Skip to content

Identificazione proiettiva, double bind, schizofrenia

Questo lavoro analizza lo sviluppo e le implicazioni di due concetti chiave per la comprensione della schizofrenia: l’identificazione proiettiva, concetto di matrice psicanalitica, formulato da Melanie Klein nel 1946 e il double bind di derivazione sistemica, formulato da Gregory Bateson e dai suoi collaboratori nel 1956. Oltre alla teoria della schizofrenia, si presenta anche una particolare prassi terapeutica, quella della clinica La Borde, luogo di cura delle psicosi, fondata nel 1953 da Jean Oury sui principi della psicoterapia istituzionale, ma che racchiude al proprio interno anche aspetti psicanalitici e sistemici.
Il discorso si articola entro cornici teoriche e realtà diverse (la psicanalisi, l’epistemologia relazionale e la psicoterapia istituzionale) ma ciò che emerge appartiene al medesimo orizzonte di senso: l’interconnessione tra concetti di grande rilevanza clinica per la comprensione della schizofrenia, con alcuni temi psicologici ma non patologici come lo sviluppo infantile, la formazione del pensiero, del linguaggio e delle relazioni oggettuali, il simbolismo, la creatività e gli inevitabili paradossi della comunicazione umana. La schizofrenia non è solo una malattia mentale, ma anche una dimensione esistenziale che sfugge, più degli altri disordini, agli stretti confini della nosografia psichiatrica. Insieme alla dissociazione, quello che è in gioco in questa dimensione è una fusione letterale con la realtà. Non si tratta solo di una fusione spaziale, ma anche relazionale, una con-fusione con l’altro.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
7 Introduzione Poetry is what is lost in translation Robert Frost Nicola si trova finalmente solo con la bellissima e adorata Marinella in uno scantinato. Racconta una buffa storia ambientata nello spazio, poi, per dimostrarle il proprio eroismo e conquistare definitivamente il suo amore, prende un ragno e se lo mangia. Lei, con ammirazione, avvicina a sua volta la mano ad una ragnatela, repentinamente la porta alla bocca, chiude gli occhi, sgranocchia e dice “Anche io me lo sono mangiata un ragno!”. Ma Nicola non le crede. “Non è vero, non l’hai mangiato”. Lei insiste “Si invece!” “Bugiarda, bugiarda!” ripete lui. Nicola non riesce a credere al gesto di emulazione fatto dalla sua amata. Prende un ragno vero, lo porge a Marinella e la sfida a mangiarlo veramente. Lei, dispiaciuta e disgustata, prende il ragno e lo ingoia, ma poi se ne va via dicendo “Se tu m’avessi creduto, sarebbe stato amore per sempre”. Nicola è il ragazzino protagonista di La pecora nera, un film di Ascanio Celestini, realizzato nel 2010 dopo una ricerca durata tre anni (dal 2002 al 2005) sul tema dell’istituzione psichiatrica. Con una piccola troupe il regista ha intervistato ex pazienti e infermieri nei manicomi del centro e del nord Italia, le interviste sono raccolte in più di cento ore di registrazioni. Celestini ha voluto ricostruire quelle storie, documentando quello che succedeva all’interno degli ospedali psichiatrici e scelse di concentrarsi principalmente sulle testimonianze degli infermieri e degli ex infermieri. «Perché i medici sono più consapevoli e rischi di ascoltare un discorso ideologico. Bello, ma troppo consapevole per essere concreto. Un discorso che si sono portati da fuori, dall’università, dalla politica, dall’impegno personale, dalle letture, da Foucalut» (Celestini, 2010, p. 8). Da questa ricerca, prima del film nacquero anche un diario, un libro e una rappresentazione teatrale. La pecora nera racconta la storia dell’ospedalizzazione di Nicola, un bambino degli anni Sessanta orfano di madre, morta in un manicomio, dove finì a sua volta, appena quindicenne. Il film gioca sull’ambiguità del suo protagonista e suggerisce come il rapporto tra delirio e realtà dipenda dal punto di vista da cui lo si osserva, oltre che dall’efficacia delle cure terapeutiche. Il delirio è tremendamente reale e solo verso la fine del film si capirà quale sia l’allucinazione.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Danila Guerini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Psicologia Clinica
  Relatore: Pietro Barbetta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

comunicazione
melanie klein
creatività
simbolismo
deleuze
psicosi
schizofrenia
relazioni oggettuali
identificazione proiettiva
double bind
posizione depressiva
sviluppo infantile
wilfred bion
posizione schizoparanoide
reverie materna
prassi terapeutiche
psicoterapia istituzionale
clinica la borde
jean oury
sindrome transcontestuale
epistemologia
linguaggio
bateson
guattari

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi