Dalla casa al tempio al castello di Himeji. Architettura e tradizioni militari del Giappone dalle origini all’inizio dell’epoca Tokugawa
Estratto della Tesi di Thomas Zonato

! 20! fondarono rispettivamente due templi: il primo, l’Enryaku-ji, in cima al monte Hiei a Nord- Est della capitale Heian, e il secondo, il Kongobu-ji (fig. 1.21), in cima al monte Koya nell’attuale Prefettura di Wakayama. 39 Purtroppo nel 1571 Oda Nobunaga distrusse completamente il tempio Enryaku-ji insieme alle sue strutture, le quali furono ricostruite solo dopo il XVII secolo nelle loro forme originali ma con materiali appartenenti all’architettura monumentale dei periodi Asuka e Nara. 40 Oggi rimane solo un edificio originale a testimonianza dello stile Zen del tempio, il Ruri-do (“sala dei Lapis lazzuli”) (fig. 1.20). In quest’edificio viene usato un nuovo tipo finestra dalla forma a cuspide detta katomado. 41 Entrambe le sette facevano parte del buddhismo esoterico (Mikkyo) e il costruire gli edifici religiosi in zone montane era in linea con le loro rigorose dottrine ascetiche, abbandonando la simmetria nella disposizione planivolumetrica a causa del terreno accidentato e per la volontà di integrarsi il più possibile nell’ambiente naturale. 42 Queste due sette seguivano fedelmente la tradizione architettonica Nanto Rokushu (scuole costruite a Nara tra la fine del VI e l’inizio del VII secolo per insegnare i precetti del buddhismo ai giapponesi) solo in pianura, ma in montagna svilupparono uno stile originale che fu facilitato dalla fusione sincretica del buddhismo estero con i culti di adorazione locali shintoisti. Lo stile wayo (letteralmente “stile giapponese”), chiamato così per essere distinto dagli stili cinesi importati, era caratterizzato dalla semplicità, dall’evitare l’ornamento, dall’uso del legno in forma naturale e in generale di materiali semplici. Esso introdusse due nuove tipologie di copertura: il chidorihafu e il karahafu. Il chidori-hafu (letteralmente “timpano a pavoncella”) è un timpano a due falde concave che poggia sopra ad un tetto a padiglione, mentre il kara-hafu (letteralmente “timpano nobile”) consiste in un tetto ricurvo con una convessità verso l’alto. Strutturalmente le sale principali dello stile wayo si dividevano in due parti: un’area esterna destinata ai principianti e una zona interna per gli iniziati. Entrambi gli spazi erano coperti da un’unico tetto a due falde rivestito con scandole di legno o corteccia d’albero in sostituzione delle tegole in terracotta. Il pavimento in legno era rialzato da terra e non faceva uso della pietra come accadeva nei templi delle epoche precedenti. Infine, la disposizione del garan (cortile interno del tempio) si adattava all’ambiente naturale e non seguiva i tradizionali schemi di simmetria nella progettazione. 43 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 39 NISHI, HOZUMI (1985), What is Japanese architecture?, p. 18 40 http://yamasa.org/japan/english/destinations/kyoto/enryakuji.html, 28/07/15 41 https://en.wikipedia.org/wiki/Enryaku-ji, 28/07/15 42 NISHI, HOZUMI (1985), What is Japanese architecture?, p. 18 43 JEFFREY (2011), The History of Japanese Architecture, p. 44
Estratto dalla tesi:
Dalla casa al tempio al castello di Himeji. Architettura e tradizioni militari del Giappone dalle origini all’inizio dell’epoca Tokugawa
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Informazioni tesi
Autore: | Thomas Zonato |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Politecnico di Milano |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile |
Relatore: | Carlo Togliani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 203 |
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