La tutela penale della prova testimoniale
Estratto della Tesi di Annamaria Taboga

Il Codice di rito dedica poi una norma ad hoc – l’art. 200 c. p. p. 36 – ai titolari di segreto professionale, esimendoli dall’obbligo di deporre su quanto hanno conosciuto in ragione del proprio ministero, salve ipotesi residuali (la disposizione de qua si applica anche all’audizione dei testimoni nel processo civile, in forza del richiamo contenuto nell’art. 249 c. p. c. agli artt. 351 e 352 del Codice di procedura penale del 1930, richiamo che oggi va riferito agli artt. 200 - 202 del Codice di procedura penale del 1988). Il legislatore ha così avuto una cura particolare per «situazioni caratterizzate da un vero e proprio interesse sociale talvolta anche assistito da tutela penale» 37 . Tra i soggetti interessati 38 rientrano anche i giornalisti, sicché oggi questi possono rifiutare di rivelare i nomi delle persone da cui hanno ricevuto notizie di carattere fiduciario senza andare incontro ad una responsabilità ex art. 372 c. p., salvo il caso in cui ciò sia indispensabile ai fini della prova di un reato per cui è in 15 36 Art. 200 c. p. p.: «1. Non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione del proprio ministero, ufficio o professione, salvi i casi in cui hanno l’obbligo di riferirne all’autorità giudiziaria: a) i ministri di confessioni religiose, i cui statuti non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano; b) gli avvocati, gli investigatori privati autorizzati, i consulenti tecnici e i notai; c) i medici e i chirurghi, i farmacisti, le ostetriche e ogni altro esercente una professione sanitaria; d) gli esercenti altri uffici o professioni ai quali la legge riconosce la facoltà di astenersi dal deporre determinata dal segreto professionale. 2. Il giudice, se ha motivo di dubitare che la dichiarazione resa da tali persone per esimersi dal deporre sia infondata, provvede agli accertamenti necessari. Se risulta infondata, ordina che il testimone deponga. 3. Le disposizioni previste dai commi 1 e 2 si applicano ai giornalisti professionisti iscritti nell’albo professionale, relativamente ai nomi delle persone dalle quali i medesimi hanno avuto notizie di carattere fiduciario nell’esercizio della loro professione. Tuttavia se le notizie sono indispensabili ai fini della prova del reato per cui si procede e la loro veridicità può essere accertata solo attraverso l’identificazione della fonte della notizia, il giudice ordina al giornalista di indicare la fonte delle sue informazioni». 37 DI GIOVINE, voce «Testimonianza (falsità di)», in Digesto Pen., XIV , Utet, Torino, 1999, 304. 38 Cfr. Cass., Sez. VI, 11 gennaio 2005, n. 7387, G., in De Jure: «In tema di segreto professionale, l'ordinamento processuale comprende, tra coloro che non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione della propria professione, gli investigatori privati autorizzati, categoria nella quale rientrano, con riguardo ad indagini effettuate all'estero, anche soggetti stranieri legittimati secondo l'ordinamento del proprio Paese, sempre che esistano disposizioni pattizie relative al riconoscimento del titolo. Anche per tali soggetti, qualora rifiutino di indicare la fonte delle informazioni poste ad oggetto della loro deposizione, è dunque esclusa la punibilità per il delitto di testimonianza reticente». (Fattispecie relativa ad un investigatore privato elvetico, che aveva rifiutato di indicare, deponendo come teste in un procedimento civile, la fonte di informazioni patrimoniali acquisite in Svizzera. In motivazione la Corte ha posto tra l'altro in evidenza le norme che equiparano agli investigatori italiani quelli appartenenti a Paesi dell'Unione europea, e l'accordo intervenuto tra quest'ultima e la Confederazione elvetica relativamente al riconoscimento "dei diplomi, dei certificati e di altri titoli").
Estratto dalla tesi:
La tutela penale della prova testimoniale
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Informazioni tesi
Autore: | Annamaria Taboga |
Tipo: | Tesi di Dottorato |
Dottorato in | Diritto penale italiano e comparato |
Anno: | 2010 |
Docente/Relatore: | Sergio Vinciguerra |
Istituito da: | Università degli Studi di Torino |
Dipartimento: | Dipartimento di scienze giuridiche |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 152 |
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