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Regolamentazione ed evoluzione dei mercati finanziari in seguito all'introduzione di Basilea 2

Il presente lavoro si prefigge lo scopo di affrontare l’analisi del nuovo assetto dei mercati finanziari, che si è reso necessario in seguito alle profonde trasformazioni che hanno investito i mercati a livello globale e che hanno reso indispensabile l’adozione di un indirizzo unitario, per la gestione ed il controllo di una realtà sempre più complessa.
La prima parte tratterà l’aspetto istituzionale dei mercati finanziari soffermandosi sulla loro importante funzione e fornendo una rassegna dei principali strumenti che in essi vengono scambiati (Cap. 1°); successivamente verranno affrontati gli argomenti relativi al funzionamento e alla regolamentazione dei mercati finanziari a livello nazionale (Cap. 2°).
La seconda parte si occuperà, invece, della regolamentazione sovranazionale dei mercati finanziari e degli accordi di Basilea, soffermandosi ampiamente sui tre pilastri di Basilea 2 ed evidenziando i vari tipi di rischio connessi alle attività finanziarie, nonché le modalità del loro monitoraggio e controllo (Cap. 3°).
In particolare si porrà l’accento sull’importanza del rating e del suo calcolo.
In questo quadro vengono considerate tutte le variabili che contribuiscono a formare il nuovo indicatore di valutazione, che permetterà di ottimizzare il costo del credito.
Vengono altresì analizzati i principali indicatori sintetici della redditività, che in una visione d’insieme consentono di valutare se l’attività risulta in utile o in perdita e se, il reddito prodotto è adeguato rispetto alle risorse che sono state impiegate per ottenerlo.
Ampio spazio è riservato ai vari tipi di rischio: il rischio di credito, il rischio operativo e il rischio di mercato.
Per ogni tipologia di rischio verranno indicati i parametri di valutazione e i metodi di calcolo.
Nella terza parte, infine, si cercherà di fare il punto sull’impatto degli accordi di Basilea 2 sui mercati finanziari sottolineando la responsabilità da parte dei singoli paesi europei nel creare attori interni che siano in grado di sfruttare le opportunità del mercato, messe in evidenza proprio da Basilea 2 e, pertanto, di non lasciare che le stesse opportunità vengano colte da operatori esteri.
Il sistema finanziario ha conosciuto una fase di intense trasformazioni strutturali e Basilea 2 ha in parte indirizzato e potenziato questi cambiamenti, che sono ancora in atto.

Il punto è che la competizione internazionale è solo agli inizi.
Se è corretto dire che il grado di concorrenza nel mercato interno italiano non è diminuito per effetto delle concentrazioni, ciò non significa che il grado di concorrenza attuale non debba aumentare per effetto di una maggiore offerta da parte di operatori esteri.
D’altra parte bisogna riconoscere che la competizione rappresenta un valore: un valore da proteggere.
Basilea 2, subito dopo la sua prima formulazione, era vista con timore, specialmente dalle PMI, ma in realtà ha fornito un’opportunità e non solo un costo per tutti: grandi e piccoli.
Solo chi è riuscito ad adattarsi meglio ed in tempi più brevi,attraverso lo strumento del bilancio, ha potuto far leva sul processo di comunicazione e immagine aziendale proiettando un’immagine di efficienza e trasparenza alla comunità degli investitori.
Concludendo, se Basilea 2 ha contribuito a far cogliere e sfruttare le potenzialità del nuovo scenario finanziario, ridisegnato dall’introduzione dell’euro e dalle varie trasformazioni succedutesi nel tempo e se ha spinto gli operatori finanziari ad entrare nell’ottica che ogni traguardo raggiunto non costituisce una meta, ma solo un nuovo punto di partenza, allora possiamo affermare che ha centrato l’obiettivo e che la sua efficacia si farà sentire certamente

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3 PREMESSA Il presente lavoro si prefigge lo scopo di affrontare l’analisi del nuovo assetto dei mercati finanziari, che si è reso necessario in seguito alle profonde trasformazioni che hanno investito i mercati a livello globale e che hanno reso indispensabile l’adozione di un indirizzo unitario, per la gestione ed il controllo di una realtà sempre più complessa. Il tema è di natura finanziaria, ma presenta risvolti, anche se marginali, di carattere socio – economico e/o tecnico – giuridico. L’obiettivo del lavoro è quello di partire dalla conoscenza dei mercati finanziari nella loro complessità, per poi giungere ad analizzare e prevedere i rischi cui il sistema può andare incontro. Le ampie e profonde trasformazioni intervenute nel sistema economico italiano nel corso degli ultimi vent’anni sono in larga misura riconducibili al processo di globalizzazione dei mercati che ha investito più o meno direttamente, con maggiore o minore intensità, tutta l’economia mondiale. Il contestuale sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) ha impresso un fortissimo impulso allo sviluppo dei mercati e sollecitato un’ampia riorganizzazione dell’attività produttiva, volta non solo a incorporare il progresso tecnologico, ma anche a valorizzarlo nella realizzazione di moduli produttivi più articolati attraverso processi di esternalizzazione, terziarizzazione e delocalizzazione che hanno contribuito a loro volta all’espansione dei mercati. L’esigenza di affrontare preparati le possibili nuove sfide ed i probabili nuovi rischi che la continua evoluzione economico – finanziaria sia a livello nazionale, ma soprattutto a livello europeo

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Salomone
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari
  Relatore: Maripina Bevolo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 91

FAQ

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