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Cybervittimizzazione e Sexting in adolescenza: uno studio empirico

Tesi sperimentale sulla cybervittimizzazione e il sexting in adolescenza.
Si è deciso di studiare questo fenomeno nel periodo in cui ci si sente più forti ma in realtà si è più deboli e vulnerabili: l'adolescenza. Il primo capitolo di questo lavoro è dedicato infatti a questo periodo di sviluppo: partendo dagli studi classici dell'adolescenza, siamo arrivati a delineare chi è l'adolescente di oggi, un nativo digitale che beneficia delle opportunità e allo stesso tempo viene pregiudicato dai rischi della rete.
Il secondo capitolo è dedicato proprio a quest'ultima, una grande risorsa per i più piccoli e per i più grandi se sfruttata consapevolmente, che a volte può trasformarsi in un pericolo, dando vita a quel fenomeno a cui questo lavoro è dedicato.
Il terzo capitolo è indirizzato interamente al cyber-bullismo, alle differenze con il bullismo tradizionale, ai fattori di rischio per diventare un cyber-bullo o una cyber-vittima, e in particolare quando questo accade in seguito all'invio di messaggi, foto o video sessuali, la pratica conosciuta come Sexting. Il Sexting può realizzarsi per diverse motivazioni, per rinforzare ad esempio la propria immagine corporea oppure anticipare un rapporto sessuale, e non sempre questo fenomeno porta ad esiti negativi, ma bisogna comunque esplorare la possibilità che questo possa avvenire. Le immagini sessualmente esplicite immesse in Rete acquisiscono un enorme potenziale di diffusione, sia in termini di tempistiche che di raggio di azione, costituendo una minaccia a lungo termine per il soggetto.
Il quarto capitolo descrive la ricerca sperimentale che abbiamo sviluppato per indagare la correlazione tra i due fenomeni: Il cyber-bullismo e il sexting. In particolare, la correlazione tra l'invio di messaggi, foto o video sessuali e la vittimizzazione sessuale online: la condivisione di informazioni o immagini con contenuti sessuali da parte dell'aggressore contro la volontà della vittima. Un fenomeno contraddistinto dall'assenza di limiti geografici e temporali, dall'anonimato percepito attraverso Internet, e dalla natura indiretta di questo tipo di aggressione, caratteristiche che ne aumentano la probabilità di realizzazione (Kiriakidis & Kavoura, 2010; Smith, 2012). La ricerca è stata realizzata tramite la distribuzione di questionari a 820 studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado del Centro e Sud Italia, sono state analizzate le differenze di genere e orientamento sessuale nel fenomeno della cyber-vittimizzazione sessuale, indagando la correlazione non solo con la frequenza del sexting, ma con le motivazioni sottostanti ad esso, con la percezione che il ragazzo ha dell'opinione sulla pratica del sexting da parte delle persone per lui fondamentali ed il desiderio sessuale. I risultati sono stati analizzati attraverso l'uso del software statistico Spss.

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1 Introduzione Allora...io ho inviato delle foto molto intime ad un ragazzo. Questo è successo diversi mesi fa, quando ancora stavamo insieme. Anche lui me ne aveva inviate, ma quando ci siamo lasciati io ho cancellato tutto. Ora lui è venuto a sapere che sto con un altro ragazzo e mi minaccia di metterle su Facebook. Io l’avevo già bloccato da tutti i social, ma mi sta scrivendo tramite una nostra amica “dì a quella poco di buono che io quelle foto le ho ancora”. La mia amica ha cercato di farlo ragionare e lui le ha risposto che può evitare solo se io torno a letto con lui. Sono disgustata, spaventata. Ditemi che c’è un modo per uscirne. (Alice, 17 anni dal Dossier “Abuso sessuale e pedofilia. Storie, contesti e nuove sfide” di Telefono Azzurro, 2017, p.12) L’obiettivo di questo lavoro è poter rispondere “si”, poter rispondere “si c’è un modo per uscirne” al messaggio di aiuto che Alice ha inviato al Telefono Azzurro a seguito delle minacce dell’ex fidanzato di pubblicare le sue foto intime. Foto intime inviate in un momento di leggerezza e di fiducia nei confronti di un’altra persona. In un momento in cui Alice non poteva mai immaginare che quelle foto potessero diventare il suo più grande incubo. La ragazza si ritrova così oggi ad essere vittima di un fenomeno in espansione, conosciuto come Cyber-bullismo. Quest’ultimo può colpirti ovunque: tra le mura della tua camera, tra i banchi di scuola, in macchina. Basta una “notifica” attraverso quel dispositivo elettronico che porti sempre con te in tasca, in borsa o nello zaino. Basta un singolo messaggio, che può partire dall’ ex-fidanzato e arrivare in tutto il mondo, per diventare una tra le molteplici vittime di cyber-bullismo. Si è deciso di studiare questo fenomeno nel periodo in cui ci si sente più forti ma in realtà si è più deboli e vulnerabili: l’adolescenza. Il primo capitolo di questo lavoro è dedicato infatti a questo periodo di sviluppo: partendo dagli studi classici dell’adolescenza, siamo arrivati a delineare chi è l’adolescente di oggi, un nativo digitale che beneficia delle opportunità e allo stesso tempo viene pregiudicato dai rischi della rete.

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Informazioni tesi

  Autore: Karen Scrille
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Psicologia criminologica e forense
  Corso: LM-51
  Relatore: Claudio Longobardi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 97

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Parole chiave

cyberbullismo
sexting
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