Skip to content

Dai sogni di Simon al caos della complessità: il percorso dell'intelligenza artificiale nelle organizzazioni

Erano gli anni cinquanta quando Herbert Simon dichiarava espressamente gli obiettivi che, secondo lui, l'Intelligenza Artificiale avrebbe raggiunto in un limitato intervallo di tempo.
Ciò che Simon esprimeva erano i suoi sogni, ma erano anche le convinzioni di chi, come lui, nel 1956 aveva contribuito alla nascita ufficiale dell'Intelligenza Artificiale.
Simon credeva che entro un decennio si sarebbero realizzati programmi in grado di: battere il campione mondiale di scacchi, dimostrare importanti nuovi teoremi di matematica e ispirare la maggior parte delle teorie psicologiche.
Sono trascorsi ormai più di quarant'anni, e di quei sogni solamente uno si è realizzato, quello relativo al gioco degli scacchi. Credo sia opportuno fermarsi a riflettere sul perché.
Sappiamo ormai che molti compiti apparentemente semplici ed alla portata di un bambino, come riconoscere in modo sicuro forme e suoni, sono per un computer molto più difficili del gioco degli scacchi.
Mi sembra quindi corretto affermare che il gioco degli scacchi non è il giusto metro per misurare l'intelligenza di una macchina, o perlomeno non lo è per misurare ciò che io intendo per intelligenza.
La tecnologia nulla ha potuto per gli altri due sogni di Simon; per alcuni ricercatori sono solo rimandati, per altri sono accantonati definitivamente.
L'unico dato di fatto è che l'impostazione data all'Intelligenza Artificiale dai suoi padri fondatori ha portato ad un certo tipo di risultato che non è all'altezza delle alte aspettative poste.
Esistono alcuni esempi di programmi in grado di simulare molti aspetti del ragionamento induttivo, capaci di andare oltre l'informazione data nel problema, per arrivare ad una soluzione che non è deduttivamente determinata negli elementi del problema stesso. Ma le capacità acquisite da questi programmi non sono comunque tali da farli giudicare intelligenti.
Probabilmente è stata la mancanza di risultati brillanti a far vacillare l'impianto teorico che stava alla base delle ricerche di Simon, Newell, Minsky e degli altri studiosi che avevano dato lustro all'Intelligenza Artificiale nei primi anni, fatto sta si è passati dall'approccio riduzionista a quello dei teorici della complessità.
Di fronte ai problemi complessi, che sfuggono ai saperi scientifici, dobbiamo ammettere che il mondo è qualcosa di più della somma delle sue parti. Per districare le innumerevoli interazioni, che fanno della complessità qualcosa di irriducibile la scienza ha dovuto compiere un salto di paradigma, facendo proprio un approccio, l'approccio olistico, che lo sperimentalismo riduzionista aveva programmaticamente relegato fuori del proprio dominio; una svolta resa possibile dall'affinamento degli strumenti di analisi e dall'enorme potenza di calcolo dei moderni elaboratori elettronici.
I pionieri della scienza cognitiva studiavano l'intelligenza umana simulando al computer le competenze più elevate del cervello umano, ma trascurando la fisiologia e la struttura neurobiologica del cervello stesso. Al contrario, gli studiosi di Intelligenza Artificiale subcognitiva, una branca della teoria della complessità, costruiscono i loro modelli computazionali partendo sempre "dal basso": le competenze di questi modelli sono limitate, ma lo fanno in maniera analoga a quanto avviene nel cervello umano.
L'Intelligenza Artificiale attualmente ci mette a disposizione diversi strumenti che, pur non essendo del livello auspicato da Simon, costituiscono un valido strumento di supporto in diversi settori della vita umana, ed è su questi strumenti che ora dobbiamo riflettere.
Queste macchine sono il frutto dell'applicazione di tecnologie che in un primo tempo avevano come punto di riferimento i Sistemi Esperti, poi si sono avvantaggiati di Reti Neurali, Algoritmi Genetici e Fuzzy Logic, il più delle volte combinati tutti insieme per trarre il maggior vantaggio possibile.
Nell'ultima parte della tesi sono andato a verificare l'applicabilità di questi strumenti in alcuni settori aziendali, partendo dalla classica applicazione per la selezione del personale fino ad arrivare a quella molto più rischiosa relativa alle previsioni di natura finanziaria.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 Introduzione Imagination is more important than knowledge Albert Einstein Oggi si fa un gran parlare di Intelligenza Artificiale: la televisione, il cinema, la pubblicità ed i media in genere utilizzano questo temine sempre più di frequente e il più delle volte in maniera impropria. Così, nei non addetti ai lavori si è generata una certa confusione: tra di loro c'è chi identifica l'Intelligenza Artificiale con l'Informatica, credendo che siano sinonimi, chi la intende semplicemente come fantascienza, confuso forse dai tanti film in materia, e chi invece a forza di sentirne parlare, specialmente dopo la vittoria di Deep Blue su Kasparov, è convinto che ormai vi siano macchine in grado di pensare. Mentre l'Intelligenza Artificiale è, dal 1956, a tutti gli effetti una disciplina, frutto del contributo di molte altre discipline di differenti aree di studio, quali la Psicologia, la Neurofisiologia, la Fisica, la Filosofia, la Matematica e l'Informatica. I suo fondatori, Marvin Minsky, John McCarthy, Claude Shannon, Allen Newell ed Herbert Simon, si posero come obiettivo quello di far svolgere alle macchine compiti diversi dalla pura e semplice computazione, come il riconoscimento della voce, la comprensione del linguaggio naturale, l'identificazione degli oggetti, il ragionamento deduttivo. In particolare Simon dichiarò espressamente quelli che erano i sogni dell'Intelligenza Artificiale: il computer in dieci anni avrebbe

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Massimiliano Ferlicca
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi della Tuscia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Tommaso Federici
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 240

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi