumboliko‘s, spiegare per mezzo di un segno, di un simbolo, dal lat. Symduasbol‘icus, ha un significato.

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Informazioni tesi

  Autore: Débora Corbucci Peters
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università per stranieri di Perugia
  Facoltà: Comunicazione Internazionale
  Corso: Interdisciplinare
  Relatore: Fulvio Caldarelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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