Skip to content

La comparazione dei rendimenti del TFR e dei fondi pensione

Il decreto n. 252 del 5 dicembre 2005 ha dato attuazione alla legge delega in materia previdenziale, varata nel mese di agosto 2004, prevedendo la destinazione ai fondi pensione dell’intero flusso di contribuzione attualmente trattenuto dalle imprese come trattamento di fine rapporto - TFR -, fatta eccezione dei casi in cui il lavoratore richieda esplicitamente il mantenimento del TFR presso il datore di lavoro.
Lo scopo del presente lavoro è di valutare, attraverso un confronto dei rendimenti, vantaggi e svantaggi per i lavoratori ad accumulare risparmio previdenziale nei fondi pensione oppure mantenerlo presso l’impresa.
L’analisi è stata condotta attraverso lo studio di due importanti fattori, rendimento e rischio, che rappresentano i parametri su cui si basa la scelta che un lavoratore è chiamato ad effettuare.
Per meglio comprendere la difficoltà di tale scelta, il presente elaborato prevede nel primo capitolo l’esposizione delle caratteristiche e del funzionamento del TFR e dei fondi pensione; nel secondo capitolo vengono esposti i principi e le regole su cui la riforma del TFR si fonda.
Il terzo capitolo affronto il tema centrale del seguente elaborato procedendo ad effettuare un confronto tra i rendimenti conseguiti dai fondi pensione in un determinato periodo di tempo e quelli realizzati dal trattamento di fine rapporto. L’analisi evidenzia come i rendimenti del TFR battano quasi regolarmente i rendimenti dei fondi. Va detto, però, che dall’analisi effettuata emerge che a lungo termine i fondi negoziali possono avere dei rendimenti maggiori rispetto al TFR, in condizioni di mercato reputate ottimali, ma è chiaro che i lavoratori che vanno in pensione non possono aspettare la ripresa del mercato né sottostare alla sua volatilità.
Oltretutto, l’arco temporale che è stato preso in considerazione (periodo 1999-2005), è stato caratterizzato da gravi turbolenze dei mercati azionari e da rendimenti nel complesso penalizzanti. Quello che influenza la scelta fra impresa e fondo è quindi, in misura significativa, la differenza di rischio e di rendimento. L’opzione per il TFR, dichiarata da più dell’80% di coloro che si sentono già in grado di scegliere, è spiegata prevalentemente dalla preferenza per forme di risparmio più liquide e meno rischiose. Per favorire un reale decollo della previdenza integrativa appare pertanto prioritario agire sul grado di liquidità e rischio dei servizi offerti dai fondi pensione.
Sulla base della comparazione svolta tra i rendimenti del TFR e dei fondi pensione, la scelta fra trattenere il TFR in azienda piuttosto che conferirlo ai fondi pensione appare complessa in quanto, anche se i fondi restituiscono un rendimento superiore nel lungo periodo, il TFR rappresenta uno strumento di maggior sicurezza per il lavoratore e quindi uno strumento che al contrario dei fondi non risente della volatilità del mercato. Ovviamente è necessario tener conto in tale scelta anche delle caratteristiche del lavoratore che potrebbe essere avverso o propenso a investire in uno strumento rischioso.
L’elaborato si conclude con il capitolo dedicato allo studio degli strumenti utilizzati per la misurazione del rendimento e del rischio utili per valutare i diversi fondi ai quali il lavoratore potrebbe aderire se decidesse di investire nei fondi. A tale scopo è stato condotto un esercizio, attraverso la teoria dei portafogli efficienti, su quattro fondi pensione al fine di stabilire quali tra questi fondi risulti essere quello più efficiente, tenendo conto dei relativi rendimenti e rischi. Per determinare l’efficienza o meno di un fondo è stato costruito un portafoglio efficiente che ha permesso di individuare una frontiera efficiente, la quale rappresenta la curva sulla quale si trovano i fondi efficienti; viceversa quelli non appartenenti a tale frontiera sono risultati inefficienti rispetto al portafoglio costruito.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
6 INTRODUZIONE Il decreto n. 252 del 5 dicembre 2005 ha dato attuazione alla legge delega in materia previdenziale, varata nel mese di agosto 2004, prevedendo la destinazione ai fondi pensione dell’intero flusso di contribuzione attualmente trattenuto dalle imprese come trattamento di fine rapporto - TFR -, fatta eccezione dei casi in cui il lavoratore richieda esplicitamente il mantenimento del TFR presso il datore di lavoro. Lo scopo del presente lavoro è di valutare, attraverso un confronto dei rendimenti, vantaggi e svantaggi per i lavoratori ad accumulare risparmio previdenziale nei fondi pensione oppure mantenerlo presso l’impresa. L’analisi è stata condotta attraverso lo studio di due importanti fattori, rendimento e rischio, che rappresentano i parametri su cui si basa la scelta che un lavoratore è chiamato ad effettuare. Per meglio comprendere la difficoltà di tale scelta, il presente elaborato prevede nel primo capitolo l’esposizione delle caratteristiche e del funzionamento del TFR e dei fondi pensione; nel secondo capitolo vengono esposti i principi e le regole su cui la riforma del TFR si fonda. Il terzo capitolo affronto il tema centrale del seguente elaborato procedendo ad effettuare un confronto tra i rendimenti conseguiti dai fondi pensione in un determinato periodo di tempo e quelli realizzati dal trattamento di fine rapporto. L’analisi evidenzia come i rendimenti del TFR battano quasi regolarmente i rendimenti dei fondi. Va detto, però, che dall’analisi effettuata emerge che a lungo termine i fondi negoziali possono avere dei rendimenti maggiori rispetto al TFR, in condizioni di mercato reputate ottimali, ma è chiaro che i lavoratori che vanno in pensione non possono aspettare la ripresa del mercato né sottostare alla sua volatilità. Oltretutto, l’arco temporale che è stato preso in considerazione (periodo 1999-2005), è stato caratterizzato da gravi turbolenze dei mercati azionari e da rendimenti nel complesso penalizzanti. Quello che influenza la scelta fra impresa e fondo è quindi, in misura significativa, la differenza di rischio e di rendimento. L’opzione per il TFR, dichiarata da più dell’80% di coloro che si sentono già in grado di scegliere, è spiegata prevalentemente dalla preferenza per forme di risparmio più liquide e meno rischiose. Per favorire un reale decollo della previdenza integrativa appare pertanto prioritario agire sul grado di liquidità e rischio dei servizi offerti dai fondi pensione.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Angelo Giorgino
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Lecce
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e legislazione per le aziende
  Relatore: Giampaolo Arachi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 71

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi